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Bastad: Darderi ai quarti, Pellegrino li sfiora

La testa di serie n.6 supera agevolmente Ymer in due set e conquista il suo nono quarto di finale in carriera. Pellegrino sciupa invece cinque match point contro Griekspoor e vede così sfumare la chance di centrarli per la prima volta

di | 16 luglio 2025

Andrea Pellegrino (foto Serafini)

Andrea Pellegrino (foto Serafini)

Una vittoria e una sconfitta è questo il bilancio dei due italiani impegnati nei quarti di finale dell'ATP250 di Bastad. Luciano Darderi si è imposto contro Elias Ymer centrando così il suo quinto quarto di finale del 2025, mentre Andrea Pellegrino è arrivato a un soffio dal centrare il traguardo per la prima volta in carriera, finendo sconfitto dall'olandese Tallon Griekspoor dopo aver avuto ben cinque match point a sua disposizione.

Che peccato, Pellegrino

L'italiano n.139 del mondo esce di scena agli ottavi del Nordea Open di Bastad (ATP250), sconfitto in tre set dall'olandese seconda testa di serie del tabellone, Tallon Griekspoor col punteggio di 46 76(6) 63 vedendo così sfumare d'un soffio il primo quarto di finale in carriera sul circuito ATP. Un appuntamento che, a giudicare da quanto visto in campo, per lui è solo rinviato.

Non dispiace l'italiano in avvio: spinge bene dal fondo, ha buon tocco quando ricerca la sponde del gioco a rete, e corsa e soluzioni acrobatiche per chiudere il punto. Griekspoor, che lo aveva già battuto a Napoli quattro anni fa e che contro un qualificato qui perse l'anno scorso al primo turno (Skatov), si ritrova a far partita e a rivivere scene di un film già visto.: con l'italiano sempre più affidabile in risposta e in controllo dello scambio, anche quando l'olandese decide di alzarne il ritmo, e lesto nell'ultimo game del set a strappargli la battuta al termine di un batti e ribatti concluso a rete dalla seconda testa di serie del tabellone. 

La conferma della buona presenza in campo del n.139 del mondo la offrono anche i suoi numeri, ben oltre il 70% quelli del rendimento con la sua prima, e a ridosso del 40% quelli in risposta. Il suo dritto è un'assicurazione, rinnovata fin dal primo game del secondo set. E così la bontà del tocco quando costretto a rincorrere a rete. Griekspoor continua a sistemarsi il cappello poco prima di incappare nel suo secondo doppio fallo con cui regala a Pellegrino ben due palle break per issarsi sul 2-0 e ritrovarsi pochi minuti dopo a inseguire dal 3-0. 

Poi accade che nel 5°game Pellegrino accusi un calo al servizio: una sbandata che l'italiano non riesce a raddrizzare nei due vantaggi giocati al termine dei quali è Griekspoor ad uscirne con il break che gli consentirà poco dopo di riallinearsi sul 3-3. E' questo lo snodo cruciale del match. Perché, come prevedibile, il n.29 del mondo prova a forzare la mano alla ricerca dello strappo necessario per riportare l'inerzia dalla sua. Pellegrino gioca però un 7°game di grande personalità: prima inchiodandolo sulla diagonale del rovescio e poi aggrappandosi ancora al suo servizio. Per l'olandese è un colpo duro da assorbire e nel turno successivo concede ben tre palle break che consentono al nostro di andare alla battuta per chiudere il match. 

Con il traguardo ormai in vista, riuscire a tagliarlo è questione di coraggio. E di esperienza. E Griekspoor lo sa. Pellegrino, ritrovatosi così a un punto dal suo primo quarto di finale in carriera, vede sfilare davanti ai suoi occhi ben due occasioni, di cui una sul proprio servizio per poi infilarsi in un tie-break dove riesce a costruirsene altre tre una volta issatosi sul 6-3. Svanite anche queste opportunità - centimetri, rimbalzi, misura e bravura altrui - il match si avvia così al terzo set dove Griekspoor è infine riuscito a far pesare tutta la sua differenza. Gli è costata fatica, però. Tanta quanta l'amarezza su cui rimuginerà a lungo Pellegrino. Pedaggio necessario per continuare ad allenare esperienza e coraggio e continuare a costruire su quanto di buono messo in mostra in questa trasferta svedese.

Il successo di Darderi

Conquista invece il suo nono quarto di finale in carriera Luciano Darderi (n.55), vittorioso in due set contro lo svedese Elias Ymer (n.264) col punteggio di 62 62. Ad attenderlo ci Sebastian Baez (n.37) che ha eliminato in rimonta Nicolai Budkov Kjaer (n.298), ex campione a junior a a Wimbledon.

Se Pellegrino era riuscito per buona parte del match a colmare la differenza che lo separa nel ranking dall'olandese Griekspoor, troppo evidente è apparso invece il divario tra l'italiano testa di serie n.6 del tabellone e lo svedese, in campo a Bastad grazie a una wild card e capace nel 2025 di accedere a un solo main draw ATP (Amburgo, sconfitta al primo turno contro Muller).

E però è anche da questi match dall'esito scontato sulla carta che si perfeziona la crescita di un giocatore. Sono occasioni in cui vengono testate concentrazione e umiltà, categorie tra le più a rischio quando non sollecitate di continuo dalla fiamma dell'agonismo e della contesa. Superato il primo ostacolo sotto forma di palla break nel suo primo turno di battuta, Darderi ha condotto le danze senza strafare ma lasciando al tennis e a Ymer il compito di mettere in risalto la differente caratura tra i due contendenti in campo. 
Identico copione, leggermente più complesso, quello vissuto dal campione di Marrakech in avvio di secondo set quando lo svedese ha tentato il tutto per tutto costruendosi altre due chance per il break, con Darderi apparso per un attimo in balia di una montante quanto ingiustificata fretta. Ritrovata la calma, il n.55 del mondo ha ripreso in mano le operazioni sintonizzandosi su di un ritmo insostenibile per il suo rivale, piombato in un attimo sul 4-0 e rimasto in campo solo per trovar soddisfazione nei pochi punti riusciti a mettere a segno fino alla scontata conclusione del match.


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