Lorenzo Musetti giocherà il suo primo quarto di finale allo US Open. Rivivi la sua storia attraverso l'archivio di SuperTennis
01 settembre 2025
"Mi piace cercare il bello in tutte le cose". Lorenzo Musetti raccontava così alla rivista Undici il manifesto della sua vita e del suo tennis.
Una storia che comincia a Carrara. Suo padre Francesco, operaio in una cava di marmo, giocava a tennis nelle categorie amatoriali. E' lui a mettere in mano a Lorenzo la sua prima racchetta. A quattro anni, il piccolo Musetti si diverte nel garage della nonna, il primo campo dove dar forma ai sogni.
Il tennis, ha detto all'AGI Francesco Musetti, "è diventato subito una fissazione, giocava in ogni momento, se non trovava qualcuno si allenava al muro, l’ha consumato". Musetti senior non ha cambiato lavoro né vita, e non ha mai pensato di seguire la carriera del figlio come coach. "Io e mia moglie l'abbiamo sempre seguito fin da piccolo. Ho affidato Lorenzo a Simone Tartarini quando aveva otto anni e mezzo e l’ha portato alla top ten, un rapporto così solido e duraturo è una cosa rara”.
Francesco e sua moglie Sabrina accompagnano Musetti da Carrara allo storico Tennis Spezia del Limone dove insegnava Tartarini. “Faccio il maestro di tennis dal 1992. – ha raccontato alla Nazione – Ho sempre lavorato soprattutto con i giovani, con i bambini, anche con ragazzi che poi hanno raggiunto buoni risultati a livello nazionale. Lorenzo è arrivato qua che era molto piccolo. Era venuto per fare delle partite, accompagnato dal suo primo maestro. Dopo 5 o 6 anni si è stabilito definitivamente qua, per fare avanti e indietro da Carrara a Spezia. Il percorso che abbiamo intrapreso insieme non è stato facile. Anche se lui ha bruciato le tappe, la strada è stata molto lunga, ma ci sono stati anche i momenti no. Non era facile, comunque, per un ragazzo stare lontano da casa, dalla famiglia, che in ogni caso lo ha sempre supportato da lontano. Si è creato un bel rapporto tra di noi”.
Un punto di svolta davvero importante, ha detto Tartarini ad ATP Tour.com, "è arrivato quando Lorenzo aveva 14 anni, perché ho preso la decisione di investire su di lui, sia a livello professionale che finanziario”. Tanto da lasciare il circolo di La Spezia da cui riceveva lo stipendio (e nel quale aveva conosciuto Musetti) per “viaggiare per il mondo con lui e aiutarlo a crescere”.
“Andavamo spesso in Francia, cercando sparring partner, preparatori atletici, persone che potessero aiutarci: quello è stato il primo passo di questo grande progetto che è cresciuto sempre di più nel tempo”. E che non sarebbe stato possibile, verrebbe da dire, senza l’incredibile fiducia che in lui hanno risposto anche i genitori di Musetti, col quale il legame è cresciuto di fronte a scelte “obbligate”, come quella di dividere una stanza d’albergo per risparmiare. Così, mentre Lorenzo è passato dall’essere un bambino a diventare prima adolescente e poi uomo (e padre, presto del secondo bambino, insieme alla sua compagna, Veronica), anche in campo i risultati sono arrivati" (Samuele Diodato).

Di Musetti, alle Next Gen ATP Finals a Milano nel 2019, Tartarini raccontava così il giovane Musetti. "Lorenzo è un ragazzo molto preciso ed ordinato, fatto a compartimenti, poche cose, il tennis, la musica, la famiglia, la nonna, è molto posato, lo definirei vecchio stampo, tradizionalista un 19enne di vent’anni fa" (Vincenzo Martucci)
E' un anno speciale, il 2019, per Musetti, inizato con il titolo junior all'Australian Open, il primo per un italiano nel torneo, in finale sullo statunitense Emilio Nava. Musetti, arrivato in vetta al ranking junior, aveva già giocato una finale Slam, persa allo US Open nel 2018 contro il brasiliano Thiago Seyboth Wild.
Nel 2022 Musetti festeggia il ventesimo compleanno a Bratislava dove l'Italia si giocava il playoff di Coppa Davis contro la Slovacchia che vale la qualificazione alla fase a gironi del 2022. All'esordio assoluto in singolare, chiamato in extremis a sostituire Sonego, Musetti ha battuto in rimonta 67(3) 62 64, dopo una battaglia di quasi due ore e mezza, Norbert Gombos (n.110 ATP). "E' bello poterlo passare qua, siamo un bellissimo gruppo - ha detto Musetti a SuperTennis -. In questo momento è come la mia seconda famiglia, non potrei chiedere di meglio".
La festa dell'Italia per la vittoria contro la Slovacchia in Davis nel 2022 (Foto FITP)
Ha fatto centro al primo tentativo. Per giunta in un torneo iniziato annullando due match-point. Roba da fantascienza! Impresa favolosa quella compiuta da Lorenzo Musetti che ha vinto il titolo dell’“Hamburg European Open”, torneo ATP 500 con un montepremi di 1.770.865 euro che si è concluso sulla terra rossa del Rothenbaum Tennis Stadium di Amburgo, in Germania.
In una finale “baby” (39 anni in due), la prima in carriera per lui nel circuito maggiore, il 20enne di Carrara, n.62 ATP, ha sconfitto 64 67(6) 64, dopo una battaglia di oltre due ore e tre quarti, lo spagnolo Carlos Alcaraz, n.6 del ranking e primo favorito del seeding, che non aveva mai perso una sfida per il titolo.
What a match and what a moment for Lorenzo Musetti!
— Tennis TV (@TennisTV) July 24, 2022
On his sixth championship point, the 20-year-old Italian is an ATP title winner ??#HamburgOpen pic.twitter.com/c3CJ9iTNE6
Per arrivare al primo trofeo ATP della carriera, il Next Gen toscano allenato da Simone Tartarini ha iniziato la rincorsa…annullando due match-point al primo turno al serbo Lajovic, n.75 del ranking, e tornando così a vincere una partita nel circuito maggiore dopo due mesi e mezzo: poi ha battuto in due set il finlandese Ruusuvuori, n.42 ATP (protagonista al primo turno dell’eliminazione in due set dell’argentino Schwartzman, n.14 del ranking e terzo favorito del seeding), prima di superare nei quarti sempre in due set un avversario ostico come lo spagnolo Davidovich-Fokina, n.35 ATP, in un match mai in discussione, ed in semifinale l’argentino Cerundolo,n.30, ATP, in serie positiva da otto partite. Nella sfida per il titolo il capolavoro contro Alcaraz (Tiziana Tricarico)
“Non è facile parlare dopo una finale così. Carlos è un giocatore straordinario, chiudere la partita oggi è stato difficilissimo dopo tutti quei match point. Sei una grande ispirazione per me, ho fatto ancora più sacrifici vedendo quanto lavori duro. Perciò ti ringrazio anche per questo. Spero che avremo ancora tante altre battaglie così in futuro” ha detto Musetti (sarà accontentato). A 20 anni e quattro mesi è il terzo italiano più giovane a vincere un torneo ATP dopo Jannik Sinner e Claudio Pistolesi, gli unici ad esserci riusciti prima di compiere vent'anni (Alessandro Mastroluca)