

Riviviamo l'edizione 2010 delle Nitto ATP Finals, che si è conclusa con la vittoria di Federer su Nadal. La prossima è in programma a Torino alla Inalpi Arena dal 10 al 17 novembre
di Alessandro Mastroluca | 04 novembre 2024
Il 12 novembre 2010 Andrea Bocelli delizia gli spettatori alla O2 Arena con un concerto in due tempi: prima le arie d'opera come il Va' Pensiero che apre l'esibizione, poi una serie di canzoni di Natale contenute nel suo album più recente. Pochi giorni dopo l'arena torna a trasformarsi in teatro delle Nitto ATP Finals e a far cantare i tifosi saranno i Fab 3, i tre tenori del tennis mondiale: Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic.
Mancano il campione in carica e il finalista dell'anno precedente, Nikolay Davydenko e Juan Martin Del Potro. Era successo solo altre due volte nella storia del torneo, nel 1976 e nel 1999, l'anno dopo la prima finale tutta spagnola alle Nitto ATP Finals. Ma lo spettacolo non mancherà di certo.
Nadal e Djokovic sono nello stesso girone, il Gruppo A. Il maiorchino ha vinto più titoli di tutti in stagione: allo US Open è diventato il più giovane a completare il Career Grand Slam, ovvero a mettersi in bacheca almeno un trofeo di tutti i quattro Slam (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e, appunto, US Open). Djokovic, battuto in finale da Nadal a New York, arriva a Londra da numero 3 del mondo. Dopo la sconfitta contro l'austriaco Jurgen Melzer ai quarti del Roland Garros, ha rivelato, ha pensato perfino di lasciare il tennis. Con loro il ceco Tomas Berdych, finalista a Wimbledon e unico debuttante di quell'edizione, che non ha vinto tornei ma si è piazzato tante volte; e l'unico qualificato non europeo, Andy Roddick, per l'ottava volta alle Nitto ATP Finals.
Roger Federer guida il gruppo B. In stagione ha raggiunto due traguardi di prestigio: le 700 vittorie ATP e i 200 successi nei major. Il principale sfidante è Andy Murray. Federer l'ha sconfitto in finale all'Australian Open, lo scozzese l'ha battuto nella sfida per il titolo in due Masters 1000, a Toronto e Shanghai. Nel girone anche Robin Soderling, due volte finalista Slam, e David Ferrer, finalista alle Nitto ATP Finals nel 2007. Federer ha perso solo nove partite sulle 38 giocate contro i tre rivali nel girone: otto solo contro Murray.Per la presentazione ufficiale, gli otto qualificati si mettono in posa davanti al 10 di Downing Street, residenza del premier inglese.
Rafa Nadal in azione alle Nitto ATP Finals 2010 (Getty Images)
Djokovic apre il girone battendo Berdych. Tra gli appassionati spettatori c'è anche Diego Armando Maradona, il Pibe de Oro, che vedrà diverse partite. Nole lo vede e lo ringrazia. "Quando ti ho visto arrivare a metà del primo set, mi sono chiesto se dovevo giocare con le gambe o con le mani" scherza Djokovic. Da un paio d'anni il serbo è in contatto con il campione argentino. Gli ha mandato una racchetta, ha ricevuto una sua maglia con l'autografo. Ma non si erano ancora mai incontrati. Djokovic lo vorrebbe come portafortuna, ma di fortuna ne ha poca nella sfida clou contro Nadal, che all'esordio ha sconfitto Roddick recuperando un set e e un break di svantaggio.
Nel match clou del girone, la lente a contatto destra dà problemi a Nole. "Un occhio solo, specialmente contro Nadal, non è abbastanza - ammette Djokovic -. Dal 5-5 non vedevo la palla, soprattutto in risposta. Non potevo giocare". Nadal vince in due set. Djokovic comunque non perde la sua indole di showman. Contro Roddick, nell'ultima sfida del girone, entra in campo con un occhio bendato, vince 62 63 e va in semifinale alle spalle di Nadal. Lo spagnolo chiude il girone imbattuto e con una coda polemica. La sua rabbia esplode quando serve sotto 6-5 nel primo set contro Berdych. Una palla del ceco atterra vicina alla riga, Nadal alza il braccio, il giudice di sedia Carlos Bernardes chiama la palla fuori. L'occhio di falco mostra che è buona, e l'arbitro dà il punto a Berdych. Nadal si infuria, vuole che il punto si rigiochi e discute per tre minuti. “Vado avanti quanto mi pare, se so di avere ragione” dice.
