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Gigantesco Sinner, prima volta nell'ultimo atto di Wimbledon: “Arrivare in finale è sempre una bella sorpresa”

Il numero 1 del mondo ha spazzato via in tre set uno spento Novak Djokovic. Domenica, a poche settimane dalla finale di Parigi, ritroverà Carlos Alcaraz

di | 11 luglio 2025

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Prima finale ai Championships, la quarta consecutiva a livello Slam, la quinta complessiva. È il terzo italiano della storia nell’ultimo atto di Wimbledon, dopo Berrettini e Paolini, il primo azzurro di sempre capace di giocare una finale in tutti gli Slam. È una giornata speciale nella vita di Jannik Sinner: Non riesco a crederci, è il torneo che seguivo alla tv da piccolo e mai mi sarei immaginato di poter disputare la finale un giorno su questo campo”, dice a caldo. Per l’azzurro si tratta della quarta finale consecutiva a livello Slam: “Difficile dire quale sia quella che mi ha sorpreso di più – dice - , dopo tre mesi di stop rientrare e fare finale a Parigi è speciale, poi arrivare qui e farne un’altra è una cosa da non sottovalutare dal punto di vista mentale. Ma arrivare in finale, specialmente in uno Slam, non è mai facile... sono sempre una sorpresa”.
 
La semifinale con Novak Djokovic è stata un assolo che a tratti ha rasentato la perfezione assoluta: “E’ stata una partita ottima da parte mia – l’analisi della semifinale - , ho servito molto bene, con una % di prime di servizio molto alta. Questo mi ha dato fiducia e credo di poterla considerare una delle mie migliori prestazioni su erba. Nel terzo set lui si è un po’ infortunato, ma nei primi due ho espresso un buon tennis. Sono felice, ma questo non vuol dire nulla in ottica finale. Sarà un’altra situazione e un altro avversario”.
La finale maschile a Wimbledon 2025

La finale maschile a Wimbledon 2025

In campo gli ricordano che negli ultimi 30 anni solo cinque giocatori hanno giocato le finali in tutti gli Slam; Federer, Nadal, Djokovic, Murray e… Sinner: “E allora sono in buona compagnia – dice sorridendo – Ma è impossibile fare un paragone tra noi e quello che è accaduto nei loro 15 anni di carriera”.
 
Domenica, a poche settimane dalla finale del Roland Garros, ritroverà Carlos Alcaraz: “Speriamo possa essere una bella finale anche se sarà difficile fare meglio dell’altra! – dice – È sempre un onore condividere il campo con Carlos, lo ammiro molto e mi spinge a migliorarmi sempre. È la seconda finale consecutiva che giochiamo, e credo sia un bene per lo sport perché le rivalità aiutano. Nei nostri match ci spingiamo sempre al limite, speriamo un’altra partita di alto livello, e poi vinca il migliore. Lui sarà il favorito perché ha già vinto qui due volte ed è uno tosto da battere su erba”.  
 
Il pensiero tornerà a quello che è accaduto al Roland Garros? “Se quello che è accaduto a Parigi fosse così presente nella mia testa probabilmente non sarei arrivato a giocare un’altra finale Slam. Le domeniche nei tornei sono sempre speciali e io amo mettermi nella condizione di poter avere un’altra occasione”.

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