Torna al successo Alex Ruiz, vincitore del FIP Gold di Potosì a fianco di Agustin Torre. Curiosamente, per lo spagnolo è il terzo titolo consecutivo in Messico, paese d’origine del padel. Una vittoria che può rilanciarlo, in una stagione sin qui decisamente opaca
di Marco Caldara | 13 agosto 2025
Lo chiamano Capitan America, perché la sua fisionomia ricorda quella di Christopher Evans protagonista della pellicola griffata Marvel, ma se a parlare fossero i risultati Alex Ruiz potrebbe tranquillamente essere ribattezzato Capitan… Messico. Perché è lì che il mancino di Malaga ha raccolto addirittura gli ultimi tre titoli internazionali vinti in carriera, dimostrando un feeling quasi inspiegabile con la nazione che ha dato origine allo sport che l’ha visto arrampicarsi fino alla settima posizione della classifica mondiale.
L’ultima conquista messicana di Ruiz è arrivata la scorsa settimana, nel torneo FIP Gold di Potosì, dove lo spagnolo ha fatto eccezionalmente coppia con l’argentino Agustin Torre ed è riuscito a prendersi il titolo e i 150 punti in palio. Un bottino importantissimo anche per uno come lui, se si considera che solamente tre volte nel corso dell’intero 2025 era riuscito a raccogliere più punti in un solo torneo. Pur essendo alla prima esperienza insieme e conoscendosi poco (fino a qualche mese fa Torre frequentava il circuito secondario A1 Padel), i due hanno fatto pesare la loro terza testa di serie, vincendo il torneo senza cedere un set.
Non hanno nemmeno dovuto battere le prime due coppie favorite, Alonso/Alfonso e Campagnolo/Jofre, perché entrambe sono cadute a sorpresa fra quarti e semifinale, così in finale Ruiz e Torre si sono trovati di fronte lo spagnolo Alonso Rodriguez e l’argentino Juani Rubini, sconfitti per 6-3 7-5 nel match che ha consegnato a Ruiz il primo titolo del 2025. Ci era già andato vicino a fine giugno a Mondello, con Maxi Sanchez, ma nel FIP Silver di Palermo i due erano stati beffati da Gonzalo Rubio e Javi Ruiz.
Come accennato, per Alex Ruiz è l’ennesimo trionfo in Messico. Erano arrivati lì anche i due precedenti: nel novembre del 2024 “Capitan America” aveva vinto il prestigioso FIP Platinum di Puebla insieme a connazionale Alex Arroyo, mentre nel 2021 aveva vinto a Città del Messico il suo secondo (e ultimo) titolo nel circuito maggiore, il vecchio World Padel Tour, ai tempi della fruttuosa partnership con Franco Stupaczuk. È stato il momento migliore della carriera di Ruiz, che dalla rottura con l’argentino non è più riuscito a confermarsi a certi livelli, iniziando una lenta discesa in classifica.
Dopo essere stato a lungo fra i top-10 (o lì attorno), oggi il 31enne di Malaga è numero 22 della classifica FIP, addirittura numero 24 della Race che porterà alle Finals di dicembre a Barcellona, molto distante del sedicesimo posto – che vale l’ultimo pass – attualmente occupato da Jon Sanz. Sin qui, nell’intero 2025 Ruiz ha raggiunto solamente per due volte i quarti di finale nel circuito Premier Padel: ce l’ha fatta a Riyadh nell’evento inaugurale della stagione, insieme ad Alex Chozas, poi a Bruxelles nel torneo giocato a fianco di Juan Lebron, quando Stupaczuk (partner del Lobo) era ai box per infortunio.
Per il resto, Ruiz ha raccolto più delusioni che gioie, fino alla soddisfazione nel “suo” Messico, che promette di dargli fiducia in vista di un’ultima parte di stagione con ancora tanti appuntamenti di spessore. Almeno inizialmente la affronterà a fianco dell’altro Ruiz, Victor, ultimo compagno di un valzer che nel corso dell’anno ha già visto Alex affiancarsi a una manciata di partner differenti. Ha detto di non apprezzare affatto la situazione, ma oggi va così e non ci può fare nulla. Forse il motivo dei passi indietro in classifica sta anche lì.