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Le storie

La storia delle Nitto ATP Finals: 2016, il capolavoro di Andy Murray

Riviviamo l'edizione 2016 delle Nitto ATP Finals conclusa con il trionfo di Andy Murray su Novak Djokovic nella prima finale del torneo che ha messo in palio il posto di numero 1 del mondo di fine stagione

di | 01 novembre 2025

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Andy Murray e Novak Djokovic sono nati a una settimana di distanza. Hanno condiviso un'amicizia forte, poi sfumata in rispettosa rivalità quando hanno raggiunto il vertice del tennis. Numero 1 e 2 del mondo, renderanno indimenticabile l'edizione 2016 delle Nitto ATP Finals. A Londra, Murray arriva da numero 1 ATP ma senza la certezza di poterlo restare a fine stagione.

Lo scozzese ha completato un clamoroso insguimento, iniziato dopo il Roland Garros. Allora, aveva oltre 8mila punti da recuperare a Djokovic in classifica. Ha richiamato Ivan Lendl come coach e ha trionfato di nuovo a Wimbledon. Dopo i Championships, aveva ancora quasi 5.000 punti di svantaggio. Nei tornei indoor di fine stagione, però, non lo ferma nessuno. Vince due ATP 500, Vienna e Pechino, e due Masters 1000, Shanghai e Parigi-Bercy.

Così, la settimana prima delle Nitto ATP Finals 2016, a 29 anni, 5 mesi e 23 giorni, Murray diventa il ventiseiesimo numero 1 ATP nell'era del ranking computerizzato. È anche il più anziano a salire in vetta alla classifica per la prima volta in carriera. Sua madre, l'onnipresente Judy, sceglie lo slogan delle Virginia Slims, lo sponsor del primo tour professionistico femminile, per celebrare l'evento. “You've come a long way baby”, scrive sui suoi profili social. “Ne hai fatta di strada, ragazzo”. Ma quella strada può anche chiudersi con la fama effimera di nuovo Marcelo Rios, numero 1 per una sola settimana in carriera.

Dipende tutto dal finale di stagione. Alle Finals Murray è sorteggiato nel gruppo John McEnroe. Con lui ci sono lo svizzero Stan Wawrinka, il giapponese Kei Nishikori che l’ha sconfitto 75 al quinto nei quarti allo Us Open, e il croato Marin Cilic. Djokovic è nel girone intitolato a Ivan Lendl con Milos Raonic e i debuttanti Gael Monfils e Dominic Thiem. Avversari che complessivamente ha affrontato 23 volte in carriera, senza mai perdere.

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La fase a gironi

Novak Djokovic perde il primo set delle Nitto ATP Finals, contro Dominic Thiem, sotto gli occhi dell'allenatore portoghese José Mourinho, ma poi mantiene la tradizione e passa il girone da imbattuto. L'ottava vittoria in otto confronti diretti con il canadese Milos Raonic suona come una dichiarazione di intenti. È una partita complessa, che gira su pochi punti. Il serbo appare di nuovo nella forma smagliante della prima parte di stagione, quasi impossibile da battere. Ma non si è mai sentito invincibile, racconta. Nemmeno nei primi sei mesi dell'anno. Nemmeno nel 2011 che rimane la sua stagione migliore. Allo stesso tempo, ammette, non si sente vulnerabile. A Londra ostenta tranquillità. Passeggia per Hyde Park con la moglie, il figlio e i cani. Si è affidato anche al guru spagnolo Pepe Imaz, ex tennista spagnolo che ha aiutato anche il fratello di Nole, Marko. Il suo motto è “Pace e amore”. Controlla il suo tennis, il suo corpo e la sua mente come pochi, Djokovic. E vola verso la semifinale, dopo l'ultimo successo nel gruppo sul belga David Goffin, che ha preso il posto di Monfils, in quella che è di fatto un'esibizione.

Nell'altro girone, Murray fatica soprattutto contro Nishikori nella seconda partita. Lo scozzese ammette che il giapponese avrebbe meritato di vincerla, quella sfida. Vince in rimonta, dopo tre ore e 20 minuti di gioco, al termine della partita più lunga nel torneo da quando si gioca alla O2 Arena, nel 2009. Murray chiude imbattuto. Gli altri tre nel girone, Nishikori, Cilic e Wawrinka, chiudono tutti con una sola vittoria. Cilic ha il quoziente set peggiore ed è eliminato; Nishikori e Wawrinka hanno vinto e perso esattamente lo stesso numero di set e di game ma lo svizzero si è imposto nello scontro diretto e passa come secondo.

