

Intervistata da Euronews, la ex n.1 del mondo, in attesa di conoscere il verdetto del Tribunale Arbitrale dello Sport, dice la sua sulla sospensione ricevuta nell'ottobre 2022 e le ripercussioni che ha avuto all'interno del suo team e su quelle che potrebbe avere sul prosieguo della sua carriera
di Ronald Giammò | 15 dicembre 2023
In attesa di conoscere il verdetto del Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS-Court of Arbitration for Sport) previsto per febbraio 2024, Simona Halep, squalificata per quattro anni per doping in seguito a due distinte violazioni e ferma dall'ottobre 2022, ha concesso un'intervista a Euronews nel corso della quale ha ribadito la sua versione dei fatti fornendo anche ulteriori dettagli sul suo lungo periodo di assenza, sul rapporto - ormai incrinatosi - con il suo ex coach Patrick Mouratoglou e su un'eventuale addio al tennis in caso di condanna.
L’International Tennis Integrity Agency (ITIA) aveva emesso una sospensione provvisoria per Halep nell’ottobre 2022 dopo aver rilevato la presenza di una sostanza vietata, il Roxadustat (un farmaco utilizzato per la cura dell’anemia sintomatica associata a malattia renale cronica) nel suo corpo: "E' già passato più di un anno, e ogni giorno è stato molto doloroso perché so di non aver fatto nulla di sbagliato e so di essere pulita - ha esordito la rumena - Sono sempre stata contro il doping e non l'ho mai nascosto e non mi è nemmeno passato per la mente in tutta la mia vita di fare una cosa del genere. Quindi è stato uno shock e ha davvero influito sulla mia salute mentale, di sicuro".
In tanto buio, Halep però ci ha tenuto a sottolineare quanto il sostegno ricevuto dai tifosi, da molte sue colleghe e dalle leggende del tennis femminile la abbia aiutata a non perdere la speranza e a proseguire nella sua lotta: "Il supporto è stato incredibile. Significa moltissimo. Ho ricevuto tonnellate di messaggi, bei messaggi, e la cosa più importante è che non ho mai incontrato una persona che mi abbia detto qualcosa di negativo. Questo mi ha dato la forza di continuare a lottare ogni giorno, di riabilitare il mio nome e di dimostrare che non avevo fatto nulla di male - ha spiegato ancora la ex n.1 del mondo - Ho ricevuto un grande sostegno anche da parte di leggende del tennis, e anche questo significa molto. Mi hanno supportato pienamente ed è fantastico, davvero. Tutto mi ha aiutato a rimanere forte in questi tempi difficili e a lottare per riabilitare il mio nome".
Euronews Exclusive: Simona Halep, a two-time Grand Slam winner, describes the 'worst year of her life' and her fight to clear her name of doping charges in order to return to playing top-level tennis.https://t.co/IpGmfsITHL
— euronews (@euronews) December 15, 2023
Riflettendo invece su Patrcik Mouratoglou e sull'ammissione di responsabilità da lui dichiarata ad inizio novembre, Halep è stata chiara: "Avrei voluto che lo facesse un po' prima. Ho smesso di lavorare con l'accademia già da un po'. Quando mi sono trovata in questa situazione, è stato difficile da gestire perché mi sono sempre fidata dei miei team, mi sono sempre fidata di loro e la mia fiducia ora si è incrinata. E in futuro non so come sarà e se potrò fidarmi di nuovo".
Fiduciosa di poter infine provare la sua innocenza, Halep non si nasconde quando richiesta di un parere sull'esito della sua carriera in caso di una sentenza negativa da parte del Tribunale Arbitrale dello Sport:
"Penso di sì (potrebbe essere la fine della mia carriera, Ndr), perché quattro anni sono tanti, almeno per la mia età. Non so come sarà, ma per un atleta che ha fatto solo questo ogni giorno per 25 anni e ha dedicato la sua vita al tennis e allo sport sarebbe catastrofico e non so come lo gestirò. Probabilmente, sarà la fine della mia carriera. E (chiuderla) per qualcosa che non ho fatto, di cui non ho colpa renderebbe il tutto ancora più catastrofico".
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