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Le storie

Volandri e Garbin ricordano Nicola Pietrangeli: "Grazie di tutto, leggenda"

I capitani di Coppa Davis e BJK Cup esprimono il loro cordoglio per la scomparsa della leggenda del tennis azzurro

01 dicembre 2025

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Nicola Pietrangeli, scomparso a 92 anni, è un simbolo del tennis italiano nel mondo. E' rimasto e resterà un punto di riferimento per la Federazione Italiana Tennis e Padel e per tutti gli azzurri. "Per noi che indossiamo o abbiamo indossato la maglia azzurra, non è mai stato soltanto un grande campione del passato" ha dichiarato Filippo Volandri. E' stato, per Tathiana Garbin, "una guida silenziosa: un esempio, una voce autorevole, il custode vero della nostra storia".

Ecco il ricordo completo dei capitani azzurri di Coppa Davis e di Billie Jean King Cup per il campione che vanta il record mondiale, di tutti i tempi, di partite giocate in Coppa Davis e ha condotto l'Italia, da capitano, al suo primo trionfo nella storia della manifestazione.

Il ricordo di Filippo Volandri

"Oggi il nostro tennis perde un gigante. Nicola Pietrangeli è stato il primo idolo e il primo vero punto di riferimento per chiunque abbia amato questo sport. Per noi che indossiamo o abbiamo indossato la maglia azzurra, non è mai stato soltanto un grande campione del passato.
Dalla battuta ironica al consiglio più serio, aveva sempre il modo giusto per farti riflettere e per ricordarti cosa significhi rappresentare l’Italia. Era libero, diretto, autentico: per questo unico.
Ha aperto la strada a tutti noi. Le sue vittorie, la sua personalità e il suo modo di vivere il tennis hanno permesso all’Italia di credere di poter competere ai massimi livelli. Siamo cresciuti con i suoi racconti, con la sua passione travolgente, con la sua capacità di farci sentire parte di una storia più grande. Perdiamo un simbolo e un maestro, ma il suo spirito resterà con noi, in ogni Coppa Davis e in ogni ragazzo che entra in campo con la maglia azzurra. Grazie, Nicola, per tutto ciò che hai rappresentato e continuerai a rappresentare per il nostro tennis".

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L'omaggio di Tathiana Garbin

"Nicola per me è stato molto più di un grandissimo campione.
È stato un punto fermo del nostro tennis, una presenza che sentivi sempre lì, anche quando non era fisicamente accanto a te. Per la mia generazione , e per tutte quelle che sono venute dopo, rappresentava una guida silenziosa: un esempio, una voce autorevole, il custode vero della nostra storia.
Aveva un modo unico di trasmettere amore per questo sport e per la maglia azzurra. Bastavano poche parole, una battuta, un aneddoto… e subito ti ricordava quanto fosse speciale ciò che stavamo vivendo. Era diretto, sincero, autentico.
Ascoltarlo era un privilegio, perché ogni volta ti lasciava qualcosa dentro.
La sua storia resterà per sempre intrecciata a quella di Lea Pericoli: insieme hanno acceso la prima grande luce del tennis italiano, facendo innamorare intere generazioni e dando stile, anima e identità al nostro movimento.
Oggi perdiamo una pietra miliare del nostro sport, ma quello che Nicola ci ha lasciato va ben oltre i risultati e i trofei. Vive nelle nostre Nazionali, nelle ragazze che scendono in campo con il sogno di indossare l’azzurro, in chi ogni giorno lavora per portare avanti quei valori che lui ha incarnato così bene.
Grazie Nicola, per la strada che hai aperto e per l’esempio che continuerai a essere per tutti noi.
Buon viaggio, leggenda".

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