Jannik Sinner implacabile contro Bublik. La sfida contro Musetti sarà il primo derby italiano nei quarti di uno Slam in singolare maschile. Un'occasione speciale da vivere in chiaro e gratis, su SuperTennis
di Alessandro Mastroluca | 02 settembre 2025
Jannik Sinner impone la sua legge sull'Arthur Ashe e festeggia la 25ma vittoria di fila negli Slam sul duro. Il numero 1 del mondo ha rifilato una lezione a Alexander Bublik, numero 24 del mondo e uno dei soli due giocatori ad averlo sconfitto quest'anno, battuto 61 61 61. L'Italia vivrà dunque un incrocio da sogno fra i nostri due Top 10, Sinner contro Lorenzo Musetti: sarà il primo derby azzurro nei quarti di uno Slam in singolare maschile.
Sinner ha raggiunto il suo ottavo quarto di finale consecutivo nei major. E l'Italia può godersi la prospettiva di un semifinalista certo allo US Open 2025, la quarta con un italiano in campo: si sono spinti così avanti solo Sinner, campione del 2024, Barazzutti (1977) e Berrettini (2019), sconfitti in semifinale.
Diventano così 24 le sue vittorie stagionali nei major. Nell'era Open, solo altri quattro giocatori Under 25 erano riusciti a fare altrettanto: Mats Wilander (25 vittorie nel 1988), Roger Federer (24 nel 2005), Rafael Nadal (24 nel 2008 e 25 nel 2010), e Novak Djokovic (25 nel 2011).
L'azzurro punta a diventare il quarto uomo nell'Era Open a raggiungere la finale di tutti e quattro i tornei del Grande Slam nella stessa stagione, dopo Laver (1969), Federer (2006–07, 2009) e Djokovic (2015, 2021, 2023) e il primo a trionfare per due anni di fila allo US Open dai tempi del quinquennio di dominio di Federer (2004-2008).
Bublik, che non aveva mai perso il servizio nei primi tre turni del torneo, subisce tre break solo nel primo set. Sinner comincia l'opera di smantellamento del suo tennis fin dal primo game: firma il break al primo game, aiutato anche da un doppio fallo del kazako sulla palla break.
Preciso al servizio, sicuro in risposta, dominante negli scambi da fondo, Sinner è totalmente padrone del campo. Bublik ricorre a qualche numero dei suoi, come il servizio da sotto, che però risulta poco più di un'estemporanea variazione sul tema. Il numero 1 del mondo chiude il primo set in 24 minuti perdendo appena tre punti al servizio.
Il secondo inizia esattamente come il primo. Sinner martella col servizio e cede solo due punti nei primi due , Bublik invece commette due doppi falli (sesto e settimo nel match) e subisce così il quarto break su cinque turni di battuta. I doppi falli diventano dieci, gli errori aumentano, e intanto Sinner non smette di spingere con feroce precisione. Il secondo set, poco più di una formalità, si chiude in 27 minuti.
Sinner dà l'impressione di non voler concedere nulla a un avversario che può sempre accendersi e sparigliare destini e fortune. Ritrovato il servizio, che per oltre due set ha funzionato poco e male contro Shapovalov, Sinner ha in campo la sicurezza dei giorni migliori, in tutte le situazioni. Una prova ulteriore? Il passante con cui firma il break nel primo turno di risposta del terzo set. Il match, se mai è davvero iniziato, comincia a finire proprio in quel momento. La conclusione è il manifesto dell'esecuzione: doppio fallo sul match point.
Al termine di una partita mai in discussione, Sinner ha firmato la 79ma vittoria nelle ultime 80 partite contro giocatori fuori dalla Top 20. Una costanza insostenibile pe tutti i suoi avversari o quasi. Una velocità di crociera che spiega bene perché da oltre un anno Sinner sia incontrastato numero 1 del mondo.


