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Nel “China Open” le due azzurre (n.2), già qualificate per le WTA Finals di Riyadh, lasciano quattro giochi in semifinale alla taipanese Hsieh ed alla lettone Ostapenko (n.6). Ultimo ostacolo - domenica - la giapponese Kato e l’ungherese Stollar
di Tiziana Tricarico | 04 ottobre 2025
Jasmine Paolini e Sara Errani salutano il pubblico (foto Getty Images)
Seconda finale di fila per Sara Errani e Jasmine Paolini al “China Open”, penultimo WTA 1000 della stagione, dotato di un montepremi di 8.963.700 dollari che si sta disputando sui campi in cemento dell’Olympic Green Tennis Centre di Pechino (combined con un ATP 500) e che è trasmesso in diretta su SuperTennis, SuperTennis Plus e SuperTenniX, la piattaforma digitale della Federazione Italiana Tennis e Padel.
Le azzurre, seconde favorite del seeding nonché campionesse in carica, hanno liquidato per 64 60, in poco meno di un’ora e un quarto di partita, la taipanese Su-Wei HsieH e la lettone Jelena Ostapenko, seste nella Race to Riyadh, raggiungendo la dodicesima finale in coppia (compresa quella olimpica). Per Sara e Jas a referto 15 vincenti a fronte di 19 errori gratuiti: 17 contro 28 il bilancio di Su-wei e Jelena.
Domenica Errani e Paolini si giocheranno il titolo con la giapponese Miyu Kato e l’ungherese Fanny Stollar, approdate all’ultimo atto dopo il forfait in semifinale di Priscilla Hone Karolina Muchova per un problema al piede della ceca.
Il match. Il primo set è un susseguirsi di break, tutti maturati al “deciding point”, ad ulteriore conferma del grande equilibrio in campo tra quattro giocatrici che il doppio sanno giocarlo eccome. La prima a tenere un turno di battuta è Paolini, nel quinto gioco (3-2): le azzurre provano anche ad allungare strappando di nuovo la battuta ad Ostapenko (4-2).
La taipanese e la lettone si rifanno sotto (4-3) ed hanno anche la chance del riaggancio ma il rovescio lungolinea di Hisieh, al termine di uno scambio prolungato, finisce largo di poco e Sara e Jas mantengono il vantaggio (5-3) e servono per chiudere il parziale. Ma con una morbida stop-volley è proprio la taipanese a firmare il break su Jasmine (5-4). Ci pensa però Ostapenko, in giornata non felicissima, complice anche un doppio fallo, a dare una mano alle azzurre con Hsieh che completa l’opera sotterrando il diritto in rete (6-4).
Con Paolini al servizio le azzurre partono bene nella seconda frazione (1-0), poi grazie ad una gran risposta di Jasmine arriva anche il break, di nuovo su Ostapenko (2-0). Anche Hsieh non ce la fa più a sostenere gli scambi ed Errani tiene per la prima volta un turno di battuta (3-0). Le azzurre prendono il largo (4-0) dopo un lob di Jasmine che spedisce Ostapenko in seconda fila. Errani e Paolini non sbagliano più (5-0) e Sarà chiude sottorete il discorso firmando il “bagel” (6-0).
A Pechino Errani e Paolini, seconde nella Race e già matematicamente qualificate per le WTA Finals di Riyadh (per il secondo anno consecutivo), hanno lasciato cinque game alla russa Kromacheva e all’indonesiana Sutjiadi, addirittura tre negli ottavi all’ucraina Kichenok e all’australiana Perez prima del successo nei quarti senza nemmeno scendere in campo sulla russa Rakhimova e sulla tedesca Siegemund. Poi la netta vittoria in semifinale sulla taipanese Hsieh e la lettone Ostapenko (n.6).
Sara Errani e Jasmine Paolini in azione (foto Getty Images)
In questo 2025 Sara e Jas, n.5 a pari merito nel ranking di specialità, hanno vinto tre titoli, mettendo in bacheca i trofei dei “1000” di Doha (cemento), Roma (terra) e quello del Roland Garros (primo Slam vinto in coppia) e sono state finaliste nel “500” sull’erba di Berlino e semifinaliste allo Us Open. Complessivamente sono 8 i trofei (compresa la medaglia d’oro olimpica) conquistati insieme dalla 38enne di Massa Lombarda e dalla 29enne di Bagni di Lucca.em ipsum