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Il coach della ex n.1 del mondo, squalificata per quattro anni dopo esser stata trovata positiva al Roxadustat, ammette che è stato il suo team a fornirle il prodotto rivelatosi poi contaminato: "Sono fiducioso, siamo stati in grado di dimostrare da dove provenisse questa contaminazione"
di Ronald Giammò | 04 novembre 2023
Patrick Mouratoglou, coach di Simona Halep, ex n.1 del mondo vincitrice di due Slam in carriera, dal suo account Instagram ha fatto luce sulla vicenda di doping che ha visto protagonista la rumena. Risultata positiva al Roxadustat durante gli Us Open del 2022, lo scorso settembre - a un anno di distanza dall'aver riscontrato la sua positività - è stata squalificata per quattro anni dopo esser già stata sospesa nell'ottobre del 2022, e dopo aver visto rinviata più volte l'udienza in cui avrebbe dovuto provare la sua innocenza.
A due mesi di distanza, e con un appello ancora in cors presso il Tribunale Arbitrale dello Sport, coach Mouratoglou si è di fatto assunto la responsabilità dell'accaduto rivelando come sia stato il suo team ad aver proposto alla rumena l'assunzione del farmaco, ignari però del fatto che potesse essere contaminato.
My fight continues. pic.twitter.com/kx5uzrLWCz
— Simona Halep (@Simona_Halep) September 12, 2023
"Ho fiducia per il futuro di Simona e del suo appello perché è un tribunale indipendente, e siamo stati in grado di dimostrare da dove provenisse questa contaminazione. Siamo noi ad averle proposto di prendere il collagene di quell'azienda ma ma non c'era modo di sapere che fosse contaminato - ha dichiarato Mouratoglou - Mi sento responsabile per questo perché è stato il mio team, e quindi io, ad averglielo dato. Abbiamo fatto tuti i test per chiarire che si trattasse di una contaminazione e sono fiducioso che questo tribunale riconoscerà che il doping non c'entra nulla, che lei è una vittima e che deve tornare in campo a competere il prima possibile".
"E' chiaro che si tratta di una vicenda che può capitare a qualsiasi atleta, perché è una cosa che accade sempre più di frequente, i prodotti dovrebbero essere puliti e invece capita che siano contaminati - prosegue ancora il coach - Ma parliamo di livelli estremamente bassi in termini di presenza, e quando dico estramamente bassi vuol dire che non hanno alcun effetto, ma che tuttavia vengono rilevati nel nostro organismo e dal test antidoping. Ed è terribile perché sei innocente, la tua reputazione viene macchiata dal fatto che il tuo nome sia associato al doping anche se non hai fatto nulla, la tua carriera subisce uno stop che può essere molto lungo e il tutto per un motivo iungiusto. E' una vicenda che deve far aprire gli occhi perché può accadere a chiunque".
Patrick Mouratoglou finally publically takes responsibility for what happened to Simona and says he is confident in her appeal with the CAS.@pmouratoglou: "I feel responsible for what happened because it's my team, so me basically, who brought her (Simona) this collagen." pic.twitter.com/83RGSHUiIt
— Romanian Tennis (@WTARomania) November 3, 2023