

L'austriaca, 17 anni, è la prima junior con il rovescio ad una mano a vincere il Roland Garros dal 1999: "Lavoro con Schiavone dal 2023, mi sta insegnando tanto"
di Samuele Diodato | 11 giugno 2025
Quindici anni fa, sui campi del Roland Garros, Francesca Schiavone regalava all’Italia del tennis una delle sue gioie più grandi, vincendo il titolo più importante della sua carriera. Classificare i momenti di gioia, si sa, è difficile. Quel che è certo, però, è che la Leonessa, a tre lustri di distanza, è tornata a provare grandi emozioni a Parigi. Rivincendolo, l’amato torneo (dove fu finalista anche nel 2010), ma questa volta come allenatrice, al fianco dell’austriaca Lilli Tagger (17 anni) nella categoria juniores femminile.
Una giovane tennista che, come Schiavone, impugna la racchetta con una sola mano dal lato del rovescio. Un unicum, nel panorama tennistico attuale, forse ancor di più in quello femminile. Il legame con l’Italia, però, non si limita alla sua “maestra”, ma riguarda anche l’idolo, che identifica in Jannik Sinner.
Like player, like coach ??
— ITF (@ITFTennis) June 9, 2025
Lilli Tagger who is coached by 2010 Roland Garros champion Francesca Schiavone became the first Austrian player to win Roland Garros Girls’ title. Doing so without dropping a set in part thanks to her stylish one-handed backhand like her coach! pic.twitter.com/bh9XMstGAI
“Ho iniziato ad allenarmi alla sua Accademia nell'ottobre del 2023, anche se la conoscevo già. Ricordo che un paio di giorni fa qualcuno mi ha mostrato un video della sua vittoria qui – ha detto parlando di Schiavone -. Lei mi sta insegnando molto. Abbiamo parlato dell'aspetto tattico perché conosceva anche la mia avversaria (la finalista Hannah Klugman, sconfitta 62 60), anche se la cosa più importante in finale era scendere in campo e godersi il momento”.
Tra gli sportivi da cui prendere ispirazione, ne ha menzionati tre: la n. 1 WTA Aryna Sabalenka e – da appassionata sciatrice – due leggende come Mikaela Shiffrin e Lindsay Vonn. Parole importanti, però, le ha rivolte anche e soprattutto a Sinner: “Lo adoro davvero, soprattutto il suo approccio mentale in campo, e apprezzo molto anche il suo stile”.
Prima di Klugman (testa di serie n. 8), Tagger aveva battuto anche la n. 1 del tabellone, l’australiana Emerson Jones. Scorrendo l’albo d’oro della sua categoria, l’austriaca classe 2008 è la prima junior con il rovescio ad una mano ad imporsi al Roland Garros dai tempi della spagnola Lourdes Dominguez Lino, vincitrice nel 1999 (nel circuito maggiore è stata al massimo n. 40 al mondo, nel 2006).
“Passare ad una mano penso che sia stata la scelta giusta per me”, ha detto. Raccontando un aneddoto particolare: “È successo tutto quando siamo andati a un torneo Under-12 vicino a Vienna. Eravamo tra il pubblico, così ho detto a mio padre: ‘Se vinco, voglio giocare con il rovescio a una mano’. Quando ho vinto, sono stata davvero felice di poter cambiare il mio rovescio. Ammetto che era un po' difficile cambiare a quell'età, ma mi sono divertita molto a giocarlo”.
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