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Nel “China Open” di Pechino Badosa frena la corsa di Zhang Shuai e sabato si giocherà un posto in finale con la statunitense Gauff. La spagnola sembra aver trovato un modo per “convivere” con i problemi alla schiena
di Tiziana Tricarico | 03 ottobre 2024
L'entusiasmo di Paola Badosa (foto Getty Images)
Paula Badosa al “China Open” di Pechino sta confermando il gran momento di forma che sta vivendo: la 26enne di origini newyorkesi negli ultimi cinque tornei ai quali ha preso parte ha ottenuto tre semifinali e un centro pieno (Washington). Sabato la attende la non facile sfida contro la statunitense Coco Gauff, n.6 del ranking e 4 del seeding. Oltre la fiducia per il tennis espresso nelle ultime settimane la spagnola, risalita al n.19 WTA (dopo essere uscita dalle top 100) e 15esima testa di serie, ha qualcuno a cui guardare per avere una motivazione in più. Il connazionale Carlos Alcaraz è appena diventato campione a Pechino e Paula ha voluto esprimere la sua grande ammirazione: “Mi ispiro a Carlos - ha detto - è un grande, dentro e fuori dal campo. È una persona e un giocatore incredibile. Ieri ho guardato tutto il match contro Sinner, facendo il tifo per lui. Rende orgoglioso tutto il Paese, sono una sua grande fan”.
I never stopped believing… step by step making my way again. ?? Semis ?? pic.twitter.com/VOTAqEJQjo
— Paula Badosa (@paulabadosa) October 3, 2024
Nei quarti Badosa ha stoppato a quattro la serie di vittorie consecutive - senza perdere un set - della cinese Shuai Zhang, che proprio battendo la statunitense Kessler all’esordio nel torneo aveva interrotto a 24 la sua striscia di sconfitte di fila. “Ho iniziato molto forte, con le idee davvero chiare e giocando in modo molto aggressivo - ha raccontato -. Tutto stava andando bene ma credo che nel secondo set lei abbia alzato il suo livello: ha giocato in modo più aggressivo ed è andata più spesso a rete. Alla fine è stata una battaglia che sarebbe potuta andare in entrambi i modi. Stava giocando a un livello molto alto, anche se la classifica e il periodo dal quale veniva non lo dimostravano. Inoltre giocava davanti al suo pubblico, il che è sempre una motivazione in più”.
Trovato un modo per convivere con i problemi alla schiena (che non sono risolvibili), in poco più di quattro mesi Paula ha recuperato qualcosa come 120 posizioni in classifica: un eventuale titolo a Pechino la riporterebbe in top ten per la prima volta dall’ottobre del 2022. Un obiettivo al quale Badosa punta, ma senza mettersi addosso troppa pressione. Ma ce n’è anche un altro alla sua portata, le WTA Finals, visto che attualmente la spagnola occupa l’undicesimo posto nella Race. E sognare non costa nulla.
