Si potrebbe fare un discorso quasi identico per Maria Sakkari, scivolata fuori dalle prime 30 giocatrici del mondo. La greca, che nel marzo 2022 era arrivata alla posizione numero 3 del ranking, è stata semifinalista al Roland Garros e agli Us Open, in entrambi i casi nel 2021 (l’anno migliore). In questo 2024, dove Maria non ha mai superato il terzo turno a livello Slam, la differenza l’ha fatta anche l’infortunio alla spalla, il primo in cinque anni per una giocatrice che stava trovando una certa stabilità fisica. Lo scorso anno chiuse al nono posto, adesso serve un grande inizio di 2025 per riprendersi una top 10 che appare molto lontana.
Il 2024 poteva anche essere l’anno del salto di qualità di Liudmila Samsonova, ma così non è stato. La russa d'Italia, vincitrice a ‘s-Hertogenbosch, non ha raccolto molto altro in una stagione anonima per una con le sue qualità. 'Luda', in grado di arrivare al terzo turno del Roland Garros e agli ottavi degli Us Open, ha combinato poco altro, non giocando altre finali oltre a quella vinta nel 250 olandese. Oggi è al numero 27 del ranking Wta, ma a 26 anni è lecito attendersi un definitivo salto di qualità. Partendo dagli Slam.
Ha esperienza da vendere Caroline Garcia, che a 31 anni è nel pieno della maturità. La francese è stata numero 4 del mondo nel settembre 2018 e nel novembre 2022, in una carriera che ha avuto fra i picchi la semifinale degli Us Open (sempre nel 2022). Capace di vincere 11 titoli Wta, la francese è molto lontana dal suo apice e non porta a casa tornei da due stagioni. Ha chiuso il 2024 da numero 48 del mondo, molto lontana dai tempi d’oro. Ottima doppista (ha vinto due volte il Roland Garros), Caroline potrebbe rilanciarsi proprio ripartendo da lì nel 2025. Sicuramente, nel singolare, tornare in top 20 è un obiettivo.
Alla posizione numero 83 del ranking Wta c’è infine Sofia Kenin. Inusuale per una campionessa Slam (vincitrice degli Australian Open 2020) e in generale per una con le sue qualità. L’americana, che in singolare non vince un titolo proprio dal suo anno migliore (il 2020), si è dovuta accontentare dei due titoli in doppio conquistati ad Abu-Dhabi e a Miami con Bethanie Mattek-Sands. Tutto il resto è stato noia, con Sofia molto lontana da buoni risultati in tutti i tornei importanti e un rendimento costantemente al di sotto delle attese. Chissà se rivedremo la giocatrice in grado di prendersi Melbourne battendo Muguruza in finale. Sono passati quasi cinque anni e adesso la missione sembra, se non impossibile, almeno molto difficile.
Rilancio e riscatto: le due parole comuni per queste cinque giocatrici nel 2025. Il tennis concede sempre delle nuove chance. Starà a loro andarsele a prendere.
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