

Finalista a San Diego meno di due settimane fa, l'ucraina si è qualificata per la sua prima semifinale in un Wta1000: "Ma in futuro non voglio più stupirmi dei miei risultati". Vrituale nuova n.26 del mondo in semifinale affronterà Swiatek: "Tre anni fa a Parigi eravamo giocatrici diverse, non vedo l'ora"
15 marzo 2024
Sognava la California, Marta Kostyuk, e il "Golden State" si è per lei rivelato amico grazie alla finale raggiunta meno di due settimane fa a San Diego e alla sua prima semifinale in un Wta1000, centrata a Indian Wells grazie alla vittoria in due set ottenuta contro Anastasia Potapova. Un risultato al quale neanche lei credeva, "perché sia a Doha che a Dubai sono stata male e non sapevo come avrei reagito fisicamente una volta arrivata qui - ha esordito in conferenza stampa Kostyuk - Penso di aver preso il Covid ma non ne sono sicura anche se molte persone presentavano gli stessi sintomi da Covid. Io non sono riuscita a respirare bene per una settimana. Poi è arrivata la finale di San Diego, ma qui le condizioni sono più difficili, il tabellone è più profondo e i match più tosti e non sapevo come sarei riuscita a gestire tutto questo. Quando sei una top5 da molto tempo non ti stupisci più dei tuoi risultati, ma per una come me che deve ancora conquistare qualcosa d'importante occorre che diverse cose si allineino affinché possa avere successo. Io non do mai nulla per scontato e cerco di sfruttare ogni occasione perché so che potrebbero non ricapitare. Adesso le cose si stanno allineando bene, ma spero in futuro di non scoprirmi più sorpresa dei miei risultati. Voglio solo proseguire di questo passo e vedere fin dove posso arrivare".
Shining BRIGHT ??@marta_kostyuk is into her first WTA 1000 semifinal after defeating Potapova 6-0, 7-5.#TennisParadise pic.twitter.com/J31c9yDKzP
— wta (@WTA) March 14, 2024
Testa di serie n.31 del seeding, l'ucraina ha vinto i primi nove game del match portandosi sul parziale di 6-0 3-0, un punteggio da lei definito scomodo in conferenza stampa, e che anziché rassicurarla ha contributo a tenere alta la sua soglia d'attenzione: "Sì, perché c'é un confine molto sottile tra l'essere troppo passive e il consentire alla tua rivale di rientrare in partita. E' vero, sei in considerevole vantaggio ma sei anche in una condizione in cui ad ogni punto perso ti dici 'oh no, ecco che si rifà sotto'".
"C'è che un match di tennis è come una metafora della vita - ha ancora riflettuto l'ucraina davanti ai microfoni - le cose possono cambiare in fretta, è pieno di alti e bassi, specialmente contro giocatrici molto solide. Se continui a fare le cose come devono essere fatte, alla fine si chiude vincendo il match. Ma se pensi solo a rimandare di là la pallina sperando che l'altra sbagli ecco che ti dici di non voler più sbagliare nulla. Dipende tutto dalla prospettiva da cui si guarda. Non che io stessi giocando pensando che le cose avrebbero potuto prendere un altro corso, ma ero consapevole che il punteggio era il risultato delle cose che stavo facendo bene e di altre che a lei non stavano riuscendo. Poi arriva il momento in cui l'avversaria comincia a mettere in campo qualche palla in più, e tu ti dici 'dov'è che sto sbagliando ora? sta cambiando qualcosa? E devi riadattarti in fretta, restare sempre dentro la partita".
