

“Nel complesso - spiega lo spagnolo - posso dire che è andata meglio, rispetto al primo turno. Ho giocato un match solido, sistemando quello che non aveva funzionato a dovere in precedenza". Bene anche Djokovic, che cita Medvedev
15 gennaio 2025
Attenzione: Carlos Alcaraz sta crescendo in maniera evidente. La notizia che giunge dalla notte australiana è un monito per tutti gli avversari di Carlitos, capace di dominare il giapponese Nishioka senza spendere troppe energie.
“Nel complesso - spiega lo spagnolo - posso dire che è andata meglio, rispetto al primo turno. Ho giocato un match solido, sistemando quello che non aveva funzionato a dovere in precedenza. Sono soddisfatto di come è andata. Giocare di giorno mi piace, lo preferisco rispetto al serale perché mi dà più tempo per recuperare e per andare a dormire a un orario normale, senza finire stanco e con i tempi ristretti per ritrovare energie. Le condizioni sono veloci, gli scambi sono rapidi, il clima è secco e bisogna adattarsi”.
“Il servizio è cresciuto. Nel giorno di riposo abbiamo lavorato molto col mio team per mettere a punto alcuni dettagli e mi pare che ora le cose stiano andando bene. Incluso il lancio di palla, che prima non era perfetto. Ora devo alzare le percentuali, perché anche i numeri contano. Anche se in realtà mi piace concentrarmi sulle sensazioni: quando sento di colpire bene la palla, i numeri contano meno”.
Nel frattempo, all'orizzonte si vedono nuovi avversari. “Fonseca l'ho visto e mi ha impressionato. È uno che troveremo preso al vertice molto presto. Primo match in uno Slam, primo successo contro un top 10 (Rublev, ndr), non è cosa da poco. Ha saputo gestire emozioni, nervi e avversario in modo perfetto. Credo che a breve dovrò preoccuparmi anche di lui”.
Djokovic e Alcaraz vanno spediti
Tutto regolare anche per Novak Djokovic, che ha sì perso un set contro il 21enne portoghese Jaime Faria, ma poi si è ripreso controllando terzo e quarto. Per lui, era il match numero 430 negli Slam, più di chiunque altro.
“Da 20 anni a questa parte do sempre tutto quello che ho per vincere ogni match, in particolare negli Slam, i pilastri del nostro sport. Da piccolo guardavo le finali di Wimbledon e sognavo di poterne giocare una, un giorno. Mi sento fortunato ad aver raggiunto tanti traguardi nella mia carriera e sono grato per questo nuovo primato”.
“Faria? Ha giocato un ottimo tennis, ha risposto bene e a tratti pareva servisse due prime. A fine match gli ho detto di continuare su questa strada: ha potenziale e avanti così si prenderà delle belle soddisfazioni. Come ha detto Medvedev ieri, questi ragazzi, andando avanti così, avranno tutto: soldi, donne e casinò (risata, ndr). Ho adorato questo suo commento... (risata, ndr). A parte gli scherzi, per me è stato un altro ottimo test: battere avversari così giovani che hanno poco da perdere non è scontato".
A proposito di giovani, Nole si rivede in Joao Fonseca: "Mi ricorda qualcosa di quando avevo 20 anni e colpivo senza paura, anche di fronte ai big. Lui ha un grande potenziale per riportare il Brasile nella mappa del grande tennis, dopo tanti anni dal ritiro di Kuerten".
Per il serbo conta la partita ma conta pure il contorno: “Essere qui con la mia famiglia è un grande regalo. Li vedo divertirsi, li ho accompagnati a fare surf, anche se non li ho seguiti, ho preferito essere – diciamo così – di supporto morale. La piccola ha avuto un po' paura delle onde così alte e ha rinunciato, ma io sono sempre lì per loro, per controllare che tutto vada bene. Spendere del tempo con loro durante i tornei non ha prezzo”.
Andy Murray si è visto molto coinvolto dal confronto: "Sotto il profilo dell'approccio al match, parliamo la stessa lingua. Lui è uno che studia molto i miei avversari, guardando diversi video. E gli piace approfondire numeri e statistiche, cosa che anche io apprezzo".
Infine, una nota importante sulle nuove regole del coaching: "All'interno del team scegliamo con cura chi si siederà all'angolo. Credo che per i fan sia una bella occasione di avere tanto materiale in più, che poi inevitabilmente finisce in pasto ai social. Non mi piace, dall'altro lato, che anche il mio avversario teoricamente potrebbe venire a conoscenza delle mie intenzioni, semplicemente grazie a qualcuno che a casa sta guardando la partita".
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