Il n. 1 del mondo, in campo con Comesana, si mostra rilassato, ma sempre reattivo sulla palla. Musetti, a stretto contatto con coach Tartarini regala anche spettacolo in campo con Alcaraz
di Samuele Diodato | 21 agosto 2025
Con Cincinnati alle spalle, davanti a Jannik Sinner si staglia ora l’ultimo Slam della stagione, quello US Open dove difende anche il titolo vinto lo scorso anno in finale su Taylor Fritz. L’altoatesino è reduce dalla sfortunata finale in Ohio contro Carlos Alcaraz - dove è stato costretto al ritiro sullo 0-5 del primo set – ma si è presentato oggi in allenamento sull’Arthur Ashe Stadium con il sorriso.
Il n. 1 del mondo ha diviso il campo con l’argentino Francisco Comesana per una sessione affrontata con la serietà degna dell’imminente appuntamento. Come riferito anche da Lucrezia Marziale, Sinner sembra essersi lasciato alle spalle il virus che l’aveva colpito a Cincinnati, apparendo in ottima forma dal punto di vista fisico.
Buoni movimenti e colpi come al solito fluidi, per lui, che al primo turno se la vedrà contro il ceco Vit Kopriva. Oggi ha dato prova della sua volontà di restare sempre molto vicino alla riga per spingere il prima possibile e mettere i piedi in campo. Intento che ha mostrato sin dalla battuta, pur senza forzare, ma cercando le giuste traiettorie. Qualche colpo in allungo ha catturato poi l’attenzione dei presenti sulle tribune, che hanno osservato con compostezza l’ora di allenamento riservata al campione in carica e a Comesana. Prima di iniziare effettivamente la seduta, inoltre, Sinner si è anche salutato calorosamente con Lorenzo Musetti e Carlos Alcaraz, che l’avevano preceduto proprio sull’Arthur Ashe Stadium.
Musetti in azione col rovescio (Foto USTA)
Maggiore è stata l’esaltazione del pubblico di fronte ad alcuni colpi con i quali l’italiano e lo spagnolo hanno regalato spettacolo. Nonostante questo, però, non è mancata la determinazione da ambo le parti. Insieme, i due si sono infatti allenati sia sul centrale, sia per un’ora all’aperto.
Piuttosto fitti, soprattutto nella fase iniziale – e poi nei cambi campo – i colloqui di Musetti (che esordirà contro Giovanni Mpetshi Perricard) con Simone Tartarini, spesso anche dopo alcune risposte che il toscano ha cercato di variare il più possibile, da quelle tagliate a quelle in top spin. Nella prima mezz’ora all’aperto, Musetti ha anche cercato con alta frequenza di girare intorno al proprio rovescio per comandare per il proprio dritto. Con grande leggerezza, sì, ma anche col linguaggio del corpo di chi da sé stesso pretende grandi cose.
Simile l’approccio di Alcaraz, anche lui apparso – come già visto a Cincinnati – prontissimo la sfida a distanza con Sinner. Anche meno variazioni del solito, oggi, da parte dell’iberico, che ha cercato di spingere costantemente, ma senza mai forzare la chiusura del punto. Aspettando, anzi, il colpo giusto, sia per un’accelerazione da fondo campo che per una discesa a rete. Al primo turno, nel torneo che ha già vinto nel 2022, c'è ad attenderlo Reilly Opelka.