Nella finale del “China Open” le due azzurre (n.2), già qualificate per le WTA Finals di Riyadh, superano al match tie-break la giapponese Kato e l’ungherese Stollar, per la prima volta in gara insieme, confermando il titolo vinto nel 2024 (prima coppia a riuscire a vincere per due anni di fila)
di Tiziana Tricarico | 05 ottobre 2025
Nono titolo insieme, prima coppia a trionfare per due anni di fila a Pechino e prima posizione della Race. E scusate se è poco! Sara Errani e Jasmine Paolini si confermano campionesse di doppio del “China Open”, penultimo WTA 1000 della stagione, dotato di un montepremi di 8.963.700 dollari che si sta disputando sui campi in cemento dell’Olympic Green Tennis Centre di Pechino (combined con un ATP 500) e che è trasmesso in diretta su SuperTennis, SuperTennis Plus e SuperTenniX, la piattaforma digitale della Federazione Italiana Tennis e Padel.
Nella sfida per il titolo le azzurre, seconde favorite del seeding nonché campionesse in carica, si sono imposte per 67(1) 63 10-2, in un’ora e 34 minuti di partita, la giapponese Miyu Kato e l’ungherese Fanny Stollar, per la prima volta in gara insieme. Sara e Jas hanno chiuso con 20 vincenti a fronte di 12 errori non procurati: 20 contro 27 il bilancio delle loro avversarie.

La finale. Si gioca indoor ed è subito “deciding point” nel game d’avvio del primo set con Paolini al servizio, ma Kato sbaglia la risposta (1-0). Stollar e Kato giocano per la prima volta insieme ma dimostrano un discreto affiatamento. Sono i turni di battuta a scandire il punteggio senza troppi rischi né da una parte né dall’altra, ma nell’ottavo gioco le azzurre hanno una grande occasione quando un rovescio fuori misura della giapponese (che è al servizio) regala tre palle-break (“deciding point” compreso): la risposta larga di un soffio di Jasmine, lo smash di Stollar e un altro errore in ribattuta di Paolini, però, cancellano tutto (4-4). Si replica nel decimo game con altre due palle-break che stavolta sono altrettanti set-point: Errani, però, sbaglia sottorete e sul punto successivo Stollar (che è al servizio) si salva ancora al termine di uno scambio rocambolesco in cui le due azzurre rischiano anche di scontrarsi (5-5). Alla fine è il tie-break a decidere, ma è Stollar a salire in cattedra: l’ungherese e la nipponica partono bene (2-0), Errani conquista il primo punto per le azzurre che però resta l’unico, perché Kato/Stollar chiudono per 7-1. E Sara e Jas perdono un set in cui hanno conquistato due punti in più rispetto alle avversarie.
In apertura di seconda frazione, con Stollar al servizio, subito due palle-break per le azzurre e sulla prima stavolta il rovescio dell’ungherese termina ampiamente fuori (1-0). Paolini al servizio conferma il vantaggio (2-0). Le azzurre non concedono più nulla nei game di battuta (3-1). Nel quinto gioco, avanti 40-0, Stollar si complica la vita offrendo una palla-break sulla quale però il lob di Errani termina lungo (3-2). Altro turno di servizio immacolato di Jasmine (4-2), che però continua a far fatica in risposta. Nell’ottavo game Sara recupera da 0-30 e difende ancora il vantaggio (5-3). In quello successivo Kato e Stollar annullano le prime due palle-brek, che sono altrettanti set-point, ma sulla terza l’ungherese sotterra in rete il diritto (5-3).
Decide il match tie-break. Stavolta sono le azzurre a partire bene (3-0) con un doppio mini-break e poi allungano ancora (4-0). Kato/Stollar si riprendono un mini-break (4-1) ma non riescono a vincere punti quando sono al servizio (6-1). Non c’è storia, anche perché Paolini gioca “da Paolini “ (9-2) ed arrivano ben 7 match-point consecutivi: basta il primo, perché Errani ci mette la volée di diritto (10-2).
A Pechino Errani e Paolini, seconde nella Race e già matematicamente qualificate per le WTA Finals di Riyadh (per il secondo anno consecutivo), hanno lasciato cinque game alla russa Kromacheva e all’indonesiana Sutjiadi, addirittura tre negli ottavi all’ucraina Kichenok e all’australiana Perez prima del successo nei quarti senza nemmeno scendere in campo sulla russa Rakhimova e sulla tedesca Siegemund. Poi un’altra vittoria netta in semifinale sulla taipanese Hsieh e la lettone Ostapenko (n.6).
In questo 2025 Sara e Jas, n.5 a pari merito nel ranking di specialità, con quello di Pechino salgono a quota quattro titoli: gli altri sono i trofei dei “1000” di Doha (cemento), Roma (terra) e quello del Roland Garros (primo Slam vinto in coppia) e sono state finaliste nel “500” sull’erba di Berlino e semifinaliste allo Us Open. Complessivamente sono 9 i trofei (compresa la medaglia d’oro olimpica) conquistati insieme dalla 38enne di Massa Lombarda e dalla 29enne di Bagni di Lucca.
Ma con 36 titoli in doppio “Sarita” è la tennista più vincente in attività….