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Eliot Spizzirri e lo US Open, storia di un legame speciale

Spizzirri affronta Darderi al secondo turno dello US Open. A Flushing Meadows si è allenato fin da piccolo, qui nel 2019 ha vinto il titolo junior in doppio e si è allenato con il suo idolo Roger Federer

di | 27 agosto 2025

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Dalla rabbia per una sconfitta dolorosa, di quelle che esclude lo sguardo da tanta parte dell'ultimo orizzonte, all'emozione per un secondo turno contro Luciano Darderi allo US Open, in un luogo che sportivamente può chiamare casa. E' la storia di rinascita di Eliot Spizzirri, 23enne numero 127 del mondo che affronta Luciano Darderi per un posto al terzo turno. 

Dodici mesi fa ha visto infrangersi il suo sogno di vincere un campionato nazionale a squadre per l'Università del Texas. Nel match di singolare tra i numeri 1 in finale, un sentito derby contro la Texas Christian University, Spizzirri era avanti 62 42, ma ha finito per perdere al terzo set contro il britannico Jack Pinnington Jones, oggi numero 222 ATP, arrivato lo scorso luglio al suo best ranking di 190.

Una settimana dopo, durante una partita a golf con gli amici, una bella risata ha seppellito tutti i dubbi. "È stato come dire: "Wow, sono ancora una persona felice. Sì, ho perso un campionato nazionale ed era ciò che desideravo con tutto me stesso... I miei risultati nel tennis, certo che mi importano e sono importanti, ma allo stesso tempo, non sono tutto", ha raccontato all'ATP.

Chiusa la sua carriera universitaria dopo la laurea, in poco più di un anno è salito dalla posizione numero 738 del mondo fino ad avvicinare la Top 100: il suo best ranking, infatti, è di numero 114. "Sento di aver imparato più su me stesso negli ultimi 12 mesi che in tutta la mia carriera tennistica precedente e mi sono anche divertito molto. Le due cose vanno di pari passo: se ti godi il viaggio settimana dopo settimana e non ti concentri troppo sui risultati, semplicemente godendoti il tennis professionistico e vivendo il mio sogno, allora le cose belle arrivano" ha detto all'ATP.

Quest'anno ha cominciato la stagione con una finale Challenger a Cleveland, in cui ha mancato un match point in finale contro Colton Smith, studente dell’Università dell’Arizona, ma un mese dopo ha vinto il primo titolo Challenger al San Diego Open. Non si è accontentato del successo in singolare, ottenuto battendo in finale l’ex numero 37 del mondo Mackenzie McDonald. Ha trionfato anche in doppio con Tyler Zink, con cui aveva condiviso il successo in doppio junior allo US Open 2019.

Eliot Spizzirri e lo US Open, storia di un legame speciale

Durante quella edizione del torneo ha avuto anche la possibilità di allenarsi nell’Arthur Ashe Stadium con Roger Federer, cinque volte campione degli US Open. "È stato sicuramente un momento clou della vita sia di Eliot che mia - ha detto Hirscht - Era il mio giocatore preferito, penso anche quello di Eliot, qualcuno che entrambi idolatravamo. Molto del gioco di Eliot lo abbiamo modellato su Federer. Volevamo che si comportasse in campo, parlasse e si muovesse come lui".

Non è solo per questo bel ricordo che il Billie Jean King National Tennis Center rappresenta qualcosa di speciale per lui. Eliot e il fratello gemello Nick giocavano a tennis da piccoli a Greenwich, Connecticut. In quel club come allenatore lavorava Patrick Hirscht, ancora oggi coach di Eliot nel circuito.

Hanno iniziato a lavorare insieme quando aveva 12 anni. Circa un anno dopo, Hirscht cercava un gruppo con cui farlo allenare e l'ha trovato nel programma di sviluppo giocatori della USTA al Billie Jean King National Tennis Center, dove Jay Devashetty era uno degli allenatori. Seguiva soprattutto ragazze, e più volte si sono unite a loro professioniste come Christina McHale, Louisa Chirico e Varvara Lepchenko.

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Un passo importante per realizzare quella carriera di tennista a cui ha cominciato a pensare quando giocava i "Little Mo" Nationals, i campionati nazionali per le categorie dagli Under 8 agli Under 12 intitolati a Maureen Connolly, la prima donna a completare il Grande Slam nel 1953

Anche il fratello gemello Nick sta vivendo il suo sogno sportivo. Ma non nel tennis. E' uno dei migliori giocatori negli USA di squash, che per la prima volta nel 2028 entrerà nel programma dei Giochi Olimpici. "Uno dei suoi grandi obiettivi è qualificarsi, io faccio il tifo per lui" ha detto Eliot. A New York il tifo per lui di Nick non mancherà.

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