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Slam

Alcaraz tra Zeppieri e... Cobolli: "I successi di Flavio non mi sorprendono, arriverà in alto"

"Se posso immaginarmi un giorno con 14 titoli al Roland Garros? Decisamente no. C'è un solo uomo sulla faccia della terra - spiega Alcaraz - capace di fare questa impresa"

26 maggio 2025

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"Sono contento del mio rendimento perché un primo turno Slam non è mai semplice, e onestamente mi aspettavo una prestazione peggiore da parte mia". Carlos Alcaraz, dopo aver battuto Giulio Zeppieri in tre set, riprende il tema che ha caratterizzato la maggior parte delle sue interviste romane: aspettative basse (almeno a parole) e low profile generale. Qualcosa che al Foro Italico ha funzionato a dovere.

Un basso profilo che prosegue, dovuto, alla inevitabile domanda/paragone sul connazionale Rafael Nadal. "Se posso immaginarmi un giorno con 14 titoli qui? Decisamente no. C'è un solo uomo sulla faccia della terra capace di fare questa impresa".

Il prossimo avversario a Parigi sarà Fabian Marozsan, ungherese di talento capace di avere ragione all'esordio di Luca Nardi. Uno che, peraltro, Alcaraz lo ha già battuto, due anni fa a Roma.

"Sarà una battaglia di drop shot - dice Carlos - perché anche a lui piace molto fare questo colpo. Vedremo, di certo sarà una sfida interessante. Di certo, come in passato, proverò a metterlo in difficoltà anche attraverso la palla corta".

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Malgrado stavolta non ci sia un italiano di mezzo, si torna comunque a parlare di tennis azzurro. Perché gli italiani ormai, al vertice, sono davvero ovunque. "Con Flavio Cobolli mi sono allenato nella pre-season e ho avuto modo di conoscerlo meglio. Lo considero un ottimo giocatore e una persona molto gentile e simpatica. I suoi successi quest'anno non mi sorprendono, nemmeno quello di Amburgo. So che può giocare a quel livello e gli auguro di mantenere il rendimento più alto possibile durante tutta la stagione".

E ancora, sull'elogio a Cobolli: "Ha un grande talento, un'ottima mano e inoltre si muove molto bene sul campo. Quello che gli mancava era un po' di 'consistenza', come capita anche a me a volte... Ma adesso sta gestendo meglio le situazioni, credo possa continuare su questa strada. Sta arrivando e diventerà sempre più forte".

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"Sappiamo tutti - prosegue Carlos parlando invece di se stesso - cosa sia stato quest'anno per me: ottimi tornei, poi sconfitte nei primi turni, poi ancora buone prestazioni e via così. Adesso quello che sto cercando di fare è trovare continuità all'interno di un torneo e anche di un singolo match, evitando le distrazioni e i momenti di pausa. Spero di proseguire così per il resto della stagione".

La chiusura, come l'apertura, è dedicata a Rafa Nadal: "Rafa è stato il mio idolo di bambino. E avere avuto il privilegio di vedere il suo ultimo match al Roland Garros, così come il suo saluto nella giornata di domenica, è stato qualcosa di davvero speciale. Per tutti, ma in particolare per me. Quello che il Roland Garros ha preparato per lui è stato incredibile, sono orgoglioso di essere stato presente alla cerimonia".

 


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