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Il russo esce di scena, battuto in cinque set da Norrie mentre Zverev e De Minaur non hanno problemi qualificandosi per il secondo turno. Il più sfortunato è Dimitrov, costretto ancora una volta al ritiro. Avanti Djokovic e Mensik, al suo esordio a Parigi
27 maggio 2025
Eliminato al primo turno nel 2020 e nel 2022 (vs Haase e Cecchinato), Alex De Minaur ha inaugurato la sua nona partecipazione al Roland Garros con una convincente vittoria in tre set - 63 64 76(6) - contro Laslo Djere (n.59) qualificandosi così per un secondo turno contro uno tra Alexander Bublik e James Duckworth. Un successo all'insegna del minimo sforzo, quello colto dall'australiano, autore di due singoli break nei primi due parziali, che hanno consentito lui di costruirsi un solido vantaggio da cui gestire poi le operazioni nell'ultimo set.
Ed è stato proprio quello il momento forse più complicato del match per Demon. Con Djere costretto a rischiare l'impossibile - chiuderà il match con 54 gratuiti e 22 vincenti, 3 in più del suo rivale - la testa di serie n.9 del seeding si è trovata costretta a rincorrere dal 5-2 per poi dover annullare due palle break nel nono game. Ottenuto invece il break del riallineamento proprio in quel game, si credeva che per De Minaur i problemi di gestione delle ultime fasi del match fossero finiti lì. E invece bravo si è dimostrato Djere nel tie-break successivo a forzare ancora la mano e a costruirsene altri due, svaniti i quali, De Minaur ha potuto tirare un sospiro di sollievo chiudendo il match alla prima occasione utile.
De Minaur in 3 and his biggest fan Paul was obviously here to cheer on ??#RolandGarros pic.twitter.com/cd5Fk253Zy
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Convincing win from last year's finalist ??#RolandGarros pic.twitter.com/vBWYhQpB4Z
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D'identica fattura - pochi rischi, massima resa - è stata la vittoria di Alexander Zverev contro l'americano Learner Tien (n.67). Al tedesco sono infatti bastati tre comodi set - 63 63 64 - per spegnere le illusioni della giovane promessa a stelle e strisce al suo debutto al Roland Garros. Meno di due ore di gioco sono state sufficienti a Zverev per ritrovare colpi e sensazioni perduti dopo il trionfo casalingo di Monaco, e apparse ancor più distanti dopo la sconfitta patita ad Amburgo per mano del francese Muller. Su tutte, spicca il 90% di punti messi a segno con la sua prima da parte del n.3 del mondo che potrà ora proseguire il suo rodaggio contro il vincitore del match tra l'italiano Passaro e l'olandese De Jong.
Decisamente più sfortunato l'esordio di Grigor Dimitrov opposto al qualificato statunitense Ethan Quinn (n.106). In vantaggio di due set - 62 63 - il bulgaro nel terzo set ha cominciato ad accusare problemi negli spostamenti favorendo il ritorno in partita del suo rivale, non più costretto a fronteggiare palle break, ma coraggioso ora nell'andare all'assalto del servizio altrui. Perso il set per 62 e chiamato il medico per un rapido consulto circa l'entità del malanno accusato, Dimitrov non ha potuto far altri che alzare bandiera bianca, diventando così il primo giocatore nell'era Open ad essersi ritirato consecutivamente in tutti e gli ultimi quattro match da lui disputati in un Grand Slam. Un record di cui Dimitrov avrebbe preferito non tagliare e che getta ora nuovi dubbi sulla sua tenuta in vista dello swing estivo sull'erba.
The coolest of customers ??
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Cameron Norrie claws his way back in the final moments. #RolandGarros pic.twitter.com/4wDXS6135e
Medvedev magic incoming ??#RolandGarros pic.twitter.com/IRW9KrX89b
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Primo match del mattino sul Simonne-Mathieu, la sfida tra Daniil Medvedev e Cameron Norrie ha monopolizzato il campo per le successive quattro ore. Il russo (n.11), recentemente uscito dalla top10 e a Parigi costretto a salutare il torneo al primo turno in cinque delle sue nove partecipazioni, ha confermato il suo pessimo rapporto con la terra rossa - anche se è proprio sul rosso che ha vinto il suo ultimo torneo, a Roma nel 2023 - cedendo in cinque set al britannico col punteggio di 75 63 46 16 75.
"C'era un'atmosfera incredibile e sentivo di avere l'inerzia dalla mia. Avvertivo tanta energia e sono riuscito a portarla a termine. Lui ha esitato un po' ma è stato un match veramente da pazzi - ha dichiarato un felice Norrie a fine match - Lui è duro da battere, ma credo di meritare un diploma ormai sulla materia viste le quattro sconfitte che aveva rimediato contro di lui".
Gettati al vento i primi due set, nel terzo Medvedev aveva dato i primi segnali di riscossa, confermati da un quarto parziale chiuso in meno di mezz'ora in cui aveva lasciato un solo game al n.81 del mondo. Ma è stato nel quinto e ultimo set che il match ha offerto gli spunti più interessanti. Con l'inerzia ormai tutta sbilanciata dalla sua, il russo ha cercato subito lo strappo: dapprima nel corso di un lunghissimo primo game in cui Norrie ha dovuto annullar lui ben quattro palle break, per poi trovarlo nel terzo game e da lì involarsi sul 4-2 e poi sul 5-3. Presentatosi al servizio per sigillare quella che sarebbe stata cantata come una rimonta incredibile, Medvedev ha invece ceduto il servizio riportando il britannico in partita per poi cedergliela definitivamente nel dodicesimo e ultimo game con il sessantanovesimo gratuito del suo incontro.
"Non sono riuscito a chiuderla sul mio servizio, è stato un match tirato, una bella lotta. Lui ha giocato bene, io non così abbastanza. E' per questo che ho perso": le ragioni della scofitta, per Medvedev, son tutte qui.
Solid first-round win by Mensik ??#RolandGarros pic.twitter.com/EKj6c4Y6d7
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Idemo ??????#RolandGarros pic.twitter.com/FWpKzbI8QX
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Esordio vincente per Novak Djokovic. Reduce da Ginevra dove la settimana scorsa ha vinto il suo 100° titolo in carriera, il serbo si è imposto con un triplo 6-3 contro l'americano Mackenkie Mcdonald qualificandosi così per il secondo turno dove se la vedrà col vincitore del derby francese che vede opposti Moutet e il qualificato Tabur. Djokovic ha così messo a segno la vittoria n.97 della sua carriera a Parigi perfezionando il suo record che lo ha visto vincere all'esordio per ben 21 volte. Un successo mai in discussione il suo, ottenuto grazie a un tennis di cabotaggio rivelatosi insostenibile per il suo rivale. A nulla è valsa l'unica palla break convertita da Mcdonald nel corso del match a fronte dell'81% di punti messi a segno con la prima dall'ex n.1 del mondo e da oltre il 70% ottenuti con la seconda.
Jakub Mensik, testa di serie n.19 del tabellone, e arrivato a Parigi come uno dei giocatori da tener maggiormente d'occhio, ha vinto quello che è stato il suo primo match in carriera al Roland Garros imponendosi col punteggio di 75 67(5) 75 63 contro il francese Alexandre Muller (n.39). Al secondo turno lo attende ora uno tra il georgiano Basilashvili e il portoghese Rocha - entrambi provenienti dalle qualificazioni - in un match che si presenta alla sua portata e il cui pronostico, alla luce delle cifre fatte registrare dal ceco all'esordio (81% con la prima e ben 60 vincenti), pende oggi ancor più dalla sua.
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