Perso il primo set, Paolini si è completamente disunita nel secondo parziale: “Ho perso lucidità - spiega - : lei ha uno stile di gioco che ti porta sempre a pensare, fa tanti slice, ti fa giocare sempre una palla in più. Il suo dritto era molto buono, non riuscivo a capire bene dove lo tirasse. Probabilmente avrei dovuto insistere di più con lucidità sul suo rovescio ma lei riusciva a rompere il ritmo col back e ricominciava lo scambio. Ho perso lucidità e si è visto, anche nei game in cui servivo non avevo la stessa intensità e le idee chiare”.
Per Jasmine, che rimane in corsa a New York nel torneo di doppio, si chiude uno swing nordamericano in cui ha raggiunto la finale a Cincinnati: “Cosa farò ora? - conclude - Intanto andrò in Cina con la nazionale per difendere il titolo di Billie Jean King Cup. Alle Finals in doppio ci siamo quasi sicuramente, per le Finals di singolo dovrei fare un gran finale di stagione ed essere continua in tutti i tornei restanti. L’obiettivo è provarci, ovviamente, rimettermi in gioco, ritrovare il tennis e la continuità. Con meno cali di attenzione e maggiore lucidità”.