Chiudi

-
Slam

Rispunta l’amico Fritz: distrutto nell'orgoglio da Sinner, ci riprova a Wimbledon

Lo statunitense dal gran servizio ha reagito alla finale degli US Open di settembre persa malamente con Jannik Sinner aggiudicandosi due tornei sull’erba e marciando deciso verso i Championships dove però fa un esordio delicato contro bum-bum Perricard e ha due souvenir terribili, contro Rafa e Musetti!

di | 29 giugno 2025

20250629_GettyImages_2222636973.jpg

Zitto zitto, proprio quando comincia Wimbledon l’amico Fritz (Taylor) ha rimesso definitivamente fuori la testa dopo essersi leccato le ferite a lungo per il ko contro Sinner nella finale degli US Open di settembre davanti alla sua gente, quando ha accusato una di quelle sconfitte che possono anche stroncare una carriera. Povero: aveva superato Ruud, Zverev e Tiafoe, si era convinto di essersi strappato di dosso l’etichetta di “gran perdidor”. Lui che s’era presentato da junior come l’erede del vicino di casa VIP in California, Pete Sampras, e si candidava a salvatore della patria di un’America tennistica che non sapeva più brillare dopo i fasti degli anni '90.

Di più: era l’orgoglioso front-man di una generazione di bravi ragazzi di qualità, da Opelka a Paul a Tiafoe, che promettevano a loro volta faville. Poi, ahilui, sotto il traguardo di New York, alla prima finale Slam, ha patito una terrificante lezione di tennis e di testa da parte del numero 1. Ne è uscito con le ossa e soprattutto l’orgoglio distrutti. Anche perché, ogni volta ha alzato di nuovo il volume, è stato costretto ad un altro, sanguinoso, passo indietro: l’anno scorso, la semifinale di Shanghai (contro Djokovic), la finale delle Nitto ATP Finals (ancora contro Jannik), e quest’anno, dopo le confortanti prove nella United Cup, agli Australian Open (terzo turno contro Monfils), Indian Wells (quarto turno con Draper), Miami (semifinale con Mensik).

Poi, però, potente e offensivo com’è, dopo la disastrosa stagione sulla terra, ha sbancato Stoccarda sull’erba a spese di Zverev e s’è aggiudicato anche Eastbourne, domando il coriaceo Brooksby. Peraltro per la quarta volta, secondo fra i giocatori in attività con 5 titoli sul verde (dietro Djokovic con 8), primo da Berrettini nel 2022 a firmare due tornei sull’erba prima di Wimbledon. 

AMARCORD RAFA

Sbalzato subito dalle condizioni di Eastbourne a quelle di Londra, e opposto a uno dei battiti più pericolosi del circuito, il francese Giovanni Mpetshi Perricard, sicuramente Fritz ha vissuto la vigilia dell’esordio ai Championships coi nervi tesi come un violino. Ancora una volta ha tantissimo da perdere nello Slam dove due volte è arrivato ai quarti ricavandone soprattutto brutti ricordi.

Nel 2022, sembrava avere fra le mani Rafa Nadal e perse l’occasione ancor più clamorosamente dell’anno prima agli Australian Open contro Djokovic, illudendosi per l’infortunio del famoso avversario. Tre anni fa, a Londra, Taylor sembrava proprio dover vincere per ritiro dello spagnolo, dopo aver vinto il primo set contro l’Extraterrestre, che si lamentava e per i problemi agli addominali e, chiaramente menomato, non riusciva a servire, chiedeva aiuto al fisioterapista e soffriva al punto che il padre si era alzato in tribuna invitandolo con ampi cenni ad abbandonare il campo. Invano. Perché Rafa, complice l’atteggiamento e gli errori di Fritz vinse quell’epica partita di 4 ore, risolta al tie-break del quinto set, anche se poi lasciò via libera a Kyrgios, per rinuncia.

SOUVENIR MUSETTI

Taylor non ha bei ricordi nemmeno dei quarti dell’anno scorso a Wimbledon contro Lorenzo Musetti. Dopo una partita memorabile del carrarino che è diventato così il quarto azzurro di sempre ad arrivare fra gli ultimi 4 ai Championships dopo Pietrangeli, Berrettini e Sinner e ha preso decisamente coraggio nella scalata ai top 10. Una partita che ha segnato anche la supremazia tecno-tattica dell’azzurro, capace di imporsi sulla diagonale di dritto e di far guasti col rovescio, togliendo il tempo all’americano col suo micidiale slice. Una partita che ha segnato il rovesciamento nei testa a testa fra i due: dal 2-0 per Taylor al 3-0 per Lorenzo il Magnifico. Un altro brutto souvenir di Wimbledon per Fritz che ci riprova, con la forza dei due titoli sull’erba che ha vinto in queste settimane.


    Non ci sono commenti