C’è tutta un’altra espressione sul volto di
Jannik Sinner, rispetto a due giorni, quando il dispiacere per Dimitrov sommato alla preoccupazione per il gomito, avevano gettato un velo di malinconia sul suo post match.
Il successo convincente su Ben Shelton e la sensazione che il problema al gomito sia superato, hanno permesso, invece, al numero 1 del mondo di raccontare con serenità le emozioni per la seconda semifinale a
Wimbledon, la settima della carriera a livello Slam: “
Sono molto soddisfatto, è stato un match complicato ma lo sapevamo già fin dalla vigilia – ha raccontato nel corso della conferenza stampa nel ‘Theatre’
-. Ho provato a rimanere solido e concentrato sui miei turni di servizio per provare poi a fare qualcosa sulla risposta”.
L’allarme-gomito sembra rientrato: “Ieri ho giocato per 20 minuti senza servizio e senza forzare – racconta - ma la mia intenzione è sempre stata quella scendere in campo e provarci. Gli allenatori mi hanno consigliato di non allenarmi ma io volevo comunque provare per vedere come mi sentivo con il taping. Oggi nel warm up ho avuto buone sensazioni e la preoccupazione non era così grande. Non ho mai pensato realmente di non poter giocare, oggi era importante avere delle buone percentuali, ci sono state e per questo sono felice. Al servizio ero più sciolto, non ho puntato sulla velocità e la forza ma sulla precisione. E con questo tipo di giocatore ha funzionato. In campo ci sono state molte cose buone, ma una parte fondamentale è stata l’atteggiamento che oggi ho tenuto per tutta la partita”.
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