In tribuna, insieme alla famiglia e al team, anche l’amico di sempre, Edoardo Bove: “E’ dal primo giorno che mi dice che sarei arrivato a lunedì – racconta - ; ho avuto la fortuna di averlo qui con me oggi e ci sarà anche prossima partita. Sono abituato ad avere sempre tante persone accanto a me, persone che mi sostengono e stasera festeggeremo tutti insieme la vittoria”.
Significativo che, il risultato più prestigioso della carriera e il nuovo best ranking, siano arrivati in una stagione che sembrava nata non sotto i migliori auspici: “La chiave – spiega - credo sia stata la voglia di cambiare la situazione di un avvio di stagione complicato. Mi sono allenato di più, mi sono allenato meglio, il mio atteggiamento in campo è migliorato e questo ha fatto si che arrivassero dei risultati inaspettati che hanno cambiato la stagione. Mai avrei pensato di raggiungere i quarti a Wimbledon, ma sta accadendo. Sono contento di quello che sto facendo e di quello che ho fatto per cambiare la stagione. Sono migliorato nella mia voglia di migliorare… c’è tanto lavoro dietro, mangio meglio, mi alleno meglio… ho un team intorno a me che mi ha aiutato. C’è serenità intorno a me, e questo è importante per il mio carattere”.
Lo ha raccontato in questi giorni londinesi, Flavio si allena solo con i migliori e la scelta evidentemente sta pagando: “Cerco sempre di rubare qualcosa ai più forti – conclude – ; mi alleno sempre con Jannik, con Carlos, con Nole… cerco di allenarmi il più possibile con i migliori e questo mi aiuta per il torneo e per la carriera. Anche se è più dura, in particolare per l’attenzione che ci devi mettere, credo che sia la cosa giusta da fare. Più che per la parte tennistica, straordinaria e sotto gli occhi di tutti, è la parte mentale la cosa che colpisce di più di questi campioni”.
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