“Il primo set è stato di rodaggio – prosegue nell’analisi della sfida al veterano belga - , poi ho reagito bene sul 5-4, strappando il servizio e cambiando così l’inerzia del match. Da lì sono stato più aggressivo, padrone degli scambi, e credo che si sia visto anche nel punteggio. In queste ultime due partite credo di aver giocato in modo tatticamente giusto. In una partita tre su cinque non è facile essere perfetti sempre, ma oggi non mi è andato giù aver subito il break all’inizio del terzo set, ho reagito subito e ho rimesso la partita sui binari giusti. Ultimamente ho gestito bene scelte e tattica, e ne sono contento”.
Nell’intervista in campo gli ricordano che per il terzo Slam consecutivo è testa di serie numero 10: “Per me la Top 10 ha rappresentato un grande traguardo, un sogno realizzato, ma spero di andare ancora più in alto e giocare ancora tanti match di grande prestigio, su campi come questo”.
Il rovescio a una mano, gioia per gli occhi dei fan americani: “Non ho mai considerato di passare al rovescio a due mani – spiega - , e sarebbe troppo tardi ormai! Quando gioco nel modo giusto il mio rovescio a una mano è molto utile, può essere difficile da affrontare per gli altri. Nel tennis moderno non è facile giocarlo, specialmente su superfici veloci, ma sono davvero orgoglioso di essere l’ultimo Top 10 con questo colpo. Lo considero il colpo più elegante dello sport ma prima ero più interessato all’estetica, ora ho capito che un vincente spettacolare vale comunque un solo punto”.