Novak Djokovic alle Nitto ATP Finals 2016 (Getty Images)

Novak Djokovic alle Nitto ATP Finals 2016 (Getty Images)

Le semifinali delle Nitto ATP Finals 2016

Dunque, in semifinale Djokovic sfida Nishikori e Murray affronta Raonic, primo canadese in semifinale nella storia del torneo. La finale a Wimbledon gli ha cambiato le prospettive. Raonic può puntare a chiudere la stagione da numero 3 del mondo. Quasi una rivincita per quello che gli era successo due anni prima alle Nitto ATP Finals quando si ritirò prima dell'ultimo match dopo le sconfitte contro Federer e Murray.

Stavolta, celebra un risultato storico per il Canada e la vicinanza con John McEnroe che va a vederlo. “Ci sentiamo, da lui c'è da imparare sempre tanto” dice.

La semifinale Djokovic-Nishikori ha poca storia. Il serbo domina 6-1 6-1 e raggiunge la sesta finale, la quinta consecutiva.

Quella tra Murray e Raonic, al contrario, è una sfida indimenticabile. Il più lungo dal 1991, esclusi i match al meglio dei cinque set, alle Nitto ATP Finals. Raonic ha servito forte e attaccato, è sceso a rete come uno dei grandi specialisti del serve and volley. Murray, dal canto suo, ha contrastato la forza con l'intelligenza. È riuscito ad allungare gli scambi, a spingere il canadese fuori posizione. La partita si è mantenuta su un equilibrio totale fino al tiebreak del terzo set.

Raonic, battuto da Murray in stagione al Queen's e a Wimbledon, arriva a un punto dalla vittoria ma Murray sfodera uno dei suoi capolavori, un esempio di geometria e pensiero veloce chiuso con una perfetta volée, e salva il match point. La O2 Arena ribolle di di adrenalina e di passione come raramente era successo. Il coinvolgimento dei tifosi raggiunge livelli inesplorati. Perfino Ivan Lendl sembra abbandonare il suo abituale distacco.

Al quarto match point Murray si assicura un posto in finale. Dopo tre ore e 38 minuti di battaglia, batte Raonic per l'ottava volta di fila, con il punteggio di 57 76(5) 76(9), e centra la finale. “E' stata una delle partite più dure che abbia mai giocato” ha detto. “Non mi aspettavo di giocare una partita lunga contro un giocatore che serve come Milos. Sono stanco, ho giocato tanto negli ultimi mesi. In finale darò tutto quello che ho”.

Nitto ATP Finals 2016: una finale che fa storia

La finale Djokovic-Murray è una di quelle partite per cui si può utilizzare propriamente l'abusato superlativo di finalissima. Per la prima volta nella storia delle Nitto ATP Finals, infatti, l'ultima partita dell'anno non mette in palio soltanto il titolo. Ma decide anche chi sarà il numero 1 del mondo a fine stagione. Murray ha 405 punti di vantaggio su Djokovic, ma sa che ne perderà 275 nel giro di poche settimane: sono quelli ottenuti per i successi in finale di Coppa Davis del 2015, che allora assegnava punti. Dunque, può contare, di fatto, su un margine di 130 punti. Battere Djokovic gli consentirebbe di completare un altro record senza precedenti. Vedere due fratelli contemporaneamente in testa alle classifiche ATP di singolare e doppio a fine stagione. Sì perché Jamie è già sicuro di chiudere da numero 1 insieme al brasiliano Soares. Si sono sempre sfidati, i due fratelli Murray. Jamie è più forte a golf, Andy più bravo a calcio. Di sicuro, spiega Andy, “nessuno di noi due si sarebbe mai aspettato tutto questo”.

Lo scozzese ha vinto le ultime 23 partite in stagione, Djokovic 22 delle ultime 23 giocate alle Nitto ATP Finals. Ma non è il passato che va in campo. Djokovic ha battuto Murray in finale al Roland Garros. Da allora non si sono più affrontati. È cambiato tutto, nel romanzo di una stagione con l'ultimo capitolo ancora da scrivere. “Sono concentrato su me stesso – dice Nole alla vigilia -. Ho cercato di ricostruire il mio gioco e portarlo al livello più alto possibile”. La storia recente suggerisce che l'identità del numero 1 del mondo non cambia alle Nitto ATP Finals dal 2001. Ma se c'è un uomo in costante competizione con la storia è proprio Novak Djokovic.

Andy Murray festeggia la vittoria alle Nitto ATP Finals 2016 (Getty Images)

Andy Murray festeggia la vittoria alle Nitto ATP Finals 2016 (Getty Images)

Stavolta però nemmeno Djokovic ferma la storia. La tensione in campo è tanta, appesantisce le gambe e confonde le idee. Nole e Murray giocano corto e sbagliano tanto. Il serbo fatica a controllare il gioco e cede il primo set in quarantuno minuti. Lo scozzese, più pronto a prendere l'iniziativa anche in risposta, inizia il secondo con due break in cinque game e allunga 4-1. Nonostante la rimonta del serbo, che accorcia fino al 5-4, Murray va a servire per il match. Sul primo match point la mano dello scozzese trema. Sul secondo, è fulminante l'aggressione di Djokovic. La terza occasione è quella giusta. Andy Murray trionfa in due set, 63 64 e chiude la sua stagione migliore da numero uno del mondo. Incassa un assegno da quasi 2,4 milioni di dollari. Il premio per aver interrotto il dominio di Djokovic, Federer e Nadal che durava da dodici anni. "Sono molto felice, chiudere l'anno da numero 1 è speciale – ha detto Murray – Questa finale contro Djokovic è stata speciale”.

