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US Open: avanti Darderi e Paolini, out Bellucci

La cronaca degli incontri degli italiani in campo oggi allo US Open 2025. Segui il torneo su SuperTennis, SuperTennis Plus, SuperTenniX

28 agosto 2025

L'esultanza di jasmine Paolini allo US Open (Foto USTA)

L'esultanza di jasmine Paolini allo US Open (Foto USTA)

Serata di gala per Jasmine Paolini sul Louis Armstrong. La numero 1 d'Italia per la seconda volta di fila apre la sessione serale, e lo fa nel migliore dei modi, battendo 63 63 la 17enne Iva Jovic che mette in mostra un tennis già molto ambizioso. Avanza anche Luciano Darderi, che supera Eliot Spizzirri 60 76(3) 26 64, raggiunge il terzo turno per il secondo Slam di fila ed eguaglia il suo miglior risultato nei major. Sull'Arthur Ashe Mattia Bellucci ha ceduto in tre set contro Carlos Alcaraz.

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[8] Jasmine Paolini (ITA) v Iva Jovic (USA) 63 63

Jasmine Paolini prolunga il suo sesto US Open. Raggiunge il terzo turno grazie al 63 63 sulla 17enne Iva Jovic, al termine di un match meno sbilanciato di quanto si potrebbe ipotizzare, e firma così l'ottava vittoria nelle ultime nove partite. Affronterà la ceca Marketa Vondrousova (60) che ha battuto 76(7) 62 la statunitense McCartney Kessler (41), testa di serie numero 32. Vondrousova ha vinto l'unico precedente confronto diretto, nelle qualificazioni a Biel nel 2017.

Il suo 19mo successo stagionale contro un'avversaria non compresa tra le prime 50 del mondo può darle molta carica, per le sette palle break su sette salvate nel primo set, e offre più di qualche elemento di riflessione alla promettente teenager che inseguiva la prima vittoria in carriera contro una Top 10. Jovic, infatti, ha messo in mostra un tennis ambizioso e rischioso, ma anche per questo non sempre preciso. Quando quel che oggi esce per centimetri starà dentro, saranno problemi per tante.

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Dopo 12 minuti, Paolini è già avanti 3-0. Jovic, che l'anno scorso a Flushing Meadows ha raggiunto la semifinale nel torneo junior e il secondo turno in main draw dopo una bella vittoria sull'allora Top 50 Magda Linette, parte con la chiara idea di spingere fin dai primi colpi.

E non cambia piano dopo il break subito in avvio. Jovic guadagna fiducia in risposta, fa valere la capacità di colpire velocemente grazie alle aperture brevi, e si guadagna due chances consecutive del controbreak (3-1 15-40). La prima sfuma insieme a una risposta di diritto stavolta un po' troppo frettolosa, la seconda con un diritto diagonale da tre quarti dopo una risposta da applausi. Paolini salva anche una terza palla break e allunga 4-1.

Jas deve far ricorso a tutta la sua capacità di generare profondità attraverso l'esplosività per salvare altre due palle del controbreak nel settimo game. Jovic, dopo cinque occasioni mancate in due turni di risposta, strappa l'ultimo diritto e scivola sotto 2-5.

Jas va a servire per il set sul 5-3. Per il terzo game di fila va sotto 15-40, e per il terzo game di fila Jovic, che risponde molto più dentro il campo contro le seconde di Paolini, non sfrutta le occasioni. La toscana trasforma il primo set point con il suo primo ace e archivia un 6-3 più tirato di quanto possa apparire.

Allenata dal giovane britannico Thomas Gutteridge e dall'ex Top 50 francese Thierry Champion, anche nel secondo set Jovic parte in salita. Paolini firma a zero il break al primo game di risposta e tiene il servizio in un secondo game in cui Jovic paga ancora l'irruenza giovanile delle sue strategie offensive.

Il primo break della statunitense (3-1) non ferma Jas, che anzi accelera ancora e piazza un secondo break a zero: un colpo da ko. Jovic non si lascia andare, fino all'ultimo cerca di darsi una chance per ribaltare la partita. Recupera ancora uno dei due break di svantaggio (3-5) e d'orgoglio cancella quattro match point al servizio di cui tre consecutivi. Ma alla quinta occasione Jas prende la rete e forza Jovic a tirare l'ultimo diritto a metà rete. (Alessandro Mastroluca)

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Campo 12, terzo match dalle 17
[32] Luciano Darderi (ITA) b [WC] Eliot Spizzirri (USA) 60 76(3) 26 64

Per il secondo Slam consecutivo, Luciano Darderi accede al terzo turno. Dopo Wimbledon, il n. 34 al mondo ha raggiunto lo stesso traguardo allo US Open. Da n. 32 del seeding, l’azzurro ha sconfitto col punteggio di 60 76(3) 26 64 Eliot Spizzirri (n. 127, in tabellone con una wild card). Al terzo turno, Darderi affronterà uno tra Carlos Alcaraz (n. 2) e Mattia Bellucci (n. 65).

