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Abbigliamento e scarpe

La scarpa del futuro? Leggera, anzi leggerissima

Lanciata l’evoluzione di una delle scarpe di punta del mercato tennistico, le Vapor Pro X. Vediamo su quali punti si è focalizzato il lavoro di sviluppo di Nike, azienda di riferimento nell’universo Sport, per vedere dove punta la bussola del mercato delle calzature per i prossimi anni

12 aprile 2021

Nike Vapor Pro

Le nuove Nike Vapor Pro

Come il tormentone di Sanremo, la scarpa del futuro si annuncia leggera, anzi leggerissima. Sempre di più. Almeno stando a guardare le scelte che ha fatto Nike nel lancio della sua nuova Air Zoom Vapor Pro, quella indossata da Andrey Rublev e da Nick Kyrgios e che fu di Roger Federer. Insomma, uno di quei modelli che quando viene aggiornato segna il passo per il mercato nel suo complesso.

Non solo, perché contemporaneamente Nike ha messo sul mercato anche un altro modello, le React Vapor NXT, che di nuovo hanno anche l’impatto visivo, lo stile avveniristico e la conformazione, tendente alla scarpa da basket da playground statunitense.

L’azienda di Beaverton, Oregon, è da decenni ormai un punto di riferimento nella calzatura sportiva, non solo tennistica. Tra gli operatori tutti la guardano, tanti la seguono. E allora le sue scelte in fase di ricerca, sviluppo e implementazione dei prodotti da lanciare diventa non solo semplice news, ma una specie di benchmark col quale tutti i player devono fare i conti e tenere, più o meno, a mente.

Leggerezza al potere

Il lancio cade proprio nel bel mezzo di un momento pirotecnico per l’universo calzatura, galassia tennis. Con Roger Federer che, una volta abbandonato proprio il baffo statunitense entra a gamba tesa con le sue nuovissime On; con Lacoste che irrompe con un modello top level da gara tutto suo (e lo piazza ai piedi del numero 2 del mondo, Daniil Medvedev, il quale a proposito fino all’altro ieri indossava proprio le Vapor Pro di casa Nike).

Insomma, un mercato in fermento, nel quale però nonostante il mirino di tutti sulle spalle, l’azienda americana si destreggia come faceva Shaquille O’Neal sotto i canestri avversari. E allora quali sono le caratteristiche su cui ha puntato forte la corazzata americana per la scarpa da tennis di domani? Subito detto: leggerezza, rapidità, anche a discapito di un po’ di “durabilità”: durability in inglese, durevolezza in italiano non contaminato dalle logiche anglofone dell’industria.

Le Vapor Pro

Almeno per le Vapor Pro. Entriamo un po’ più nel dettaglio. Come da ricetta di ogni evoluzione della specie che si rispetti, Nike ha preso tutte le caratteristiche che hanno reso grande la Vapor e le ha integrate con le migliorie date dalle nuove tecnologie, alla ricerca di quella che definisce come “la scarpa più veloce di sempre”. Leggerezza e velocità, si sa, vanno spesso a braccetto in quanto ad attrezzatura, specialmente sotto le caviglie.

La bilancia, riguardo alle nuove Vapor Pro, dice 12,9 once, vale a dire 365 grammi. Mica male se consideriamo che le nuovissime Lacoste pesano 14,5 (411 g) e le “vecchie” Nadal, il modello ai piedi di Rafa (non ancora aggiornato secondo le nuove linee guida), supera le 15 (442,2 gr). Tra i modelli dei Top Player solo le Asics di Djokovic sono - perdonate il gioco di parole - leggerissimamente più leggere: 364,29 gr.

Il dato di peso relativo alle The Roger Pro, il modello sviluppato dallo svizzero con On, l’azienda di cui è azionista, non è stato divulgato essendo - allo stato attuale - il modello con cui è sceso in campo a Doha prodotto esclusivamente per sé e non ancora disponibile sul mercato.

Torniamo però a concentrarci sulle scarpe che faranno probabilmente da bussola al mercato delle calzature dei prossimi anni. Parliamo di novità, o integrazioni se preferite, che aiutano a scoprire altri indizi sulla rotta del futuro. La tomaia è stata ridisegnata e offre doppi strati di supporto, il sistema di allacciatura diventa asimmetrico e promette ripercussioni positive anche in fase di spostamento laterale.

Invariate invece dal modello precedente l'intersuola e la suola, con la tecnologia Air Zoom nel tallone che offre ammortizzazione. La suola è stata riprogettata con un battistrada rinforzato nelle zone ad alta usura e il disegno punta ad adattarsi al meglio a chi predilige scivolare per arrivare come si deve sulla palla.

Le React Vapor NXT

Leggermente - e te dai! - diverso il discorso per quanto riguarda le React Vapor NXT. Qui i grammi aumentano, senza uscire però dai parametri delle 15 once, ma a pesare sono i big data. Quelli raccolti con e dagli atleti per anni di ricerca e sviluppo. Nuovo look, abbiamo detto, che guarda avanti e strizza l’occhio ai playground americani: forme più squadrate, quasi aerodinamiche alla vista.

E infatti anche qui è la velocità l’obiettivo dichiarato. L'intersuola React è progettata per restituire una sensazione di corsa fluida e di reattività sotto i piedi. Allo stesso tempo, una schiuma più densa è posizionata sulle sezioni laterali della scarpa per favorire la spinta, specialmente nei cambi di direzione. 

 

Anche in questo caso grande attenzione all’effetto “scivolamento”, promosso dalla particolare conformazione della suola in termini di aderenza ed elasticità e protetto da una sezione più dura che copre il lato mediale della punta contro l’eccessivo attrito. Dopo il peso, l’altra caratteristica su cui Nike sembra porre grande attenzione è proprio quella della “scivolata perfetta”.

E infatti anche qui è la velocità l’obiettivo dichiarato. L'intersuola React è progettata per restituire una sensazione di corsa fluida e di reattività sotto i piedi. Allo stesso tempo, una schiuma più densa è posizionata sulle sezioni laterali della scarpa per favorire la spinta, specialmente nei cambi di direzione. 

Anche in questo caso grande attenzione all’effetto “scivolamento”, promosso dalla particolare conformazione della suola in termini di aderenza ed elasticità e protetto da una sezione più dura che copre il lato mediale della punta contro l’eccessivo attrito.

Dopo il peso, l’altra caratteristica su cui Nike sembra porre grande attenzione è proprio quella della “scivolata perfetta”.

Vince il peso

Resta il fatto che in entrambi i casi, nonostante i dati un po’ diversi, pure a colpo d’occhio la sensazione trasmessa è quella di grande leggerezza. Poca “gomma”, specialmente per la Vapor Pro, e tanta “rete”, per dirla in modo estremamente grezzo ma diretto. Il tutto a discapito di una lunga durevolezza d’utilizzo, ma evidentemente le logiche di sviluppo del prodotto - almeno per i modelli top di gamma - vanno in quella direzione. E certamente il mercato non può dispiacersene.

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