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Slam

Paolini: “Mi è mancata la lucidità nei momenti importanti”

Jasmine ha ceduto in due set alla ceca Marketa Voundrousova: “Ha uno stile di gioco che ti porta sempre a pensare, fa tanti slice e ti fa giocare sempre una palla in più”

di | 29 agosto 2025

La delusione di Jasmine Paolini (foto Getty Images)

La delusione di Jasmine Paolini (foto Getty Images)

Nubi nere sopra il Grandstand, e una fastidiosa Marketa Vondrousova dall’altra parte della rete. Gli US Open di Jasmine Paolini sono terminati nel primo pomeriggio americano contro la ex regina di Wimbledon, la talentuosa mancina ceca dallo stile di gioco a volte indecifrabile che - e non è la prima volta - riesce a mandare in tilt le avversarie: “Sicuramente l’avrei dovuta giocare meglio tatticamente - ha detto Jasmine nel corso della conferenza stampa post match -. Ero partita bene ma alle prime difficoltà mi sono disunita. Mi dispiace molto”.
 
Il match si è di fatto deciso dopo un combattuto primo set che la ceca ha vinto al tie break: “Nel primo set sono partita bene, avevo le idee chiare - spiega l’azzurra - . Ho avuto tante chance che non sono riuscita a sfruttare. Il game del 5-4, in particolare… quella volée poteva essere uno schiaffo al volo, il dritto l'ho tirato dove era lei e poi i tie-break sono sempre un po' particolari. Sicuramente non ho giocato al meglio i punti importanti. Ci sono stati tanti errori, a volte non riuscivo nemmeno a far partire lo scambio: servivo e dritto o rovescio finivano fuori. Quando gli errori diventano tanti così è difficile mettere qualità nei punti, perché si inizia sempre con un errore. Mi è dispiaciuto anche che mi sia lamentata troppo, però si torna sempre lì: dovevo essere più lucida mentalmente”.
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Perso il primo set, Paolini si è completamente disunita nel secondo parziale: “Ho perso lucidità - spiega - : lei ha uno stile di gioco che ti porta sempre a pensare, fa tanti slice, ti fa giocare sempre una palla in più. Il suo dritto era molto buono, non riuscivo a capire bene dove lo tirasse. Probabilmente avrei dovuto insistere di più con lucidità sul suo rovescio ma lei riusciva a rompere il ritmo col back e ricominciava lo scambio. Ho perso lucidità e si è visto, anche nei game in cui servivo non avevo la stessa intensità e le idee chiare”.
 
Per Jasmine, che rimane in corsa a New York nel torneo di doppio, si chiude uno swing nordamericano in cui ha raggiunto la finale a Cincinnati: “Cosa farò ora? - conclude - Intanto andrò in Cina con la nazionale per difendere il titolo di Billie Jean King Cup. Alle Finals in doppio ci siamo quasi sicuramente, per le Finals di singolo dovrei fare un gran finale di stagione ed essere continua in tutti i tornei restanti. L’obiettivo è provarci, ovviamente, rimettermi in gioco, ritrovare il tennis e la continuità. Con meno cali di attenzione e maggiore lucidità”.
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