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Slam

Berrettini con il morale a terra: “Devo riflettere e capire cosa fare del mio futuro”

Battuto in cinque set dal polacco Majchrzak, il tennista romano ha parlato a cuore aperto del momento no che sta vivendo: “Non è questo il modo in cui voglio stare in campo”

di | 30 giugno 2025

Il volto affaticato di Matteo Berrettini (Getty Images)

Il volto affaticato di Matteo Berrettini (Getty Images)

La testa bassa e un filo di voce. Raramente si è visto un Matteo Berrettini così deluso e demoralizzato dopo un match. Nel suo ‘posto felice’ ha subito una sconfitta che va ben oltre il semplice risultato del campo; il ko in cinque set con il polacco Majchrzak, e tutte le difficoltà riscontate nel match, sono lo specchio delle sue ultime settimane: 

“Fisicamente non mi sentivo neanche così male – spiega ai cronisti presenti nella sala conferenze numero 2 dell’All England Club - . Quello che è mancato totalmente oggi era il mio solito atteggiamento e l’energia, tutto quello che ha caratterizzato la mia carriera”.

Dopo l’infortunio subito nel torneo di Roma, Matteo ha vissuto settimane complicate alla rincorsa affannosa di un posto in questo torneo: “Sono state settimane difficili, ho avuto molti down e molti momenti in cui dovevo decidere se provarci o no. Ricadute su ricadute, è stato complesso. Fondamentalmente sono un po' stanco, stanco di dover sempre rincorrere le cose – dice - . Ho bisogno di prendermi qualche giorno per riflettere perché per come sono io stare in campo così non è quello che voglio. Mi dispiace per i ragazzi che mi stanno aiutando e per i miei genitori, oggi ero piatto e non sono riuscito nemmeno a caricarmi. Spero sia solo un passo falso”.

BERRETTINI-MAJCHRZAK, RIVIVI IL MATCH

Berrettini in azione col dritto a Wimbledon (Getty Images)

Berrettini in azione col dritto a Wimbledon (Getty Images)

I tanti problemi fisici e i continui stop stanno minando la pazienza e il morale del tennista romano: "Normalmente mi prendo le colpe, sono uno che si fustiga molto, ma questa volta sento di essere giù ed è normale visto quello che è successo in tutti questi anni. Ci sta che uno si senta un po' stanco e abbia bisogno di tempo per riflettere e capire cosa fare”.
 
Mentalmente Matteo ha dovuto superare prove difficili: "E forse mi sono rotto anche lì – dice - . Troppe volte ho messo la parte fisica davanti a quella mentale, senza dare importanza a come mi sentivo dentro. Ma siamo persone normali che vengono messe davanti a decisioni e non è semplice quando c'è di mezzo la competizione. Oggi probabilmente non mi sentivo pronto a competere, senza quell'energia lì è difficile. La partita è appena finita e forse dovrei aspettare un attimo a esprimermi, ma ho bisogno di prendermi del tempo e pensare al mio futuro perché questo non è il modo in cui voglio stare in campo”.

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