Nell'alltro girone, Murray e Federer iniziano il percorso battendo Soderling e Ferrer. Il match clou, tra lo scozzese e lo svizzero, di fatto non esiste. Federer dà spettacolo, lascia solo otto punti al servizio: finisce 64 62. “Sono sorpreso – ammette – non pensavo che avrei vinto così facilmente”. Chiuderà il girone con una terza vittoria in due set, contro Soderling. In tre partite ha vinto 37 game, ne ha persi 20. Murray sa di avere il suo destino in mano nell'ultima partita contro Ferrer. Stavolta non servono complicati calcoli come un anno prima: gli basta vincere un set per andare in semifinale. Ne vince due, 62 62. In semifinale, Nadal sfiderà Murray mentre Djokovic se la vedrà con Federer.
Federer dimostra una leggerezza da campione e avvicina di un altro passo il quinto titolo alle Nitto ATP Finals. “La palla lo ascolta” spiega Djokovic. In 80 minuti, lo svizzero mette a segno 31 vincenti a 14 e completa quattro break. Nole inizia subendo un break al primo turno di battuta, con tanto di doppio fallo sulla palla break, e raccoglie solo cinque game. Il 61 64 dello svizzero, quarto successo in cinque scontri diretti in stagione, è un messaggio chiaro in vista della finale.
La seconda semifinale, Nadal-Murray, resta una delle più belle partite viste alle Nitto ATP Finals nelle stagioni in cui si sono giocate alla O2 Arena di Londra. Non si vedono palle break per i primi 12 game. Il primo set, dunque, si decide al tie-break. Nadal sale 5-2, Murray lo aggancia sul 5-5 dopo aver vinto il punto della settimana: una serie di difese, un recupero sulla palla corta e, infine, una volée di rovescio vincente. Nadal, all'apparenza non scosso, piazza il diritto vincente per guadagnarsi il set point, e lo converte con una discesa a rete e una perfetta volée smorzata.
Murray salva due palle break all'inizio del secondo, e nel settimo game vede sfumare un vantaggio di 0-40 in risposta. Riesce comunque a completare il break. Firma anche un vincente lungolinea con una racchetta rotta, e rimanda ogni decisione al terzo set.
Ma Nadal è sempre Nadal. Il break al terzo game lo rilancia, un match point mancato nel nono gioco con una debole risposta contro la seconda dello scozzese non sembra possa cambiare l'esito della partita. Murray però di slancio ottiene il contro-break, salva due palle del contro-break sul 5-5 e anche il terzo set si allunga al tie-break. L'atmosfera si scalda alla O2. Murray allunga 4-1, ma è di Nadal lo sprint decisivo. Al terzo match point, dopo tre ore e 11 minuti di spettacolo, il maiorchino festeggia un posto in finale: 76(5) 36 76(86). "Oggi ho giocato uno dei match migliori della mia carriera" ha detto Nadal. "E' per partite così che gioco a tennis - ammette Murray -. E' questo il tennis che vorrei esprimere sempre".
La stretta di mano tra Nadal e Murray dopo la semifinale alle Nitto ATP Finals 2010 (Getty Images)
Vincere almeno una volta tutti i quattro Slam, le Nitto ATP Finals, la Coppa Davis, l'oro olimpico in singolare. È questo l'en plein che sogna Rafa Nadal, a cui manca solo l'alloro alle Finals. Nella storia del gioco, solo Andre Agassi li ha messi insieme tutti. Per vincere le Finals, ha detto Boris Becker nel corso di questa edizione, devi giocare un tennis ancora migliore di quello che serve per conquistare uno Slam. Nadal, che di Slam ne ha vinti tre nel 2010, ha di fronte la sfida delle sfide. Ha sconfitto Federer quattordici volte in ventuno scontri diretti. Sta giocando sempre meglio, ma le condizioni nei tornei indoor restano per lui le peggiori. Alle Nitto ATP Finals, poi, devi battere i migliori del mondo. E loro, ammette alla vigilia della finale, “sono più specialisti di me su questa superficie”. Nadal non ha più incontrato Federer a Londra dalla finale di Wimbledon del 2008.
