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Wong imita Eala e porta la bandiera di Hong Kong negli Slam

Nessun tennista del suo Paese aveva mai vinto un match in un main draw Major: Coleman firma la stessa impresa dell’amica delle Filippine…nel nome di Rafa

di | 26 agosto 2025

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Un'esultanza di Coleman Wong (foto Getty Images)

Curiosamente il suo destino si è incrociato di nuovo con quello di un’altra giocatrice di un Paese orientale. Stiamo parlando di Coleman Wong di Hong Kong che, 24 ore dopo che Alexandra Eala è diventata la prima giocatrice delle Filippine a vincere un match in un main draw Slam, ha fatto la stessa cosa. E a 21 anni ha firmato una pagina importante per la storia sportiva della sua nazione.

Wong sapeva bene che la sua vittoria al primo turno degli US Open di lunedì lo aveva reso il primo giocatore di Hong Kong a vincere un incontro di singolare in un torneo Slam dall'inizio dell'era Open nel 1968: “È un momento importante per me, per la mia famiglia, per gli abitanti di Hong Kong qui e a casa - ha dichiarato -. Significa molto”.

Coleman ha sconfitto lo statunitense Aleksandar Kovacevic, n.71 del ranking, in tre set (64 75 76). Dopo aver fallito le qualificazioni a Flushing Meadows, agli Australian Open e due volte ciascuno a Wimbledon e al Roland Garros, voleva godersi così tanto il momento che non aveva nemmeno controllato il messaggio di testo ricevuto da Rafael Nadal. “Immagino che dovrò rispondergli al più presto”, ha detto.

Proprio il fuoriclasse spagnolo è un’altra cosa che accomuna Wong ed Eala: entrambi hanno frequentato l’Accademia di Manacor. Inoltre Alexandra e Coleman sono “esplosi” nello stesso torneo, a marzo a Miami, dove Eala si è spinta addirittura fino alle semifinali mentre Wong si è fermato al terzo turno ma dopo aver eliminato Ben Shelton.

Eala e Wong, ci manda Nadal

Eala e Wong, ci manda Nadal

Nadal è l'idolo di Coleman, ma ora è anche coinvolto nella sua carriera nascente grazie al ruolo che il 22 volte campione Slam ha avuto in essa. La famiglia di Wong, infatti, si è trasferita in Spagna per consentirgli di allenarsi alla Rafa Nadal Academy, un trampolino di lancio che ha portato a questo risultato e che ha anche dato vita ad alcune amicizie lungo il percorso, come quella con Alexandra.

“Festeggiamo insieme - ha raccontato Wong - Alex ed io stiamo facendo cose che nessuno ha mai fatto prima. Siamo davvero felici l'uno per l'altra”. Wong ed Eala sono tra i giocatori provenienti da Paesi non particolarmente noti per il tennis che si stanno distinguendo agli US Open: come Renata Zarazúa, l’unica messicana in gara, che ha eliminato Madison Keys (n.6) o Janice Tjen, che ha ottenuto la prima vittoria in singolare di un giocatore indonesiano in uno Slam in 22 anni.

Wong, n.173 ATP, aveva già rubato la scena in passato, ma non a questi livelli. A marzo - come detto - ha battuto Shelton sul cemento della Florida prima di perdere contro l'australiano Adam Walton. Che si ritroverà di nuovo davanti al secondo turno a New York: “Non vedo l'ora - ha sottolineato Coleman -. Sono già emozionato, darò il massimo".

Coleman Wong (foto Getty Images)

Coleman Wong (foto Getty Images)

Wong ha iniziato a giocare a tennis all'età di 5 anni, letteralmente per caso: i suoi genitori - un preside e un’insegnante - avevano prenotato e pagato una lezione di tennis per la sua sorellina più grande, Elena, che all’ultimo momento non si era sentita bene. E per non buttare via i soldi hanno chiesto a Coleman se voleva provare.... Ma da bambino praticava anche atletica leggera e calcio.

 “Questo torneo è il sogno di ogni giocatore - ha detto ancora Wong -. Come tennista vuoi esibirti su un palcoscenico come questo. È qui che voglio essere. Ci ho pensato tante volte quando ero giovane e guardavo Rafa combattere…  Voglio solo andare avanti e vedere cosa posso fare qui”.

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