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Halep torna a Miami anche grazie a...Cahill

La rumena, che nelle settimane scorse ha vinto l'appello nel processo che la vedeva accusata di aver fatto ricorso al doping, da martedì sarà in tabellone nel Wta1000 di Miami grazie a una wild card che il direttore del torneo aveva conservato apposta per lei. Fidandosi del parere di un esperto

18 marzo 2024

Simona Halep e Darren Cahill (Getty Images)

Simona Halep e Darren Cahill (Getty Images)

Scontati i nove mesi di sospensione inflittigli nel processo che la vedeva coinvolta per aver assunto una sostanza proibita - il Roxadustat - Simona Halep da martedì sarà di nuovo in campo a Miami nella seconda tappa del Sunshine Double, torneo in cui per ben due volte è arrivata in semifinale e che non gioca dal 2012. La sua presenza è stata favorita da una wild card concessa dagli organizzatori del torneo, e tanta è la curiosità di valutarne le condizioni alla vigilia del suo primo incontro che la vedrà opposta alla spagnola Paula Badosa.

Una decisione, quella di concedere una wild card a una giocatrice che ha disputato il suo ultima match ufficiale nel settembre del 2022, su cui si è soffermato James Blake, direttore del torneo ed ex n.31 del mondo, nel corso del podcast Served condotto da Andy Roddick: "E' una decisione che rivendico, quando si tratta di prenderne di simili riguardanti il tennis qui tendono a fidarsi", ha esordito l'americano. 

"Avevo il presentimento che avremmo dovuto farci trovare pronti nel caso l'avesse chiesta. Di discussioni sulla wild card da assegnare ne avevamo già fatte molte - ha ancora aggiunto - e per fortuna ne avevamo conservata una perché non sai mai quel che può accadere". 

A pesare sulla decisione, più che il prestigio di offrire alla rumena ex n.1 del mondo la cornice in cui celebrare il suo ritorno all'attività, sono state le condizioni in cui avrebbe affrontato l'appuntamento, particolarmente impegnativo vista la categoria e la qualità delle giocatrici che saranno impegnate in Florida: "Non vogliamo mandare in campo qualcuno che neanche si sia allenato - ha ancora spiegato Blake nel corso della chiacchierata con Roddick - sarebbe deleterio per loro, non ci teniamo a farle scendere in campo per essere 'uccise'. Ma sul suo ritorno siamo stati tutti d'accordo". 

Decisivo ai fini della decisione è stato però il parere di un addetto ai lavori speciale. Blake ha infatti rivelato di aver chiesto un parere a Darren Cahill, attuale coach di Jannik Sinner e in passato già nel box della rumena, per capire se Halep si stesse allenando e come e quali fossero le sue reali condizioni in vista del suo atteso debutto. A giudicare dall'unanimità con cui la decisione è stata approvata dalla direzione del torneo, si direbbe che la relazione offerta dal coach australiano sia stata sufficiente per fugare i naturali dubbi sulla condizione e la competitività di una giocatrice assente da ormai quasi due anni. Al campo ora il compito di verificare la bontà di quelle impressioni. 

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