L'importanza del servizio e qualche trucco per allenarlo - Tutorial

Sembra banale, oggi, dire che il servizio sia un colpo fondamentale per arrivare in alto tra i professionisti. Ma nell'approccio a questo colpo ci sono molti aspetti da tenere in considerazione. Ce lo spiega Vincenzo Santopadre, coach di Matteo Berrettini, uno dei giocatori di vertice, che proprio al servizio esprime il massimo del suo potenziale. Nel processo che ha portato Berrettini al top, la battuta ha svolto un ruolo fondamentale, ma l'insegnamento del colpo specifico è stato slegato dai risultati immediati in età giovanile. Ecco la visione di un buona costruzione del fondamentale di inizio gioco da parte del coach del numero 1 d'Italia.

• I tennisti, un po' come tutte le persone in generale, sono abituati a ragionare in termini di risultati. E allora se - in età giovanile - un colpo non produce risultati immediati, non gli viene posta la meritata attenzione. Il primo passo, non facile, è dunque quello di convincere i ragazzi fin da giovani al lavoro su un colpo che poi si rivelerà davvero importante soltanto molto tempo dopo.
• Per essere utile e produttivo, il lavoro va reso divertente. Un discorso che vale anche per il servizio. Ci sono tante possibilità per allenarsi in maniera divertente: per esempio servire chiudendo un occhio, oppure ancora stando su un piede solo. Oppure su due piedi, ma saltando. O ancora cambiando spesso la posizione sulla riga di fondo.
• Da tanti anni, ormai, Berrettini all'interno delle sue ore di allenamento piazza delle brevi sessioni di servizio, ogni 10 o 15 minuti. Si tratta di uno schema che ormai è collaudato, all'interno del team, ma che può essere replicato per ogni giocatore di qualsiasi livello. Il punto è lo stesso: ricordarsi che il servizio è un colpo decisivo.