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Jannik da 10 e lode. Peccato che la Sabalenka non sia americana. Quante delusioni: la più grande è Rybakina
di Vincenzo Martucci | 29 gennaio 2024
SINNER 10 e lode
Che cosa chiedergli di più? Non solo riscrive la storia del tennis azzurro, diventa anche il simbolo ideale di tutto lo sport italiano e dei giovani. Oggi è il vero numero 1 mondiale
SABALENKA 9
La signora in rosso domina il torneo. Potente, ironica, effervescente… Paga una sola pecca: non ha alle spalle una nazione e quindi un mercato che la spinga come meriterebbe
DJOKOVIC 8
Il campione di gomma, come Medvedev, Gauff e Zheng cede soltanto al più forte del momento. E comunque a testa alta. Per lui ci sono solo più interrogativi su questo improvviso calo
PAOLINI 7
Solare, intelligente, generosa. Ai primi ottavi Slam si ritrova all’improvviso senza benzina. Ma a Melbourne è nata una 'Jas' ancor più forte. Un bel poster per tutto il tennis femminile
COBOLLI 6
Come Arnaldi e Sonego. I giovani e il guerriero azzurro sono saliti sulla rampa di lancio per un bel 2024. Così capitan Volandri più sfoderare un sorriso Davis a 32 denti
MUSETTI 5
Attitudine attendista e crollo netto contro l’abbordabile Van Assche. Il braccio d’oro azzurro fa un passo indietro, probabilmente distratto dal bambino in arrivo
SHELTON 4
Come Fritz, Tsitsipas, Korda, Dimitrov e Aliassime spiccano ancora una volta nel limbo degli incompiuti di qualità. Quando il gioco si fa duro mancano all’appello Slam
GARCIA 3
Come Sakkari, Jabeur, Krejcikova, Swiatek e Pegula è ancora una delusione. Il fattore mentale è decisivo. E la francese ha confessato che nei momenti-clou non riesce a… respirare!
ALCARAZ 2
Troppa euforia, troppi rischi inutili. Forse l’assenza di coach Ferrero anticipava già la nuova paralisi Slam del formidabile Carlitos alle mille frecce al suo arco. Mistero!
BUBLIK 1
Col compagno di merenda Davidovich Fokina, domina la classifica della maglie nere ancora e ancora. Grandi possibilità, minimo controllo. E quel servizio da sotto sarebbe da multa…
RYBAKINA 0
Finalista uscente, al via dei Melbourne si presenta legittimamente fra le favorite. E invece saluta la compagnia già al secondo turno. Il tie-break record è un’aggravante
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