

I cinque titoli di Agassi e il record di Sinner: storia e curiosità dell'ATP di Washington
di Alessandro Mastroluca | 18 giugno 2025
Co-fondato da Arthur Ashe, Donald Dell e John A. Harris nel 1969, il Mubadala Citi DC Open a Washington D.C. è il quarto evento professionistico di tennis più longevo negli Stati Uniti e il più longevo ad essere disputato in un parco pubblico: si gioca infatti al William H.G. FitzGerald Tennis Center all'interno dek Rock Creek Park.
La sede
Il torneo è un appuntamento fisso dell'estate di Washington e fin dalla sua prima edizione non ha mai cambiato sede. Si è sempre giocato al FitzGerald Tennis Center nel Rock Creek Park, all’angolo tra 16th e Kennedy Streets, nel cuore di uno dei quartieri più inclusivi di Washington. L'impianto prende il nome da un investitore privato e filantropo di Washington, in passato anche ambasciatore degli Stati Uniti in Irlanda. La struttura dispone di 15 campi in cemento e 10 in terra battuta. Sono presenti anche cinque campi al coperto, riscaldati e disponibili in inverno. Lo stadio principale può ospitare 7.500 spettatori.
Nel 1968, l’anno dell'approvazione dell'ultimo Civil Rights Act negli Stati Uniti, Arthur Ashe è diventato il primo nero a vincere uno Slam in singolare maschile, nella prima edizione Open dello US Open.
Girando per Washington con il suo caro amico Donald Dell, capitano della squadra statunitense di Coppa Davis che sarebbe diventato suo manager, gli ha proposto di organizzare un torneo a Washington e gli ha promesso di giocare la prima edizione se si fosse giocato in un parco pubblico. Un anno dopo è natro il Washington Open al Rock Creek Park, che Ashe ha giocato 11 volte e vinto nel 1973. Le prime edizioni si giocavano sulla terra, poi dal 1986 il torneo è passato al cemento diventando uno degli appuntamenti fissi della stagione sul duro negli Stati Uniti nelle settimane che precedono lo US Open. Nel 2019 Mark Ein, filantropo e imprenditore di Washington che da ragazzo era stato raccattapalle al torneo, ne ha assunto la gestione e dal 2023 l'ha trasformato nel primo evento che mette insieme un ATP 500 e un WTA 500.
Nel singolare maschile, Andre Agassi detiene il record per il maggior numero di titoli (cinque, 1990–91, 1995, 1998–99) e di finali disputate (sei, finalista nel 2000). Condivide inoltre con Michael Chang (1996–97), Juan Martín del Potro (2008–09) e Alexander Zverev (2017–18) il record di titoli consecutivi, con due vittorie.
Nel doppio maschile, i campioni più titolati sono Marty Riessen (1971–72, 1974, 1979) e i fratelli Bryan (2005–07, 2015), quattro volte vincitori del torneo. I Bryan sono gli unici, però, ad aver trionfato per tre anni di fila. Battuti nel 2001 e nel 2002 nella sfida per il titolo, i Bryan vantano anche il primato di finali (sei) condiviso con Raúl Ramírez (vincitore nel 1976, 1981–82, finalista nel 1975, 1978–79).
Juan Martin Del Potro festeggia il titolo a Washington nel 2013 (Getty Images)
Vincendo il titolo nel 2021, Jannik Sinner ha firmato il miglior risultato per un italiano a Washington. L'altoatesino ha debuttato in quella edizione contro il finlandese Emil Ruusuvuori. Negli ottavi ha sconfitto Sebastian Korda, con cui giocava insieme il doppio. Nei quarti ha battuto Steve Johnson, con cui aveva ottenuto la sua prima storica vittoria agli Internazionali BNL d'Italia. La semifinale l'ha messo di fronte a una non banale sfida contro Jenson Brooksby. La prima finale in un ATP 500, contro Mackenzie McDonald, si è trasformata in un viaggio sulle montagne russe. Al termine di un match duro, pieno di alti e bassi, Sinner si è imposto 75 46 75 ed è diventato così il terzo campione più giovane nella storia del torneo.
Tre anni dopo Flavio Cobolli ha raggiunto la seconda finale per un italiano nel torneo, la sua prima in carriera nel circuito ATP. Dopo il successo in due set all’esordio (direttamente al secondo turno) sul belga Goffin, negli ottavi ha battuto in rimonta lo spagnolo Davidovich Fokina a cui ha cancellato cinque match point nel tie-break del terzo set. Seguono il successo, ancora al tie-break decisivo, contro Alex Michelsen e la vittoria in semifinale, in rimonta, contro Ben Shelton. Nella finale contro Sebastian Korda, Cobolli vince il primo set ma non ha più energie da spendere e perde gli ultimi undici game del match.
Da segnalare anche le semifinali raggiunte nel 1980 da Corrado Barazzutti, fermato dall'argentino José-Luis Clerc, e nel 1996 da Renzo Furlan, battuto dal sudafricano Wayne Ferreira.
Non ci sono, infine, italiani finalisti in doppio.
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