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Slam

Wimbledon, sorrisi per Sabalenka: “Non vedevo l’ora di tornare a giocare qui”

Esordio piuttosto convincente per la regina del tennis mondiale al ritorno sui prati inglesi dopo due anni

di | 30 giugno 2025

Aryna Sabalenka saluta il pubblico (foto Getty Images)

Aryna Sabalenka saluta il pubblico (foto Getty Images)

“Sono troppo felice di poter vivere di nuovo questa atmosfera, di essere in salute per poter giocare”. E’ raggiante Aryna Sabalenka, tornata dopo due anni (nel 2024 aveva dato in extremis forfait per un problema alla spalla destra) a calcare l’erba dei campi più famosi del mondo. La regina del tennis femminile ha battuto per 61 75, in un’ora e 13 minuti, la canadese Carson Branstine, n.194 del ranking, passata attraverso le qualificazioni, nel match d’esordio a Wimbledon, terzo Slam stagionale di scena sui campi in erba dell’All England Lawn Tennis Club (montepremi record: 53,5 milioni di sterline).

“Il primo match non è mai facile perché devi riuscire a trovare il ritmo - ha commentato a caldo la 27enne di Minsk -. Dopo il primo set lei ha iniziato a giocare benissimo e soprattutto a servire davvero molto forte, però sono soddisfatta per come ho chiuso il secondo set”.

Aryna a questo torneo ci tiene parecchio anche se è lo Slam dove ha vinto di gran lunga di meno 12 vittorie (compresa quella odierna) a fronte di 5 sconfitte: per lei è solo la sesta partecipazione e delle ultime quattro edizioni be aveva giocate solamente due, raggiungendo però le semifinali entrambe le volte. Eppure secondo le quote dei bookmaker la bielorussa tra le favorite è davanti a Swiatek, Rybakina e Gauff

Dopo i tre trofei Slam conquistati sul cemento (Australian Open 2023 e 2024, Us Open 2024) e quello sfiorato sulla terra del Roland Garros tre settimane fa, ecco che l’erba potrebbe rivelarsi la superficie adatta al tennis della “nuova” Sabalenka, non più solo forza e potenza bensì un gioco dinamico e in continua evoluzione.

L’andamento del primo set ha rispecchiato le gerarchie in campo: la n.1 contro la n.194: per la 24enne canadese di origini californiane (è nata a Irvine) si trattava del primo incontro nel main-draw di uno Slam, lei che aveva vinto solo una partita nel tour maggiore.

Nelle qualificazioni però si era messa in luce eliminando la testa di serie n.1, la francese Lois Boisson, sorprendente semifinalista all’ultimo Roland Garros, e la connazionale Bianca Andreescu.

Sabalenka ha vinto sei dei primi sette giochi in 24 minuti scarsi. L'unico game di Branstine è arrivato grazie ad un ace a 120 miglia orarie, per la gioia del pubblico che la sosteneva (la canadese in questi anni ha alternato la carriera di modella a quella di giocatrice...). Dopo aver commesso un doppio fallo sul primo set-point, un servizio vincente ha regalato ad Aryna il 6-1.

Nel secondo set Branstine si è tranquillizzata, trovando un buon ritmo nei suoi turni di battuta e sfruttando il piccolo vantaggio di servire per prima. Sul 5 pari, però, Sabalenka ha deciso di chiuderla lì ed è stata molto più aggressiva, la canadese ha sotterrato il diritto in rete ed è arrivato il break. Poco dopo la bielorussa ha chiuso il discorso (7-5).

Alla fine per entrambe lo stesso numero di vincenti, 17, ma Sabalenka ha commesso solo 18 errori gratuiti mentre Branstine ben 26. Aryna ha così ulteriormente ritoccato in positivo il suo bilancio che è ora di 24 vittorie e 5 sconfitte nei match d’esordio negli Slam (non ne perde uno da cinque anni e mezzo).


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