Il bolognese è il primo giocatore ad alzare il trofeo per 3 volte, dopo oltre mezzo secolo, dai tempi in cui ci riuscirono gli americani Stan Smith (tra 1968 e 1972) e Arthur Ashe (tra 1968 e 1970)
24 novembre 2025
C'è un uomo di 40 anni che ha guardato la Final 8 di Coppa Davis dalla panchina, semplicemente perché i suoi colleghi singolaristi sono stati impeccabili dai quarti all'ultimo atto e del doppio non c'è stato bisogno. Ma questo signore di 40 anni, Simone Bolelli, nel corso del 2025 è riuscito a eguagliare alcuni record, a batterne altri. Non solo. Questo signore di 40 anni va oggi considerato per quello che è, risultati alla mano: uno dei due o tre migliori doppisti nella storia del tennis italiano, considerando solamente il doppio maschile.
Cominciamo dal fondo, ossia dall'attualità. Simone, nato a Budrio (Bologna) l'8 ottobre 1985, è l'unico giocatore che non è mai mancato nella rosa azzurra che ha vinto la Davis nelle ultime tre edizioni. C'era a Malaga, nel 2023, insieme a Jannik Sinner, Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti. C'era, di nuovo in Andalusia, lo scorso anno, con Sinner, Musetti, Berrettini e Vavassori.
E c'è stato stavolta, nella sua Bologna, a fianco di Berrettini, Cobolli, Sonego e ancora di Vavassori, ossia del compagno di doppio nel Tour. Poco importa che non abbia mai giocato, nelle Finals: la presenza di Simone si è fatta sentire comunque, nel supporto ai compagni e nella sicurezza che ha donato loro il fatto di avere un doppista della sua esperienza come eventuale arma da giocarsi nel punto decisivo.
La storia di Bolelli in Davis comincia addirittura nell'aprile del 2007, per un'amara trasferta in Israele: perde da Noam Okun in singolare, poi vince a risultato acquisito (per i rivali) contro Dudi Sela. Avrà modo di riscattarsi in seguito, l'emiliano, con un totale di 24 vittorie su 46 partite disputate, bilancio che diventa un 17-13 considerando solo il doppio. Simone ha fatto parte della squadra di Davis per 18 anni dal 2007 al 2025, con la sola eccezione del 2021.
Cifre che eguagliano il primato di Nicola Pietrangeli, il Signore della Davis italiana per eccellenza, capace nello stesso periodo di 18 anni (dal 1954 al 1972) di infilare una serie di record ormai imbattibili da parte di chiunque. Uno, tuttavia, se lo è preso anche Simone, facendo parte della rosa che ha trionfato a Bologna: è il primo giocatore ad alzare il trofeo per 3 volte, dopo oltre mezzo secolo, dai tempi in cui ci riuscirono gli americani Stan Smith (tra 1968 e 1972) e Arthur Ashe (tra 1968 e 1970).
Bolelli, in coppia con Fabio Fognini, si era preso uno Slam della specialità già nel 2015, gli Australian Open. Ma poi è arrivato altre tre volte a giocarsi un Major in finale, sempre in coppia con Andrea Vavassori: nel 2024 a Melbourne e a Parigi, quest'anno di nuovo in Australia. A Wimbledon e agli Us Open, invece, i suoi migliori risultati sono due semifinali, raccolte rispettivamente nel 2021 (con l'argentino Maximo Gonzalez) e nel 2011 (con Fabio Fognini).
Il bolognese è inoltre andato a giocare le Finals di specialità per ben tre volte: 2015 (sempre con Fognini), 2024 e 2025 (con Vavassori). Nel 2019 decise (saggiamente) di chiudere la carriera in singolare, nella quale si era tolto più di una soddisfazione arrivando al numero 36 Atp. Giocò Wimbledon come ultimo torneo e poi si dedicò al doppio, prolungando ulteriormente una carriera che adesso è diventata tra quelle più longeve nella storia del tennis italiano. L'obiettivo, ovviamente, è di vincere un altro Slam, arrivando a quota due, come nessun italiano ha mai fatto nella specialità: insieme ad Andrea Vavassori, hanno tutte le carte in regola per farlo.
LA FESTA PER IL TRIONFO AZZURRO IN COPPA DAVIS: IL NOSTRO SPECIALE
Coppa Davis, boom di ascolti: fino a 6 milioni per Cobolli-Munar
I complimenti della premier e l'invito al Quirinale
Tuttosport elogia il "magnifico progetto italiano"
Vola SuperTennis: Cobolli-Munar terza partita più vista di sempre
Cobolli e Berrettini: il trionfo degli amici campioni (Mastroluca, da Bologna)
Il trionfo in Davis visto dai giornali
Binaghi a SuperTennis: "Siamo la nazione più forte del mondo"
Volandri: "Davis speciale perché viene da lontano" (Giammò, da Bologna)
Cobolli: "Con la maglia azzurra addosso non posso mollare"
Berrettini: "Che bello ispirare le nuove generazioni"
Le immagini più belle del trionfo azzurro
Ferrer: "Fortunato a guidare una squadra così"
Sinner, Paolini, Musetti: il tennis italiano celebra il trionfo in Davis