

Dalla sua introduzione, l'evento milanese ha messo la tecnologia al servizio dei giocatori. Per questo, niente più giudici di linea ma l'occhio di falco costantemente impegnato. I giocatori possono comunque rivedere le chiamate, ma solo per togliersi la curiosità
di Francesca Di Massimo | 06 novembre 2021
Il campo senza corridoi è già affascinante di suo, perché ricorda quello del 'Masters' di una volta. Ma alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals di Milano, si va oltre. Non ci sono nemmeno i giudici di linea, e l'unico ufficiale di gara è l'arbitro di sedia, dotato di un tablet.
Possibile? Sì, perché in questi anni, la tecnologia è sempre stata al servizio del torneo riservato ai migliori Under 21 al mondo, consentendo di testare un sistema che poi è tornato particolarmente utile in periodo di pandemia.
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