Chiudi

-
Menù
Supertennis
Cerca
Slam

US Open, storia e curiosità: quello che c'è da sapere sul torneo femminile

Tutte le curiosità sullo US Open femminile dove l'Italia del tennis ha vissuto il suo più straordinario giorno di gloria, l'unica finale tutta tricolore in un major vinta da Flavia Pennetta su Roberta Vinci

di | 25 luglio 2025

Flavia Pennetta vince gli US Open 2015 (Getty Images)

Flavia Pennetta vince gli US Open 2015 (Getty Images)

Lo US Open è uno dei tornei di tennis più antichi al mondo. La prima edizione degli allora U.S. National Championships risale infatti al 1881. È l’unico torneo del Grande Slam che non è stato cancellato né durante la Prima né la Seconda Guerra Mondiale, né interrotto dalla pandemia di COVID-19 nel 2020.

La sede
Dal 1978, il torneo si svolge sui campi in cemento dello USTA Billie Jean King National Tennis Center a Flushing Meadows–Corona Park, nel Queens, a New York City. L'impianto dispone di 22 campi all’aperto (più 12 campi di allenamento appena fuori dal cancello est. Il campo principale è l’Arthur Ashe Stadium, lo stadio di tennis più grande del mondo, con 23.771 posti a sedere, inaugurato nel 1997. Dal 2016 l'Ashe prevede anche un tetto retrattile del valore di 180 milioni di dollari.

Dal 1978 al 2019, il torneo si è giocato sul Pro DecoTurf, poi nel marzo 2020, la USTA ha annunciato il passaggio al fornitore Laykold.

Una foto dell'Arthur Ashe Stadium a Flushing Meadows (Getty Images)

Una foto dell'Arthur Ashe Stadium a Flushing Meadows (Getty Images)

US Open femminile, la storia
Le prime edizioni degli US National Championships sono aperte solo agli uomini. Le competizioni femminili iniziano nel 1887. La prima edizione, al Philadelphia Cricket Club, si conclude con il successo in singolare della 17enne Ellen Hansell. 

Nel torneo femminile resta in vigore il Challenge Round, ovvero il sistema per cui chi vince il titolo l'anno successivo gioca solo la finale, fino al 1918. Nei tornei di doppio femminile, dal 1890 al 1906, la formula prevede una serie di eventi preliminari divisi per aree geografiche, negli Stati dell'est e in quelli dell'Ovest: le migliori coppie nelle due aree giocano un play-off per determinare chi sfiderà la coppia detentrice del titolo.

Nel 1915 circa 100 giocatori firmano una petizione per trasferire il torneo a New York, sostenendo che la maggior parte dei club e dei fan si trovavano nell’area. La proposta viene accolta e il torneo maschile si sposta a Forest Hills dove resta fino al 1977. Lo US Open femminile però rimane al Philadelphia Cricket Club fino al 1921. L'anno successivo per la prima volta viene introdotto il sistema delle teste di serie.

Il passaggio all'era Open inaugura una serie di novità. Nel 1970, lo US Open diventa il primo Slam a introdurre il tie-break sul 6-6: prima con la formula della “sudden death” a 9 punti, senza andare a oltranza in caso di 4-4, poi in quella che conosciamo oggi. Nel 1973, diventa il primo Slam a offrire pari montepremi tra uomini e donne: $25.000 ciascuno per John Newcombe e Margaret Court.

Negli ultimi tre anni a Forest Hills si gioca sulla terra verde, per poi passare definitivamente al cemento in occasione del trasferimento a Flushing Meadows: Chris Evert è l'unica donna ad aver vinto lo US Open in singolare su due superfici diverse (terra e duro).

Nel 1984 gli organizzatori sperimentano il Super Saturday: l'ultimo sabato del torneo la programmazione prevede la finale femminile incastonata fra le due semifinali maschili. Nel 2001 cambia l'ordine dei match, con la finale femminile nella prima serata locale. Il format viene definitivamente abbandonato dal 2015. 

Nell'albo d'oro, in singolare femminile, il record assoluto di titoli è ancora di Molla Mallory, otto volte campionessa tra gli anni Dieci e Venti (1915–18, 1920–22, 1926). Nell'era Open hanno trionfato sei volte Chris Evert (1975–78, 1980, 1982) e Serena Williams (1999, 2002, 2008, 2012–14).

In doppio, invece, il primato assoluto di titoli è della statunitense Margaret Osborne duPont, che si è imposta in 13 occasioni: (1941 con Sarah Palfrey Cooke; 1942–50, 1955–57 con Louise Brough). Nell'era Open, la campionessa da record in doppio femminile è Martina Navratilova con i suoi nove titoli conquistati con cinque partner diverse: ha vinto nel 1977 con Betty Stöve; nel 1978 e 1980 con Billie Jean King; nel 1983–84 e 1986–87 con Pam Shriver; nel 1989 con Hana Mandlíkova e nel 1990 con Gigi Fernández.

Serena story: le foto simbolo di 28 anni di carriera

Serena story: le foto simbolo di 28 anni di carriera

I migliori risultati delle italiane allo US Open

Il momento più alto per l'Italia in uno Slam rimane senza dubbio la finale tutta azzurra allo US Open 2015 tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci, la prima di sempre in un major.

Flavia, prima italiana in Top 10 da quando esiste il ranking computerizzato, vince e abbraccia Roberta, vestita di rosso come nella semifinale contro Serena Williams in cui aveva firmato la più grande sorpresa del tennis femminile negli anni Duemila. Flavia le incastra il volto nelle spalle, le sussurra qualcosa all'orecchio, sovrastata dalle emozioni come solo chi ha provato una gioia totalizzante, una felicità accecante, può essere.

"Amo New York per i suoi mille colori, per la sua vitalità. Appena arrivo mi sento sempre a mio agio - diceva nel 2015 al New York Times -. Per due settimane è perfetta: oltre, c'è troppo caos, troppo traffico, e torno a preferire le città più piccole".

Altre tre le semifinali raggiunte da giocatrici italiane nella storia dello US Open in singolare femminile. La prima l'ha giocata nel 1930 Maud Rosenbaum, che è nata a Chicago ma nel 1927 ha sposato a Parigi il barone romano Giorgio Di Giacomo Levi e ha così ottenuto la doppia nazionalità. Ci sono arrivate poi nel 2012 Sara Errani e nel 2013 Pennetta, due anni prima del suo più straordinario trionfo in carriera.

Nel 2012 Errani ha condiviso con Roberta Vinci l'unico titolo azzurro in doppio femminile allo US Open. Le "Chichis", questo il loro soprannome, hanno sconfitto in finale le ceche Hlavackova-Hradecka. Sarebbero poi diventate le uniche italiane capaci di completare il Career Grand Slam.

Pennetta si è invece fermata due volte in finale in doppio femminile a New York: nel 2005 con Elena Dementieva (sconfitta con Raymond e Stosur), nel 2014 con Martina Hingis (sconfitta contro Makarova-Vesnina). Si registrano anche tre semifinali: Roberta Vinci con la francese Sandrine Testud nel 2001, Francesca Schiavone con la ceca Kveta Peschke nel 2006, Errani e Pennetta nel 2015.


    Non ci sono commenti