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Slam

Bublik rivela: "Gael Monfils mi ha aperto gli occhi: sono cambiato"

Alexander Bublik racconta la vittoria in rimonta su Alex De Minaur al Roland Garros e l'importanza di una chiacchierata a Dubai con il francese Gael Monfils

29 maggio 2025

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Se Alexander Bublik è riuscito a ribaltare il match contro Alex De Minaur dopo essere stato sotto di due set, parte del merito è di Gael Monfils. L'ha raccontato il kazako che proprio contro "La Monf" aveva firmato la sua unica precedente vittoria contro un Top 10 al Roland Garros.

"Ho parlato con Gael a Dubai Monfils a Dubai. Venivo da una serie di sconfitte. Mi lamentavo. Gli ho detto: 'Prima tutto era più facile, oggi tutti giocano benissimo' - ha raccontato in conferenza stampa -. Lui mi ha detto una cosa molto saggia: 'Alex, ora tutti sono diventati professionisti. Quando sono arrivato nel tour, c’erano pochi ragazzi davvero focalizzati sulle loro routine. Non parlo dei grandi, Roger, Rafa e Novak. Ma tra i primi 50, 100 giocatori del mondo, c’erano ragazzi che si godevano la vita, che non avevano fisioterapisti, alcuni senza allenatori. Io devo trovare un modo per battere quei ragazzi, anche se sono due volte più rigidi nelle loro routine rispetto a me'. Questo discorso di Gael mi ha aperto gli occhi. Mi ha fatto capire che sfruttare le occasioni che arrivano, e se le sprechi è un tuo problema, una tua responsabilità. Questo mi ha cambiato la prospettiva e ho smesso di lamentarmi".

Anche grazie a questo diverso atteggiamento, peraltro già evidente a Torino dove ha vinto il Piemonte Open Intesa Sanpaolo attirandosi le simpatie dei tifosi italiani, ha firmato una vittoria tutt'altro che scontata, per la qualità dell'avversario e per il modo in cui è arrivata. Anche se, dopo i primi due set persi, ha ammesso, "nella mia testa stavo già pensando ai bigliwtti per il ritorno. In fondo quest'anno ho già vinto 12-13 partite sulla terra battuta, e mai ne avevo vinte così tante. Essere al secondo turno è già un traguardo. Se avessi perso, stasera sarei stato a casa a Monaco per le nove di sera. Ma mi sono detto: resto qui, colpisco una palla alla volta e vediamo che succede. Se ho una chance, sono in grado diverse. L'occasione l'ho avuta e l'ho sfruttata".

Una volta vinto il terzo set, le cose sono cambiate. "Ho sfruttato il calo di Alex e da quel momento l'inerzia della partita è cambiata. Allora mi sono detto: 'Perché non continuare a colpire forte e tenere la palla profonda?".Ovviamente, quando senti che stai rimontando da due set sotto, inizi a sentire una speranza che magari l'avversario ti regali qualche punto. Se hai le capacità per realizzare quel che ho fatto io, è una bella cosa. Ovviamente avere il pubblico dalla mia parte è stato davvero, davvero bello e mi ha aiutato tantissimo".


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