

Sul cemento del William H.G. FitzGerald Tennis Center fuori nei quarti invece Cobolli in coppia con lo spagnolo Davidovich-Fokina
di Tiziana Tricarico | 24 luglio 2025
Simone Bolelli e Andrea Vavassoiri hanno staccato il pass per le semifinali del doppio nel “Mubadala Citi DC Open” (ATP 500 - montepremi 2.396.115 dollari) che si sta disputando sui campi in cemento del William H.G. FitzGerald Tennis Center di Rock Creek Park a Washington, la capitale degli Stati Uniti.
I due azzurri, primi favoriti del seeding e sesti nella Race to Turin, dopo l’esordio complicato contro i francesi Doumbia (n.27 del ranking di doppio) e Reboul (n.26), noni nella Race to Turin, nei quarti hanno battuto per 64 63, in un’ora e 17 minuti di partita, la coppia composta dall’austriaco Alexander Erler (n.44) del ranking di doppio) e dall’altro americano Robert Galloway (n.36), promossi dalle qualificazioni.
In semifinale Bolelli e Vavassori troveranno dall’altra parte della rete la formazione composta dal britannico Neal Skupski (n.13 del ranking di doppio) e dall’australiano John-Patrick Smith (n.61) che hanno eliminato per 36 64 10-7, in un’ora e 33 minuti di gioco, la coppia formata dall’indiano Yuki Bhambri e dal neozelandese Michael Venus, quarti favoriti del seeding.
Per “Bole” & “Wave” un 2025 fin qui abbastanza buono: il 39enne bolognese di Budrio (n.12 del ranking di doppio) e il 30enne torinese (n.14), hanno vinto i titoli del “250” di Adelaide e dei “500” di Rotterdam e di Amburgo (portando a sei il computo complessivo) ed hanno raggiunto la finale all’Australian Open (la seconda di fila) e ad Halle.
Escono invece di scena Flavio Cobolli (n.228 del ranking di doppio) e lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina (n.870) che, dopo aver superato in rimonta gli australiani De Minaur (n.333) e Popyrin (n.135), in tabellone grazie ad una wild card, nei quarti sono stati sconfitti per 62 63, in poco meno di un'ora e un quarto di gioco, dagli argentini Maximo Gonzalez (n.32 del ranking di doppio) e Andres Molteni (n.24), 16esimi nella Race to Turin.
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