{{relatedlist[0].categoria_news}}
{{relatedlist[0].data}}
La squadra ungherese di Coppa Davis (Getty Images)
Ungheria-Austria 2-3
Data: 12 Sep - 13 Sep 2025
Sede: Fonix Arena, Debrecen, Ungheria
Superficie: Duro, Indoor
Da quando esiste il nuovo formato della Coppa Davis, l'Austria non era mai arrivata tra le migliori otto nazioni. Ci è riuscita quest'anno grazie al 2-3 in Ungheria che vale un posto alla Final 8 di Bologna a novembre. L'Ungheria aveva vinto entrambi i precedenti confronti diretti, 5-0 a Budapest nel primo turno della zona europea del 1948 e 3-2 a Portschach, in Austria, nella finale della zona europea nel 1983.
Venerdì 12 settembre
Jurij Rodionov (AUT) b Fabian Marozsan 62 67(5) 75
Lukas Neumayer (AUT) b Marton Fucsovics (HUN) 63 36 76(7)
Sabato 13 settembre
Alexander Erler/Lucas Miedler (AUT) b Fabian Marozsan/Zsombor Piros (HUN) 76(4) 76(2)
Lukas Neumayer (AUT) b. Zsombor Piros (HUN) 75 76(6)
Jurij Rodionov (AUT) b. Marton Fucsovics (HUN) 62 61
Non avrebbe potuto iniziare meglio Jurij Rodionov che ha conquistato il primo punto per l'Austria a Debrecen battendo 62 67(5) 75 Fabian Marozsan.
L'ungherese è apparso particolarmente nervoso e falloso nel primo set. L'austriaco, più solido, ha completato due break consecutivi sul 2-1 e sul 4-1, prima di chiudere il parziale alla seconda occasione.
Anche nel secondo Rodionov ha firmato il primo break e sembrava avviato verso un successo in due set. Ma dal 2-3 Marozsan è rientrato in partita, prima recuperando il controbreak (4-4) e poi allungando al tie-break. Lì, l’idolo di casa ha mostrato maggiore sangue freddo e rimandato il verdetto al set decisivo.
Il match è rimasto altalenante. Dopo un break per Marozsan, che si è portato avanti 2-1, Rodionov ha risposto con il contro-break del 3-3. Nella fase cruciale del match l'austriaco ha mostrato più freddezza e ha chiuso l'incontro alla prima occasione.
Il 23enne Lukas Neumayer, chiamato al posto di Sebastian Ofner, ha completato una prima giornata perfetta per la nazionale austriaca. Numero 173 del mondo, Neumayer si è dimostrato particolarmente efficace con il rovescio nel primo set, controllando gli scambi lunghi e costringendo Fucsovics sulla difensiva.
Nel secondo l'ungherese, spinto dai suoi tifosi, ha alzato notevolmente il ritmo dal 3-3. Fucsovics ha messo a frutto la maggiore potenza e il superiore peso di palla con il diritto, completando così il set dopo quasi 50 minuti. Neumayer, tuttavia, non si è lasciato scoraggiare e ha iniziato il set decisivo con accresciuta decisione. Un break iniziale sul 2-0 gli permettono di mettere il parziale in discesa. Sotto 0-3 Fucsovics ha chiesto un medical timeout per un problema al piede destro. Al rientro ha vinto tre game di fila e firmato l'aggancio sul 3-3 dopo che l'austriaco aveva mancato una palla del possibile 4-0. Sul 4-4 Neumayer ha perso nuovamente la battuta, ma ha subito reagito con un controbreak. Con continui capovolgimenti di fronte, il set e il match si è deciso al tie-break che Neumayer ha interpretato con più freddezza negli scambi lunghi. Più efficace con il diritto lungolinea, l'austriaco ha chiuso al terzo match point.
Jurij Rodionov completa una gran settimana dominando 62 61 un falloso Marton Fucsovics nell'ultima partita del confronto. I break sul 2-1 e sul 5-2 lo hanno messo sulla buona strada nel primo set.
Nel secondo la pressione ha definitivamente mandato fuori giri l’ungherese. Rodionov ha ottenuto subito il break per l’1-0, ha superato una fase delicata sul 2-0 e ha proseguito con sempre maggiore aggressività in risposta fino alla vittoria finale.
