La rumena al ritorno in campo dopo 18 mesi d'assenza è stata sconfitta al primo turno da Paula Badosa. Il messaggio all'ex coach Mouratoglou che si è assunto la responsabilità di averle somministrato un integratore contenente il Roxadustat per cui è stata squalificata
20 marzo 2024
Diciotto mesi dopo di nuovo in campo. Senza paracadute, senza alcun dato a disposizione se non la voglia di tornare quanto prima a riassaporare ciò che ingiustamente le era stato sottratto. E' una Simona Halep felice, seppur sconfitta, quella che si è presentata in conferenza stampa dopo esser stata eliminata in tre set da Paula Badosa in quello che è stato il suo primo match dopo la conclusione dell'iter giudiziario che l'ha vista coinvolta dopo esser stata trovata positiva a un controllo antidoping nel lontano 2022.
Comeback Complete ??@PaulaBadosa turns it around, rallying to defeat Halep in a fabulous R1 affair at the @MiamiOpen! pic.twitter.com/jvLwpXw3T7
— wta (@WTA) March 19, 2024
"La definirei una giornata speciale considerato il periodo che ho passato. Ho giocato bene, ho avvertito belle sensazioni sia in campo che fuori con così tante persone che mi hanno circondato d'amore dimostrandomi stima anche al di là del tennis per tutto quello che mi era accaduto. E' vero, in passato ho ottenuto grandi risultati ma quello di oggi è un qualcosa che va oltre il tennis e riguarda la mia sfera personale e questa giornata rimarrà sempre speciale nei miei ricordi" ha detto Halep, rientrata dopo la riduzione della squalifica per doping.
La condanna a cui Halep avrebbe rischiato di andare incontro era di quattro anni, un periodo di tempo che ne avrebbe messo a rischio il prosieguo della carriera. Per questo oggi il sollievo è la sensazione che più contribuisce a bilanciare quanto emerso nel corso della sua prima uscita: "Sì, l'avevo detto. Quattro anni sono davvero tanti e io non sono più così giovane. Quattro anni avrebbero forse messo davvero la parola fine alla mia carriera: ma non è andata così e sono ancora qui", ha riflettuto ancora la ex n.1 del mondo.
"Io non ho fatto nulla di sbagliato, non ho barato, non mi sono dopata. Se leggiamo con attenzione la sentenza del Cas si parla di supplemento contaminato e non di doping. Non ho mai avuto nulla a cha fare col doping, non mi sono mai dopata".
Un supplemento di cui nei mesi scorsi Patrick Mouratoglou, all'epoca dei fatti voach della rumena, si è assunto la responsabilità. Un gesto arrivato forse tardivamente sul quale però Halep non è voluta tornare: "Ci siamo incrociati l'altro giorno e l'ho salutato, gli ho fatto l'in bocca al lupo per il lavoro che sta facendo con Rune. Quel che è fatto è fatto ormai, ci siamo salutati, una cosa ceh faccio con tutti qui e non ho avvertito alcun risentimento o odio nei suoi confronti il che è buono".
Rotto il ghiaccio di questo suo nuovo secondo debutto, adesso Halep inizierà a pianificare con calma il resto della sua stagione anche se è ancora troppo presto per parlare di obiettivi: "E' ancora troppo presto per dirlo. Non sapevo cosa aspettarmi dopo aver deciso di giocare qui, è stata una decisione presa sull'onda dell'entusiasmo e dell'amore per il tennis. Adesso aspettiamo un attimo e poi proveremo a pianificare qualcosa. Me ne tornerò a casa, dovrò allenarmi ancora più intensamente perché il livello è davvero molto alto".

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