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Le due russe, in campo come atlete neutrali, approdano in finale grazie ai ritiri di Badosa e Muchova. Andreeva e Kasatkina andranno ora a caccia del secondo titolo stagionale
19 ottobre 2024
Mirra Andreeva (Getty)
Prima la pioggia, poi la sfortuna. Si chiude amaramente il WTA500 di Ningbo per Paula Badosa e Karolina Muchova, costrette entrambe al ritiro nelle due semifinali che le vedevano rispettivamente opposte alla n.5 del seeding, Daria Kasatkina, e alla diciassettenne Mirra Andreeva. Entrambe avanti di un set, le due connazionali si sfideranno adesso per un titolo che consentirebbe a loro di bissare l'unico successo stagionale arrivato in estate sull'erba di Eastbourne e sulla terra battuta di Iasi.
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Inatteso il forfait della spagnola che nel corso del torneo era riuscita a imporsi prima contro Diana Shnaider e poi ai quarti contro la testa di serie n.6 del tabellone, la brasiliana Beatriz Haddad Maia. Un percorso in virtù del quale è riuscita a scalare una posizione nel ranking (n.14) ma che le preclude la chance di tornare ad imporsi in un torneo in quella che era stata per una delle settimane in cui era apparsa più in forma.
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"Dizziness", vertigini, giramenti di testa. Questa la motivazione del ritiro di Badosa, giunto in avvio di secondo set dopo che la spagnola aveva ceduto il primo per 64 cedendo la battuta proprio nel penultimo game. Kasatkina può così festeggiare la sua sesta finale in stagione, anch'essa ottenuta in WTA500 (Adelaide, Abu Dhabi, Charleston, Eastbourne, Seoul), e il ritorno in top10, posizione che proverà ora a consolidare con la conquista del suo secondo titolo in stagione.
Altrettanto sorprendente, anche se indizi si erano già avvertiti nel corso del quarto di finale vinto contro Anna Kalinskaya, il ritiro di Karolina Muchova, già semifinalista agli ultimi US Open e finalista due settimane fa a Pechino sconfitta dall'americana Coco Gauff. A bloccare la ceca è stato un infortunio alla schiena, un imprevisto che ne arresta così la corsa verso la top20 gettando un'incognita anche sul prosieguo della sua stagione. Mentre quella della giovane promessa Andreeva può ora trovare una ragione in più per proseguire la sua corsa all'insegna di una fiduca che sarà ora chiamata a meritarsi nell'ultimo atto del torneo.
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