Dopo le due sconfitte nei due singolari della prima giornata, l'Ungheria riapre il confronto con il doppio. Fabian Marozsan e Zsombor Piros hanno sconfitto Alexander Erler e Lucas Miedler in due tie-break. Nel primo set, Erler è il primo a perdere il servizio. L'Austria, però, ha reagito e firmato l'aggancio sul 4-4. La coppia ungherese salva un set point sul 5-6 e allunga il primo set al tie-break, vinto per 7 punti a 4 grazie a una serie di colpi segno di coraggio, audacia e convinzione nelle proprie possibilità.
Nel secondo set il punteggio segue la successione dei turni di battuta, così è ancora il tie-break a decidere il confronto. Gli ungheresi partono fortissimo, salgono subito 3-0 e, nonostante un mini-break recuperato dagli austriaci, completano la vittoria.
Un rapido vantaggio di 3-0 ha infiammato il campo, mentre Erler/Miedler inseguivano lo svantaggio. Nonostante siano riusciti a ottenere un mini-break per portarsi sull’1-4, Marozsan e Piros hanno poi dimostrato tutta la loro determinazione, chiudendo il set e il match per 7-2.
Nel singolare tra i numeri 1 l'Ungheria è costretta a schierare Zsombor Piros al posto di Fabian Marozsan. Piros risponde al meglio e batte 75 76(6) Lukas Neumayer. Il match è caratterizzato fin dall'inizio da scambi lunghi e altrettanto lunghe rincorse. L'austriaco salva un totale di nove palle break. Piros, nettamente migliorato al servizio, tiene i suoi turni di battuta e alla fine ottiene il break con cui chiude il primo set.
La battaglia resta serrata anche nel secondo. Neumayer non concretizza due palle break, Piros chiede un medical time out per un problema muscolare al braccio sul 4-5 e continua a brillare per la solidità difensiva con cui neutralizza lo stile più propositivo dell'avversario. Si arriva così al tie-break, deciso di fatto da un errore di rovescio di Neumayer sul 6-6.
L'ultimo incontro ha poca storia, ma produce un risultato a suo modo storico per l'Austria che firma il miglior risultato in Davis con il nuovo formato e può accarezzare la prospettiva di eguagliare il suo miglior traguardo di sempre in Davis, la semifinale del 1990. Il punto della vittoria lo ottiene Rodionov, che completa un weekend da favola lasciando appena tre game a Marton Fucsovics.
Fin dall’inizio, l'ungherese è apparso nervoso e incline all’errore, mentre il 25enne austriaco ha giocato la sua partita della vita. Due break sul 2-1 e 5-2 indirizzano al meglio il primo set. Poi Rodionov tiene la battuta nel game che chiude il parziale.
Nel secondo set, la pressione manda definitivamente fuori giri l’ungherese che perde la battuta nel primo game del match. Sul 4-1, Fucsovics ha distrutto la racchetta per la frustrazione, ma lo sfogo non ha in alcun modo cambiato l'indirizzo della partita. Impassibile, Rodionov ha firmato un altro break e chiuso un 62 61 che apre all'Austria le porte di Bologna.
UNGHERIA
Clicca qui per la scheda completa
L'Ungheria punta alla seconda qualificazione alle Davis Cup Finals.
Ha partecipato solo nel 2021, nell'edizione disputata a Torino che prevedeva una fase a gironi (con tre squadre per gruppo) e una successiva a eliminazione diretta che gli ungheresi non hanno raggiunto in quanto battuti nel girone da Croazia e Australia.
Convocati: Fabian Marozsan, Marton Fucsovics, Zsombor Piros, Peter Fajta. Capitano: Kornel Bardoczky
AUSTRIA
Clicca qui per la scheda completa
Anche l'Austria ha partecipato alle Finals solo nel 2021. Paese ospitante di due dei gironi, a Innsbruck, l'Austria ha chiuso il cammino con due sconfitte su due contro Serbia e Germania, mancando così la qualificazione ai quarti.
Il miglior risultato resta la semifinale del 1990, persa contro gli Stati Uniti.
Convocati: Filip Misolic, Jurij Rodionov, Lukas Neumayer, Lucas Miedler, Alexander Erler. Capitano: Jurgen Melzer