I voti alla settimana tennistica appena conclusa. Gauff brilla. Dispetto del servizio. Paolini oltre il tabù Swiatek: è in forte ripresa. Medvedev graffia ancora. Ma quante bocciature: dagli americani a Rune!
di Vincenzo Martucci | 13 ottobre 2025
VACHEROT 10
Un torneo da favola, pieno di record, indimenticabile per tutto il tennis. Eroe per caso o nuova star? E com’è possibile una simile trasformazione dai Challenger a fenomeno unico dei Masters 1000?
GAUFF 9
Il servizio la tradisce ancora, ma Coco lotta come una tigre e reagisce, e rimonta. Veloce come una centometrista. E’ un vero peccato che la statunitense non riesca a risolvere davvero i problemi tecnici
RINDERKNECH 8
Anche l’altro cugino della Texas A&M è fantastico ma, una volta favorito, manca l’occasione. E’ comprensibile che sia proprio lui, da più anziano, ad accusare maggiormente il peso dei sentimenti

PAOLINI 7
Dopo il match perfetto contro Swiatek, diventa frenetica e fallosa contro Gauff. Ma il gioco sta tornando frizzante e incisivo come l’anno scorso, come la fiducia nei suoi mezzi. E le Finals sono vicine…
PEGULA 6
Grande torneo. Peccato che quando deve finalizzare le mancano i colpi da campionessa. E cede, schiumando rabbia peraltro contro Coco che ha allevato e anche allenato come una sorellina minore, svelandole mille segreti

MEDVEDEV 5
Come Djokovic crolla sul più bello, evidenziando la mancanza di fiducia e un declino che parte dal fisico. La reazione del campione ferito nell’orgoglio comunque c’è stata e il suo ruggito ha scosso anche gli spogliatoi
AUGER-ALIASSIME 4
Ancora una volta quando sembra ritrovato e rilanciato, si blocca di colpo nel suo gioco troppo lineare. Il problema è l’anima che non è propriamente da guerriero. E un bravo ragazzo difficilmente è un campione
FRITZ 3
Deludente più che mai. Non dovrebbe cedere così nettamente contro un picchiatore puro come Perricard. Chi aspira al vertice e l’ha già sfiorato più volte dovrebbe trovare le soluzioni molto più spesso
SABALENKA 2
Si concede pause non da numero 1 realmente padrona. Colpa di un gioco senza alternative. Colpa anche di una personalità molto forte che non accetta briglie e bavagli, ma a volte esplode irrefrenabile. E pericolosa
SWIATEK 2
Il suo angelo custode è da sempre una psicologa. Questo spiega gli alti e bassi clamorosi e inquietanti. A guardare i punteggi delle partite di una carriera comunque già stratosferica - così giovane - viene il mal di testa
TIAFOE 1
Come Rublev, il suo nome è in campo ma la sua anima è già ai Tropici, al sole, senza telefono e senza racchetta. Il sistema impone di giocare fino alla fine dell’anno, ma il risultato è davvero controproducente. Per tutti
RUNE 0
Il caldo umido c’entra e non c’entra. Quando deve chiudere non chiude. E, persa la grande occasione contro Vacherot, si arena e fa l’ennesima figuraccia anche col suo team. Così rimane fra i secondi ancora una volta