Pure joy ?? @marta_kostyuk | #IndianWells | #TennisParadise pic.twitter.com/opt1KvJnkB
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Al di là del risultato raggiunto a Tennis Paradise, lo stupore è dato anche dal ranking raggiunto dalla giocatrice ucraina, virtuale nuova n.26 del mondo - sua miglior classifica in carriera - dopo neanche tre mesi di una stagione che in avvio l'ha vista cogliere anche il suo primo quarto di finale in uno Slam: "Ma non mi aspettavo niente di tutto ciò - ha ancora aggiunto Kostyuk in conferenza - perché sono ormai sul circuito da molte stagioni e la maggior parte di queste non si sono concluse come avrei desiderato. Ma ho continuato a lavorare in questi anni sperando un giorno di poter vedere maturare le cose. E così è stato, e sono felice delle persone di cui mi sono circondata e con cui abbiamo continuato a lavorare pazientemente. La cosa più importante è non perdere di vista la prospettiva generale, è vero ho avuto un grande inizio di stagione ma era quello per cui ho lavorato e non voglio ora stare qui a dirmi 'wow, ho già fatto tutti questi punti' o 'accidenti, e siamo ancora solo a marzo'. No, voglio solo continuare a fare ciò che amo".
What a start from @marta_kostyuk ??
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She shuts out Potapova in the opening set.#IndianWells | #TennisParadise pic.twitter.com/O1bFiFbuPw
E continuare a farlo accanto a Sandra Zaniewska, sua coach salita a bordo del team lo scorso anno dopo la fine di Wimbledon. Una relazione rivelatasi fin da subito vincente e che tuttavia non trova altri riscontri sul circuito: "Con lei lavoriamo sotto tanti punti di vista, anche su ciò che non riguarda le cose di campo. Procediamo a piccoli passi e così non mi sento scombussolata da tutti questi cambiamenti. Stiamo cambiando entrambe, tutto sta capire quanto e in che direzione lo stiamo facendo. Poi, il fatto che non ci siano donne coach sul circuito non è che mi stupisce più di tanto. Il tennis è uno sport molto esigente, si viaggia per 45-50 settimane l'anno e qualcuno a casa con i bambini dovrà pur rimanerci. Sandra ha 32 anni e avrà tempo un altro paio di stagioni prima di decidere se vorrà proseguire a farlo o metter su famiglia perché di sicuro non si possono fare entrambe le cose, specialmente se il bambino è ancora piccolo".
"Per le giocatrici da questo punto di vista è più facile: ti scopri incinta, partorisci, torni lentamente a giocare e hai con te una tata. Ma per i coach è diverso. Da un lato mi dico sorpresa e dall'altro non mi ci sento più di tanto, è una cosa di cui parliamo anche con Sandra, ci diciamo che alle coach dovrebbe essere concessa maggiore fiducia. E anche loro devono convincersi riguardo quel che stanno facendo. Non voglio essere fraintesa, ma è pieno di persone gentili e di tanti bravi coach, ma non credo che il gap sia così ampio e che la barra almeno nel tennis femminile e in ambito di coach donna non sia posta così in alto. Penso che ci vorranno ancora degli anni, e che quando accadrà quelle coach avranno figli già un po' più grandi o avranno invece deciso di non sacrificare l'idea di metter su famiglia inseguendo le loro carriere".
Get the popcorn ready ?? @iga_swiatek faces @marta_kostyuk in Friday’s semifinal action!#IndianWells | #TennisParadise pic.twitter.com/BJRvefQtKR
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Per Kostyuk ora c'é una semifinale contro la n.1 del mondo Iga Swiatek, contro la quale ha giocato una sola volta in carriera, uscendo sconfitta dall'ottavo di finale giocato nel 2021 al Roland Garros: "Dovrò provare a far bene senza pormi aspettative troppo alte: lei è brava, forte ed è al vertice ormai da due anni. A Doha ci siamo allenate insieme e non vedo l'ora di sfidarla in un match vero, e penso che sarà una gran bella partita. Non so cos'altro aggiungere perché sono emozionata all'idea, ci siamo affrontate a Parigi tre anni fa quando eravamo entrambe in posizioni diverse e questo rende tutto ancora più eccitante".
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