In Italia erano scoccate da pochi istanti le 5:44 del mattino quando
Jannik Sinner ha messo a segno il punto del 61 64 62 conclusivo. Un dritto in rete di
Lorenzo Musetti; si è chiuso così il primo derby azzurro della storia in un quarto di finale Slam. Le ha provate tutte il carrarino per arginare uno straripante Sinner che ha chiuso con 10 aces, 28 winners e il 91% di punti vinti con la prima di servizio.
“Onestamente oggi la partenza ha fatto molto – ha spiegato il numero 1 del mondo nella conferenza stampa post match - ; sono entrato subito bene in campo, ho cercato di leggere il suo gioco. Lorenzo è molto talentuoso, difficile da affrontare. Non ha servito benissimo nel primo set, e io sono sempre riuscito a rispondere bene. Nel terzo set stava entrando in partita, però nei momenti delle palle break sono sempre riuscito a servire bene o a giocare un buon punto. Le cose si potevano complicare, lui ha grande qualità, sa cambiare gioco, tirare forte o usare lo slice. Non è tra i primi 10 a caso. Oggi non ho pensato a un derby, ma a giocare contro il numero 10 del mondo”.
Jannik ha così conquistato l’ottava semifinale Slam della carriera, la seconda a New York, la quinta consecutiva: “
Gli Slam sono gli eventi principali dell’anno, sono molto felice – spiega
- . Queste sono occasioni speciali e ritrovarmi di nuovo in semifinale in uno Slam è un grande risultato. Cerchiamo sempre di prepararci al meglio per essere in questa posizione. Amo arrivare in fondo ai tornei e cercare di alzare il mio livello. Da due anni in questi eventi sto imparando a conoscere meglio il mio corpo e giocare al meglio dei cinque mi piace molto”.