La fiducia nei propri colpi vista nel primo turno mette subito in discesa il match di Darderi, il cui dominio nel set d’apertura va anche oltre le migliori previsioni. L’azzurro smista a piacimento il gioco da fondo campo, sfrutta la tensione nel braccio dell’avversario e si concede anche qualche variazione che coglie di sorpresa l’americano. Spinta continua col dritto, palle più “sporche” col rovescio e anche – in risposta – qualche “parata” ad offrire palle senza peso, difficili da aggredire a Spizzirri. Che conquista appena 7 punti (contro i 24 di Darderi) e cede tre volte la battuta – senza mai avere neanche una palla del game – per il 6-0 iniziale.

La striscia di giochi consecutivi, per il n. 34 al mondo, si spezza suo malgrado nel primo game del secondo, nonostante una palla break non concretizzata ai vantaggi. Spizzirri, infatti, colpisce a “braccio sciolto”, si lascia trascinare dal sostegno del pubblico newyorchese e annulla la chance forzando un errore sul dritto dell’azzurro. L’equilibrio si protrae indisturbato sino all’ottavo game, dove per la prima volta Darderi si trova in difficoltà anche sul proprio turno di battuta. Avanti 30-0, l’italiano subisce uno smash e nei tre successivi punti è impreciso nel tentativo di incidere, concedendo il break con un gratuito di dritto.

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Per sua fortuna, sul 5-3, Spizzirri non riesce a gestire il momento chiave del set, restituendo velocemente il break con quattro non forzati, di cui due fatali dal 30-30. E di fronte alle difficoltà, è proprio Darderi il giocatore più navigato. Quando Spizzirri si issa al set point sul 6-5, una prima vincente tira fuori dai guai il tennista classe 2001, che invece emerge con tutto il suo carisma nel tie-break. Il mini-break decisivo arriva con un errore dello statunitense per il 3-1, conservato poi sino agli ultimi due gratuiti del n. 127 in chiusura di set.

L’esito del parziale, però, non consente a Darderi di poter gestire in tranquillità una partita che anzi si riaccende immediatamente, con un break propiziato da un suo passaggio a vuoto nel terzo game. Spizzirri, al contrario, si disimpegna bene in battuta e risponde con grande continuità, leggendo anche meglio le intenzioni dell’italiano nato in Argentina. Il n. 32 del seeding respinge il tentativo di doppio break nel quinto gioco, ma non riesce a ripetersi nel settimo, quando un dritto vincente manda la wild card di casa avanti sul 5-2, prontamente trasformato in 6-2.

Il quarto set, per certi versi, è quello meglio interpretato da entrambi, nonostante un sostanziale dominio del giocatore al servizio. È proprio sul 5-4, tuttavia, che Darderi piazza quasi inaspettatamente l’allungo decisivo, dopo un ultimo lunghissimo scambio che lo “costringe” a gettarsi a terra in un misto tra gioia e crampi per un match che sembrava potersi anche complicare. (Samuele Diodato)

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[2] Carlos Alcaraz (ESP) b. Mattia Bellucci (ITA) 61 60 63

Dopo l'esordio contro uno specialista del servizio (Opelka), ecco un mancino. Nessuna delle due tipologie di giocatore sono state in grado di infastidirlo più di tanto e così Carlos Alcaraz accede senza troppe difficoltà al terzo turno degli US Open. Il murciano è apparso in gran forma fin dai primi scambi, gestito con grande ritmo, e dai primi colpi, scagliati a grande velocità e precisione. Così aggredito, per Bellucci la fatica più grande è stata quella di provare a restare in partita e cercare strada facendo soluzioni in grado di incepparne il motore. 

Compito improbo contro l'Alcaraz visto sull'Ashe questa notte, capace nel primo set di sciorinare pressoché tutto il suo repertorio tra vincenti dal fondo, ace, discese a rete e palle corte: più che un set, una dichiarazione d'intenti. Ribadita nel corso di un secondo set in cui il murciano ha continuato a spingere da ogni angolo del campo concedendo appena quattro punti quando chiamato a rispondere alla prima dell'italiano, costruendo ben sette palle break e chiudendo con un bagel strappando gli applausi di un pubblico tanto ammirato quanto deluso dall'inconsistenza del match cui stava assistendo. 

Forte del doppio vantaggio, nel terzo set Alcaraz ha alzato il piede dall'acceleratore concedendo a Bellucci l'onore delle armi e con lui la possibilità di aggiungere qualche game al suo score. Qualche scambio più spettacolare ha contribuito ad accendere la folla, ma si è trattato di un breve show interrotto dal break decisivo a metà set che ha poi consentito al numero del mondo di mandare in archivio la sua vittoria n.19 a Flushing Meadows e con lei un messaggio chiaro alla concorrenza che l'aspetta. [r.g.]

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