

Il coach Marco Gulisano racconta a caldo le emozioni del successo di Matteo Gigante contro Stefanos Tsitsipas al Roland Garros
28 maggio 2025
"Matteo Gigante è più maturo e consapevole". Nasce da qui, come ha spiegato a SuperTennis il suo coach Marco Gulisano, la vittoria contro Stefanos Tsitsipas, il successo di maggior prestigio del 23enne romano. "E' stata una soddisfazione stupenda, una partita con tante emozioni contro un avversario fortissimo, in uno stadio molto bello" ha detto Gulisano, comprensibilmente emozionato.
In campo, ha visto il frutto di un lavoro partito da lontano, spiega a SuperTennis. "E' la prima volta Matteo ha avuto due giorni in fila per preparare una partita. E' stato bello da un lato ma snervante dall'altro perché voleva giocare. Oggi gli ho dato tante indicazioni, a un certo punto mi ha guardato e mi ha detto: 'Basta, mi scoppia la testa' - ha rivelato - La partita l'abbiamo preparata cercando di mettere pressione, di far sentire il campo piccolo a Tsitsipas. Matteo stava bene in campo, l'ha fatto bene. Ha confermato di avere strumenti anche per reggere ai momenti di pressione, che sapevamo sarebbero arrivato. E' stato molto bello vedere come sia riuscito ad applicare quello che avevamo preparato".
Dopo la partita che Gigante ha vinto in quattro set chiudendo con un ace sul match point, ha ammesso Gulisano, "gli ho detto che non abbiamo fatto ancora niente. Poi mi sono messo a ridere perché qualcosa l'ha fatta. Siamo qui da tanti giorni, siamo arrivati prima delle qualificazioni con qualche dubbio. Non dobbiamo dimenticare che questi sono appuntamenti importanti soprattutto per chi ha una classifica più bassa e gioca con emotività maggiore questi tornei".
I progressi mostrati in campo da Gigante, ha analizzato Gulisano, nascono intanto dalle scelte di programmazione, mirate e ambiziose. "Matteo ha finito l'anno in Giappone: è partito un po' controvoglia ma questo ci ha permesso di fare la preparazione invernale con più consapevolezza. Quest'anno ci sono state varie fasi. E' stato importantissimo andare alla United Cup, un'esperienza che ha condiviso con Sara Errani e Jasmine Paolini, Andrea Vavassori e Flavio Cobolli, che è un suo amico" ha detto il coach a SuperTennis.
"Le sue sono state scelte di crescita. E' andato a giocare tornei indoor, poi è stato importantissima l'esperienza di Indian Wells. Ha investito su se stesso e sulle persone che gli stanno accanto. Poi sulla terra battuta ha giocato più partite dell'anno scorso quando era stato fermo per la mononucleosi. Il passettino in più viene da cose che si vivono nella vita quotidiana".
Crescere ancora è la parola chiave per il 2025. Il percorso non passa solo attraverso i risultati. Comunque vada, ad esempio, il match di terzo turno contro Ben Shelton sarà comunque un successo. A inizio anno, conclude Gulisano, "ci eravamo dati un obiettivo: finire la stagione avendo giocato più partite possibile di questo livello. Matteo si sta mettendo nelle condizioni di poterle giocare".
Non ci sono commenti