“Andy ha meritato la vittoria e di essere numero 1 del mondo – ha commentato Djokovic – E' il giocatore migliore. Nei momenti decisivi, non sono riuscito a rientrare in partita. Ho giocato meglio nella parte finale del match, ma non è stato abbastanza”.

Il doppio e un annuncio per il futuro

In doppio trionfano il finlandese Henri Kontinen e il britannico John Peers, in passato partner di Jamie Murray, che in finale piegano 2-6, 6-1, 10-8 contro la coppia Klaasen-Ram. Completanpo così una serie di 10 vittorie di fila, dopo il trionfo a Parigi Bercy. E' il quinto titolo su sei finali per la coppia, che chiude al meglio la sua prima stagione insieme.

Kontinen può cambiare il suo futuro, dopo un passato di grandi attese, nate con la finale junior di Wimbledon nel 2008, naufragate per infortuni alle ginocchia. Ma intanto il futuro a Londra arriva e coinvolge anche l'Italia. Alle Nitto ATP Finals 2016 l'ATP presenta una nuova iniziativa, le Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals, il torneo riservato agli otto migliori under 21 del circuito. L'accordo prevede cinque edizioni a Milano, con la Federazione Italiana Tennis e Padel al centro del progetto. Il futuro del tennis passa dall'Italia.

2016 LONDRA, GRAN BRETAGNA | 13-20 NOVEMBRE 2016 | SUPERFICIE: DURO (INDOOR)

Singolare

Gruppo John McEnroe: Andy Murray, Stan Wawrinka, Kei Nishikori, Marin Cilic.

Gruppo Ivan Lendl: Novak Djokovic, Milos Raonic, Gael Monfils, Dominic Thiem, David Goffin (alternate).

Round Robin: Djokovic b. Thiem 67(10) 60 62; Raonic b. Monfils 63 64; Nishikori b. Wawrinka 62 63; Murray b. Cilic 63 62; Thiem b. Monfils 63 16 64; Djokovic b. Raonic 76(6) 76(5); Murray b. Nishikori 67(9) 64 64; Wawrinka b. Cilic 76(3) 76(3); Djokovic b. [alt.] Goffin 61 62; Raonic b. Thiem 76(5) 63; Murray b. Wawrinka 64 62; Cilic b. Nishikori 36 62 63

Semifinali:  Murray b. Raonic 57 76(5) 76(9) – Saved 1 M.P.; Djokovic b. K. Nishikori 61 61

Finale: Murray b. Djokovic 63 64

Doppio

Gruppo Fleming/McEnroe: Pierre-Hugues Herbert/Nicolas Mahut; Feliciano Lopez/Marc Lopez; Henri Kontinen/John Peers; Raven Klaasen/Rajeev Ram
Gruppo Edberg/Jarryd: Jamie Murray/Bruno Soares; Bob Bryan/Mike Bryan; Ivan Dodig/Marcelo Melo; Treat Huey/Max Mirnyi

Round Robin: Bryan/Bryan b. Dodig/Melo 76(3) 60; Murray/Soares b. Huey/Mirnyi 64 75; Klaasen/Ram b. Herbert/Mahut 75 64; Kontinen/Peers b. Lopez/Lopez 63 76(7); Murray/Soares b. Bryan/Bryan 63 64; Dodig/Melo b. Huey/Mirnyi 75 64; Kontinen/Peers b. Klaasen/Ram 63 64; Lopez/Lopez b. Herbert/Mahut 75 57 10-8; Bryan/Bryan b. Huey/Mirnyi 64 64; Murray/Soares b. Dodig/Melo 63 36 10-6; Kontinen/Peers b. Herbert/Mahut 67(5) 64 10-4; Klaasen/Ram b. Lopez/Lopez 63 76(8).

Semifinali: Kontinen/Peers b. Bryan/Bryan 76(2) 64; Klaasen/Ram b. Murray/Soares 61 64

Finale: Kontinen/Peers b. Klaasen/Ram 26 61 10-8

Nitto ATP Finals story

Il prologo: 1970-1989

Gli anni Novanta: 
1990 - 1991 - 1992 - 1993 - 1994 - 1995 - 1996 - 1997 - 1998 - 1999

I primi anni Duemila: 
2000 - 2001 - 2002 - 2003 - 2004 - 2005 - 2006 - 2007 - 2008 - 2009

I secondi anni Duemila: 2010 - 2011 - 2012 - 2013 - 2014 - 2015

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