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Slam

Paolini torna a Wimbledon: "Una nuova storia. Il doppio con Sara? Andrò avanti"

"Cerco di tenere le aspettative basse, sull'erba può succedere di tutto - ha detto la n. 4 e finalista uscente nel media day a Wimbledon -. Con Marc Lopez sta andando tutto bene". Lunedì l'esordio con Sevastova

di | 28 giugno 2025

Lo sguardo concentrato di Paolini (Getty Images)

Lo sguardo concentrato di Paolini (Getty Images)

Si presenta con un basso profilo, Jasmine Paolini, davanti ai giornalisti nel suo media day a Wimbledon. Un torneo straordinario, un luogo magnifico anche per lei, che torna all’England Club da n. 4 al mondo, un anno dopo aver raggiunto la finale, persa in tre set contro la ceca Barbora Krejcikova.

Prima del 2024, aveva sempre perso al primo turno, sorprendendo quindi tutti nella sua cavalcata col sorriso stampato sulle labbra che hanno riscosso anche tanti applausi di fronte al pubblico inglese (e non solo). Il suo basso profilo non è quello di chi non crede in sé stessa. Anzi, la posizione di n. 7 nella Race (con il trionfo agli Internazionali BNL d’Italia) e la semifinale raggiunta nel WTA 500 di Bad Homburg sono comunque una conferma della sua competitività nel 2025.

Jasmine Paolini colpisce di rovescio (foto Getty Images)

Jasmine Paolini colpisce di rovescio (foto Getty Images)

Non si tratta di poca ambizione, quanto più di discrezione: Cerco sempre di mantenere basse le aspettative. Soprattutto sull’erba, può succedere davvero di tutto. Non lo so, sto cercando di concentrarmi sul primo match, provare a giocare una buona partita con un buon livello. Penso che questo sia l’obiettivo per il primo turno”. Esordio che la attende già di lunedì, contro la n. 402 lettone Anastasija Sevastova, anche ex n. 11.

“Stiamo cercando di fare le solite cose”, ha chiarito riguardo alla preparazione in vista di un torneo in cui le temperature, almeno nei primi giorni, si faranno sentire. “Ovviamente, è un po’ diverso quando fa caldo. Anche a Bad Homburg e Berlino faceva caldo. A me piace il caldo, ma devo dire che mi è piaciuto molto quando il tetto era chiuso, l’anno scorso. Credo però che il sole sia meglio per tutti".

Tra le altre cose, poi, Paolini ha parlato delle differenze tra Marc Lopez, il suo coach attuale, e Renzo Furlan, con cui aveva raggiunto – un mese prima di Wimbledon – anche la finale al Roland Garros: “Non abbiamo avuto molto tempo per allenarci, perché il calendario è fitto. In generale, non sto ricevendo consigli molto diversi, ma è diverso il loro modo di comunicare. Per ora sta andando bene, sono curiosa di vedere come andrà quando potremo allenarci per più tempo”.

Infine un cenno a quello che il doppio con Sara Errani rappresenta per lei, sia a livello emotivo che tecnico: “Penso mi abbia aiutato molto anche in singolare, soprattutto col servizio e con le volée. Mi piace giocarlo e continuerò. Inoltre, mi ha dato tante emozioni, vincere l’oro olimpico è stato straordinario”, ha concluso la toscana, reduce peraltro dal successo al Roland Garros, proprio con Errani.

In italiano, poi, ha spiegato ancor meglio il suo approccio alla vigilia del torneo, con una grande "cambiale" da difendere: "Devo trovare le migliori sensazioni, l’energia positiva che questo posto può darti se lo prendi nel modo corretto: sono i miei primi obiettivi. Ho sensazioni completamente diverse rispetto allo scorso anno, anche rispetto a Parigi. Cerco di prendere quello di buono che c’è stato lo scorso anno - ha aggiunto - ma devo anche pensare che quest’anno può succedere qualsiasi cosa. Devo liberarmi di quello che è stato lo scorso anno, dare il meglio e sapere che quello che viene viene. Devo scrivere la mia nuova storia. Voglio rimanere a questo livello il più a lungo possibile, migliorarmi per mantenere un livello alto di continuità".


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