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Slam

Tutta la delusione di Jasmine: “Sconfitta dura da accettare”

La finalista 2024 esce di scena al secondo turno con la Rakhimova: “Avrei dovuto mantenere alta la concentrazione”

di | 02 luglio 2025

Jasmine Paolini saluta il pubblico (foto Getty Images)

Jasmine Paolini saluta il pubblico (foto Getty Images)

Jasmine Paolini ha poca voglia di parlare, vuole sbrigare tutte le pratiche post match e scappar via da Church Road. La sconfitta con la russa Rakhimova brucia, e i rimpianti non mancano: “E’ dura da accettare – dice senza mezzi termini – sto ancora pensando a quel secondo set…. Lei ha giocato bene ma io avrei dovuto fare qualcosa in più. Avrei dovuto mantenere alta la concentrazione e non perdere così spesso l’attenzione. Ho avuto tante opportunità, ho commesso errori stupidi e ho mancato qualche risposta nei momenti importanti, e questo le ha dato fiducia. Nel secondo set la mia attenzione andava e veniva mentre lei giocava sempre meglio”.
 
Per l’azzurra non è stato solo un punto a determinare la sconfitta: “E’ stato un insieme di cose – spiega - , qualche errore ci può stare ma non ci sta perdere l’attenzione in quei momenti. Se avessi messo la testa avanti nel match magari avrei potuto trovare un po’ di tranquillità e cambiare le cose. Su questa superficie tutto può girare in un momento ed è fondamentale essere sempre solidi mentalmente. Nel terzo set lei giocava profondo, sbagliava poco ero sotto di un break e tutta la pressione era su di me”.
Jasmine Paolini colpisce di rovescio (foto Getty Images)

Jasmine Paolini colpisce di rovescio (foto Getty Images)

Con l’uscita di scena di Wimbledon (a livello di singolare), si chiudono due mesi straordinari ma anche molto faticosi: “Sono stati mesi intensi, forse con il senno di poi avrei potuto saltare il torneo dopo il Roland Garros, Berlino, come avevo fatto lo scorso anno, e approfittarne per riposare un po’ – spiega - . Ma non ha senso parlarne ora, speravo di poter gestire meglio la partita oggi e rimanere concentrata fino alla fine. Mi sentivo meglio del primo turno ma senza l’attenzione giusta non si può competere ai livelli più alti. Se voglio rimanere a questo livello devo sempre mantenere alta l’attenzione e non fare come oggi”.  
 
Senza più le pesantissime cambiali di Parigi e Wimbledon da difendere, per la Paolini inizia una seconda parte di stagione in cui potrà giocare con più leggerezza: “Da una parte il pensiero allo scorso anno ci andava – ammette – non tanto per i risultati ma per il livello di tennis che avevo espresso. Quest’anno cercavo quelle stesse sensazioni ma ho avuto difficoltà, e non è andata come speravo. Ora devo resettare, prendere qualche giorno di riposo dopo il doppio e cercare di ricaricare le batterie per seconda parte di stagione”.

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