Dopo due ore e mezza di partita, l'azzurro ha piegato il canadese n. 193 nonostante qualche difficoltà di troppo negli ultimi due set, con un time-out medico chiesto all'inizio del terzo set per la gamba sinistra
di Samuele Diodato | 30 luglio 2025
Comincia con una vittoria il Masters 1000 di Toronto per Flavio Cobolli, n. 17 del mondo. La testa di serie n. 13 del National Bank Open Presented by Rogers (montepremi 9.193.540 dollari) ha piegato col punteggio di 64 57 64 la strenua resistenza di Alexis Galarneau (n. 193) dopo due ore e 27 minuti. Una partita costantemente in bilico dopo un avvio molto positivo dell’italiano, che ha fatto suo il match in extremis, sfruttando il braccio tremante dell’avversario negli ultimi game del match. Ora, per Cobolli ci sarà la sfida di terzo turno contro il vincente del match tra Fabian Marozsan (n. 56) e Felix Auger-Aliassime (n. 28 al mondo, ma 21esima testa di serie del tabellone).
"È sempre difficile vincere questo tipo di match, quando l'avversario gioca un tennis incredibile, ma sono felice di poter giocare ancora un match", ha detto nell'intervista a caldo Cobolli, condizionato negli ultimi due set da un fastidio alla gamba sinistra ed autore di 25 vincenti e 46 errori non forzati. "Auger-Aliassime? È sempre bello giocare contro un giocatore di casa - ha aggiunto scherzando in merito al suo possibile prossimo avversario -. Devo dire però che ho sentito anche tanti italiani qui in Canada pronti a supportarmi".
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IL MATCH
Uno dei tanti regali che arrivano dall’ascesa tecnica e nel ranking sta anche nel fatto che questa generi una certa “pressione” dal punto di vista mentale sui propri avversari, consapevoli di doversi spingere oltre per avere una chance. È sostanzialmente questo che emerge dai primi game nel linguaggio del corpo di Galarneau: un quadro certamente favorevole per Cobolli, forte – per conto suo – anche di una maggiore pesantezza di palla.
Un filotto di quattro game apre il match dell’italiano, che ottiene un break nel primo game (grazie a due gratuiti del canadese) e poi un altro nel terzo game, con un bel dritto vincente. La partita di Galarneau inizia però tra quinto e sesto gioco, quando l’intensità di Cobolli scende ed uno dei break di vantaggio vola via. Il n. 193 si spinge fino ad un parziale di otto punti consecutivi per accorciare 4-3 0-30.
Ancora una volta, in ogni caso, la dimostrazione di forza di Cobolli nel momento clou è chiarissima. Non solo con quattro prime di servizio per issarsi sul 5-3, ma anche con due palle del 5-5 perfettamente cancellate prima di sigillare il set per 6-4 con tre ace negli ultimi quattro punti.
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La personalità del romano non influenza in questo caso un Galarneau che sin dalla ripresa del gioco risponde con qualità e profondità, e negli scambi tiene più spesso in mano le redini. Le qualità di Cobolli, dall’altra parte, si vedono meno di frequente, ma sempre in punti chiave. Come nel terzo game, dopo aver ceduto la battuta per il momentaneo 0-2, rimettendosi subito in carreggiata un break a zero.
Il break più doloroso, tuttavia, è quello che arriva ai danni del tennista classe 2002 nel dodicesimo game. Durante tutto il set, peraltro, resiste l’equilibrio, e mentre Galarneau prende coraggio (chiuderà il set con due vincenti in più e cinque gratuiti in meno), Cobolli si tocca il ginocchio sinistro nei pressi della vistosa fasciatura presente sin dall’inizio della partita. Sul 5-6, quindi, la beffa è doppia, anche per la rimonta iniziale da 15-40: dalla parità in poi, infatti, due doppi falli consecutivi mandano la partita al terzo set.
Un’interruzione di circa 45 minuti fa da antipasto all’atto conclusivo, prima del quale la testa di serie n. 13 aveva anche chiesto un trattamento sulla coscia sinistra con il fisioterapista. Al rientro, c’è il sole in cielo, ma in campo resta tutto variabile. Cobolli sfrutta un paio di dritti fuori di Galarneau e sale sul 2-0, salvo poi farsi riagganciare proprio per alcune incertezze col suo miglior colpo. Che nel quinto game si ferma a rete anche sull’occasione per portarsi di nuovo avanti di un break, ben due in totale, di cui la prima annullata da una prima del 26enne di Laval. Sul 4-4, però, la tensione è troppa per lui, che da 30-0 “regala” il turno di battuta a Cobolli con un doppio fallo. Al servizio per il match, invece, l'azzurro tira fuori il meglio: quattro ace per qualificarsi per la prima volta al terzo turno nel "1000" canadese.