Lo svizzero l'ha sempre battuto alle Nitto ATP Finals, e quest'anno ha centrato la finale senza perdere un set. Funziona, dunque, il lavoro iniziato da pochi mesi con il nuovo coach Paul Annacone. Ex giocatore di buon livello, ha condiviso da allenatore un lungo tratto della carriera di Pete Sampras. È una spalla non ingombrante ma carismatica abbastanza per non fargli perdere di vista l'obiettivo, in partita e in allenamento. Dopo l'estate si è visto in campo un Federer leggermente diverso. Lo svizzero è più aggressivo, cerca maggiormente la rete per accorciare gli scambi, fa la differenza con il servizio, soprattutto a uscire da destra. Sempre sicuro di possedere le armi per battere chiunque, dimostra ancora una volta il potere del cambiamento competitivo. Se ti piace fare qualcosa, non è difficile trovare le motivazioni per provare a farla sempre meglio.
Nitto ATP Finals story, nel 2010 la finalona del Fedal
Non è più il numero 1 del mondo, ma in finale contro Nadal al servizio è glaciale. Subisce un break, che gli costa l'unico set ceduto nel torneo. Ma negli altri tredici turni di battuta, perde tredici punti. “Non cerco scuse, non ho perso perché ero stanco: Roger era ingiocabile” riconosce Nadal.
Federer ha messo in campo un tennis scintillante a velocità spesso insostenibile per Rafa. Ha cambiato anche tattica, gli ha servito più piano sul rovescio. Un altro dei meriti della collaborazione con Annacone. Il 63 36 61 finale è un messaggio ai rivali. Lo svizzero, infatti, incassa un assegno da oltre un milione e mezzo di dollari e promette: “Sono motivato e sto bene, giocherò ancora per molti anni”. Federer festeggia il quinto titolo alle Nitto ATP Finals, in tre città diverse. Nell'albo d'oro eguaglia Ivan Lendl e Pete Sampras e già pensa a come superare quelle due leggende nell'era che diventerà quella dei Fab Four, le rockstar del tennis di scena anno dopo anno alla O2 Arena.
SINGOLARE
Gruppo A: Rafael Nadal, Novak Djokovic, Tomas Berdych, Andy Roddick.
Gruppo B: Roger Federer, Robin Soderling, Andy Murray, David Ferrer.
Round Robin: Nadal b. Berdych 76(3) 61; Djokovic b. Roddick 62 63; Federer b. Soderling 76(5) 63; Murray b. Ferrer 62 62; Nadal b. Djokovic 75 62; Berdych b. Roddick 75 63; Federer b. Murray 64 62; Soderling b. Ferrer (ESP) 75 75; Djokovic b. Berdych 63 63; Nadal b. Roddick 36 76(5) 64; Federer b. Ferrer 61 64; Murray b. Soderling 62 64
Semifinali: Nadal b. Murray 76(5) 36 76(6); Federer b. Djokovic 61 64
Finale: Federer b. Nadal 63 36 61
DOPPIO
Round Robin: Nestor-Zimonjic b. Bryan-Bryan 63 36 12-10 - (Saved 1 M.P.); Bhupathi-Mirnyi b. Fyrstenberg-Matkowski 64 64; Kubot-Marach b. Nestor-Zimonjic 60 16 10-6; Bhupathi-Mirnyi b. Moodie-Norman 64 64; Bryan-Bryan b. Dlouhy-Paes 63 64; Fyrstenberg-Matkowski b. Melzer-Petzschner 63 76(7); Nestor-Zimonjic b. Bhupathi-Mirnyi 76(5) 76(1); Moodie-Norman b. Kubot-Marach 61 63; Nestor-Zimonjic b. Moodie-Norman 61 62; Bhupathi-Mirnyi b. Kubot-Marach 76(2) 64; Bryan-Bryan b. Melzer-Petzschner 63 75; Fyrstenberg-Matkowski b. DLouhy-Paes 63 76(3).
Semifinali: Nestor-Zimonjic b. Bryan-Bryan 63 36 12-10 (Saved 1 M.P.); Bhupathi-Mirnyi b. Fyrstenberg-Matkowski 64 64.
Finale: Nestor-Zimonjic b. Bhupathi-Mirnyi 76(6) 64.
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