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‘Mamma mia’ Musetti: “Orgoglioso di me stesso”

Lorenzo strapazza Munar e si assicura un posto tra i last 8 agli US Open per la prima volta in carriera: “Ho iniziato a credere di poter giocare bene sul cemento"

di | 02 settembre 2025

L'esultanza di Lorenzo Musetti allo US Open (Foto USTA)

L'esultanza di Lorenzo Musetti allo US Open (Foto USTA)

Il ‘Louis Armstrong’ è caratterizzato, da sempre, da un costante e fastidioso brusio del pubblico. Nel pomeriggio americano quel brusio si è trasformato in un piacevole coro di ‘Mamma Mia’; sussurrati, urlati, riprodotti a gesti dai fan. Tutti in piedi, ad applaudire la magistrale prestazione di Lorenzo Musetti che, per la prima volta in carriera, ha staccato il pass per i quarti di finale degli US Open. “Non mi aspettavo di vincere in un modo così comodo – l’analisi del match vinto nettamente con lo spagnolo Munar -. Ho giocato davvero una partita solida dall'inizio alla fine e la parola ‘consistenza’ credo possa descrivere al meglio questo match. Tecnicamente oggi il servizio ha funzionato molto bene, mi sono tolto da diverse situazioni difficili con una bella prima. Anche il dritto ha funzionato alla grande, sono sempre stato molto aggressivo, e questo può fare la differenza sul cemento. Sono molto orgoglioso di quello che sto facendo, probabilmente è stata una delle migliori partite che ho giocato su questa superficie”.

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Dopo le semifinali di Wimbledon 2024 e Parigi 2025, per il carrarino si tratta della terza volta nei quarti di finale di uno Slam: “Secondo me il primo passo per arrivare a questo risultato è stato credere di poter giocare meglio su questa superficie – spiega - . Questo risultato arriva dopo un mese difficilissimo per me. Ero un po’ triste e deluso dal mio tennis ma il nostro sport è fatto di alti e bassi; ho continuato a lavorare e a rimanere concentrato su quel che andava fatto; per questo sono particolarmente orgoglioso di me stesso e di questo risultato. Il momento peggiore è stato probabilmente a Cincinnati, quando ho perso con Norrie, Michelsen e Bonzi; mi sembrava di giocare sempre lo stesso match, tre sconfitte con tante occasioni avute che però non ho mai saputo cogliere, partite in cui non ho avuto il coraggio di prendere l'iniziativa e di essere aggressivo. Giocare qualche doppio con Lorenzo mi ha dato fiducia, mi ha fatto capire che non stavo giocando così male, ma che dovevo cambiare atteggiamento e mentalità in campo per tornare quello di prima”.

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Tutti ora sognano il derby azzurro con Jannik Sinner (impegnato nella notte italiana sull’Ashe contro Bublik, ndr); Jan & Lori, i due principali rappresentanti della ‘golden era’ italiana: “A livello di ambizione vorrei provare a battere il numero uno al mondo – spiega Lorenzo - . L’Italia potrà godersi questo match nei quarti: è un orgoglio il primo quarto di finale tutto italiano. Jannik è il miglior giocatore del mondo, quindi direi che è la sfida più grande che il nostro sport possa offrire oggi. È proprio questo che mi entusiasma: l'idea di provare a interrompere la sua incredibile striscia di successi. È un grande campione, conosce benissimo queste condizioni ma, secondo me, la pressione sarà più dalla sua parte. So che Jannik ha una mentalità molto forte, ma dovrò cercare di sfruttare questa cosa e farmi trovare pronto per provare a vincere”.
‘Mamma mia’ Musetti: “Orgoglioso di me stesso”

La cosa che colpisce di questo Musetti a stelle e strisce è la grande serenità con cui affronta il torneo: “A volte basta davvero poco: trovare un buon ristorante, un locale che mi piace, stare in una bella stanza oppure semplicemente camminare per le strade di New York – conclude - . Per chi non c’è mai stato, questa è una città fuori dimensione. Sembra di essere in un film, basta camminare a Manhattan, Central Park, Times Square, Little Italy: ci sono mille zone iconiche viste nei film. Anche se in genere sono pigro, qui camminare mi rilassa davvero tanto; mi sento a mio agio nonostante il caos, e questa cosa mi affascina. Sono piccole cose ma fanno la differenza e danno motivazione ed energia. La presenza della mia famiglia, di Veronica e del bambino qui, mi fa piacere e mi ha aiutato a ritrovare la forma migliore”.

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